L'enigma dei nomi Fiat: Pandina, Grande Panda... e la rinascita della 500 Hybrid 'Torino'

Di Matteo Volpe, blogger di Passione Auto Italiane

La scena automobilistica italiana è in fermento, e come al solito, Fiat è al centro dell'attenzione con la sua rinnovata offerta di piccole. Ma permettetemi di esprimere un dubbio, una domanda che ronza nella testa di ogni appassionato e, sono sicuro, di ogni potenziale cliente: che confusione con i nomi!

L'identità smarrita: Grande Panda diventerà solo Panda?

Abbiamo la storica e amatissima Panda, che per differenziarsi e sottolineare i suoi recenti aggiornamenti (ADAS obbligatori e nuovo look tecnologico) è stata ribattezzata Pandina. Una mossa furba per sottolineare la sua natura di city car compatta e accessibile, un'icona Made in Italy che non vuole saperne di andare in pensione.

Dall'altra parte, è arrivata la Grande Panda, un modello completamente nuovo, più grande (lunghezza di circa 4 metri contro i 3,69 metri della Pandina), moderno e disponibile in versioni Hybrid (1.2 turbo da 100 CV), benzina ed Elettrica. L'uso dell'aggettivo "Grande" serve a distinguerla nettamente dalla Pandina in termini di dimensioni e posizionamento sul mercato, che punta a famiglie e viaggi più lunghi. Pandina è nel segmento A e Grande Panda nel segmento B al posto della Punto. 

E qui casca l'asino. Se l'attuale Panda si chiama Pandina per fare spazio alla nuova arrivata, non è lecito pensare che, una volta che la Pandina ha adottato definitivamente questo nome (verrà sostituita dalla nuova Pandina nel 2030 con produzione a Pomigliano d'Arco), la Grande Panda possa semplicemente perdere l'aggettivo e diventare la nuova Fiat Panda?

Sarebbe un ritorno alla normalità che semplificherebbe le cose in concessionaria: una Pandina compatta (ex Panda) e una Panda (ex Grande Panda) moderna. Logica vuole che, a lungo termine, "Panda" torni a identificare la vettura principale del segmento B della Casa torinese. Staremo a vedere se Fiat seguirà questo percorso, ma la confusione generata da tre nomi (Panda/Pandina/Grande Panda) per due concetti di auto così distinti ci suggerisce che la strategia dei nomi è ancora in evoluzione.

La Nuova 500 Hybrid: Un ritorno a casa in grande stile

L'offerta di piccole si completa con un'altra notizia di grande importanza che tocca le corde del sentimento nazionale: la rinascita della Fiat 500 Hybrid.

Il modello ibrido precedente, quello che molti conoscono e che era prodotto in Polonia, è uscito di scena nel 2024. Ma non è svanito nel nulla: continua la sua vita in Africa, un'ottima strategia per mercati emergenti.

Nel frattempo, in Europa, è arrivata la nuova generazione della 500 Hybrid, e il suo ritorno non è solo un lancio di prodotto, ma un vero e proprio simbolo industriale: non è più prodotta in Polonia, ma nello storico stabilimento di Mirafiori a Torino. Un orgoglio tutto italiano che Stellantis vuole celebrare.

Questa nuova 500 Hybrid, che è esteticamente simile alla 500e ma con la mascherina aperta per il motore termico, è equipaggiata con il motore 1.0 Firefly Hybrid da 65 CV ed è stata svelata in anteprima al Salone dell'Auto di Torino 2025.

Per celebrare questo "ritorno a casa", è già ordinabile la serie speciale "Torino", con dettagli esclusivi e il badge della Mole Antonelliana, a partire da 18.950€. Ma la vera buona notizia è che la gamma completa, con i suoi allestimenti più accessibili, sarà disponibile a novembre, con prezzi che dovrebbero partire da meno di 17.000€.

Nel 2027 arriverà un aggiornamento della 500e che la porterà ad un prezzo di partenza di circa 20.000€ e poi arriverà la nuova generazione della 500 sempre prodotta a Torino dal 2030.

Insomma, tra la Pandina che resiste, la Grande Panda che si afferma e la 500 Hybrid che torna alle origini torinesi, l'Italia a quattro ruote non è mai stata così dinamica. Resta solo da capire se la chiarezza nei nomi farà presto capolino nel listino Fiat!

Voi cosa ne pensate? La "Grande Panda" dovrebbe diventare semplicemente "Panda" nel futuro? Fatemelo sapere nei commenti!