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Nuova Lancia Ypsilon

La Nuova Lancia Ypsilon è un hatchback del segmento B Premium a 5 porte, 5 posti, più lunga, più larga e con cerchioni più grandi rispetto all'attuale Ypsilon. Queste caratteristiche conferiscono alla vettura una connotazione elegante e futuristica. Le sinuose forme di Nuova Lancia Ypsilon sono ispirate ai modelli che hanno scritto la storia del marchio, così come i fanali posteriori rotondi, chiaro rimando alla Lancia Stratos, e l’iconico calice presente sul frontale che viene oggi rivisitato attraverso tre raggi di luce LED. Il modello è, al tempo stesso, la prima vettura di produzione Stellantis dotata del sistema S.A.L.A., l’interfaccia virtuale e intelligente che garantisce un’esperienza di guida confortevole e coerente con la tecnologia senza sforzi Lancia. Nuova Lancia Ypsilon, disponibile nelle versioni full electric e ibrida, è anche best-in-class nel segmento B hatchback premium, grazie all’allestimento più completo della categoria, ampio display da 10.25”, miglior sistem

Tavares: "Volevano farmi vendere Alfa e chiudere Lancia"

Se Alfa Romeo è in mano a Stellantis si deve a Carlos Tavares. E anche il fatto che la Lancia non sia stata chiusa è dovuto alle decisioni del manager. A ribadirlo è stato lo stesso amministratore delegato del gruppo Stellantis, che ha dichiarato di essersi opposto alle numerose richieste di vendita del marchio del Biscione e di chiusura del brand di Torino. "Non potete immaginare quante persone mi hanno chiesto di chiudere Lancia quando abbiamo creato Stellantis", ha commentato Tavares parlando dei futuri programmi sportivi dei marchi italiani. "Dovete sapere due cose. Innanzitutto, c'erano molte persone che bussavano alla mia porta per farmi vendere Alfa Romeo. E ho detto di no. E c'erano tante altre persone che mi dicevano che avrei dovuto uccidere Lancia. È imbarazzante: ho detto di nuovo no. Quindi oggi, quello che abbiamo fatto è stato riconvertire il business di Alfa Romeo. Il marchio è redditizio, è posizionato nel segmento premium. L'attività è in cr

Dal DTM alle Super 2000, al Museo Alfa Romeo va in scena la leggenda

Dal 1992 al 2007 Alfa Romeo ha dominato le corse nella categoria Turismo, prima con le 155 e poi con le 156 preparate dalla “nuova” Alfa Corse di Sergio Limone Decine di campionati vinti in Italia, Regno Unito, Germania e Spagna Una conferenza Backstage domenica 21 aprile alle ore 15 al Museo di Arese ripercorre quella lunga e travolgente stagione Da Sergio Limone a Fabrizio Giovanardi e Gabriele Tarquini, da Giorgio Francia a Monica Bregoli, ricordi e retroscena raccontati dai protagonisti   Dal 1992 al 2007 Alfa Romeo ha dominato le corse della categoria Turismo, prima con la 155 e poi con la 156, scrivendo pagine indimenticabili nella storia del motorsport e conquistando decine di campionati in Italia, Germania, Regno Unito e Spagna. Un’epopea che ha origine nella “nuova” Alfa Corse e che proprio con le vetture a ruote coperte raccoglierà i maggiori successi, prima sotto la guida di Giorgio Pianta e in seguito con il team Nordauto/N-Technology. Merito di vetture dalle grandi potenzi

Imparato risponde alla politica: "Lasciate stare i nomi, salvate l’industria dalla Cina"

Non si placano le polemiche dopo la clamorosa decisione dell’Alfa Romeo di cambiare il nome della sua nuova Suv compatta da Milano a Junior, scaturita a seguito delle parole del ministro Urso, secondo cui il nome del capoluogo lombardo dato a un’automobile prodotta in Polonia violerebbe la legge sull’Italian Sounding. Il ceo dell’Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato ha invitato i politici europei a “preoccuparsi della salvaguardia dei posti di lavoro nell’industria automobilistica piuttosto che dei nomi delle auto”. Il rischio vero per Stellantis e per tutta l’industria automobilistica nell’immediato futuro, dice Imparato, arriva dai costruttori cinesi che portano in Europa la loro produzione: “Quando vedi che la MG lancia un’auto che costa 16mila euro in Spagna, sono sicuro che vanno in perdita, ma sono pieni di soldi”. E prosegue: “Vedi la Tesla che taglia i prezzi di 10 mila euro o più, e riduce i margini in Europa dal 18% al 7, o 8%, e vedi alcuni dei nostri competitor tedeschi produr