Un feeling mai così evidente. Nella sede americana di Chrysler il premier Matteo Renzi e l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, si sono scambiati cortesie e affettuosità senza precedenti. In un siparietto che Diego Della Valle, patron di Tod’s, commenta in diretta parlando di “incontro tra due grandissimi sòla, due chiacchieroni”. Il presidente del Consiglio, all’ultimo giorno di visita in terra statunitense, ha definito “straordinaria, eccitante ed esaltante” la “scommessa” di Marchionne su Fiat e Chrysler (che erano “bollite”) e indicato l’azienda di Detroit come esempio da seguire per l’Italia: “Come ce l’hanno fatta i 15.000 dipendenti Chrysler in questo edificio, l’obiettivo è poter dire che così ce la faremo anche in Italia”, sconfiggendo i “gufi che dicono che le cose vanno male” e i “pregiudizi” di chi ritiene che il Paese sia “finito”. Dal canto suo il manager artefice della fusione che porterà la sede della nascitura Fca ad Amsterdam ha garantito: “