Andamento di FCA, piano Alfa Romeo e Ibrido


FCA ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto rettificato pari a 303 milioni di euro a fronte dei 230 milioni di euro dell'analogo periodo 2014. I ricavi sono saliti del 17% a 27,5 miliardi di euro, con un ebitda adjusted in crescita del 35% a 1,3 miliardi di euro "per effetto della forte performance di Nafta, Ferrari e Componenti e del continuo miglioramento Emea". L'indebitamento netto industriale è diminuito di 0,2 miliardi nel trimestre, a 7,8 miliardi di euro.

Fiat Chrysler Automobiles conferma per l'anno in corso i target rivisti al rialzo nel secondo trimestre, ma rivede le stime di indebitamento per tener conto delle operazioni connesse alla quotazione della Ferrari a Wall Street. Le consegne globali sono previste a circa 4,8 milioni di veicoli, i ricavi a oltre 110 miliardi di euro, l'ebit adjusted pari o superiore a 4,5 miliardi, l'utile netto adjusted a circa 1,2 miliardi di euro con un utile base per azione (Eps) adjusted di circa 0,77 euro.  "Il target per l'indebitamento netto industriale, ora compreso tra 6,6 e 7,1 miliardi di euro (da 7,5 e 8,0 miliardi di euro), è stato rivisto per tener conto delle transazioni completate in relazione all'Ipo di Ferrari". Tutte le stime non riflettono gli impatti della prevista scissione della Ferrari, pianificata per il gennaio 2016. I risultati, specie per quanto riguarda ebit e ricavi, sono in linea o leggermente migliori delle stime degli analisti, mentre la riduzione del debito ha superato le previsioni della vigilia.
Il gruppo FCA è in "buona salute", e per Marchionne è "incoraggiante" l'andamento nell'area latinoamericana, nonostante il trend negativo del mercato in Brasile, perché si intravedono "i primi segnali di ripresa". Per l'ad, è "sottostimato" il target di 1,9 milioni di Jeep vendute a fine 2018.
Sono da valutare le condizioni del mercato cinese, ma il target per Alfa Romeo al 2018 (400 mila unità), viene confermato, come gli obiettivi del piano industriale. Il piano Alfa rimane invariato in tema di modelli, ma per l'effetto Cina, "cambierà la sequenza di lancio dei prodotti". 
L'AD del Gruppo FCA ha confermato che nei prossimi anni la maggior parte dei modelli del Gruppo FCA avrà delle varianti ibride. La prima plug-in hybrid è attesa nel primo semestre del prossimo anno.

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