Alfa Romeo e l'Elettrico: Santo Ficili (AD) Sottolinea l'Importanza del 'Made in Italy' e i Motivi della Frenata sulla Transizione
Santo Ficili, Amministratore Delegato di Alfa Romeo, è stato uno dei protagonisti di spicco dell'evento Quattroruote Next. Intervistato dal direttore di Quattroruote, Alessandro Lago, Ficili ha offerto una visione chiara sulla strategia futura del marchio, ponendo l'accento sul valore intrinseco del 'Made in Italy' e chiarendo i motivi della recente cautela riguardo all'accelerazione sull'elettrificazione.
La Centralità del 'Made in Italy'
Per il top manager, il concetto di 'Made in Italy' non è solo un'etichetta, ma un elemento cruciale dell'identità di Alfa Romeo. Rappresenta la fusione tra design, innovazione, storia e passione che il marchio vuole continuare a incarnare e proiettare a livello globale. Questa eredità culturale e qualitativa è considerata fondamentale per la percezione e il successo dei modelli futuri.
La Frenata sull'Elettrico: Tempi e Modi Non Realizzati
Inevitabile il confronto sul tema della transizione elettrica e sulla scelta di Alfa Romeo di rivedere le tempistiche. Ficili ha ribadito che l'evoluzione verso l'elettrico "ci sarà" per il marchio, ma ha precisato che la sua implementazione deve essere "valutata bene" nella tempistica.
Il motivo di questa cautela risiede nel fatto che il processo di elettrificazione generale "non si sta realizzando come previsto sia nei tempi, che nei modi".
"Abbiamo fatto una scelta sulla base di condizioni mutate, anzi non realizzate," ha spiegato Ficili.
In sostanza, la decisione strategica di rallentare i piani è una risposta pragmatica a un contesto di mercato e infrastrutturale che non ha rispettato le previsioni iniziali.
Risposta al Cliente e Futuro Termico
A riprova di questa strategia, il manager ha ricordato la decisione di mantenere in produzione le attuali Stelvio e Giulia con motorizzazioni termiche fino al 2027. Questa scelta mira a "seguire le esigenze dei clienti" e a garantire che l'offerta del marchio sia allineata con la domanda effettiva del mercato, ancora significativamente orientata verso motori a combustione interna.
Ciò non esclude l'innovazione sui motori tradizionali. Ficili ha concluso sottolineando che l'azienda è aperta a sviluppare nuove soluzioni a combustione interna, ma sempre con un occhio di riguardo per la sostenibilità e "nel rispetto dell’ambiente".
L'intervista a Santo Ficili conferma dunque la linea prudente e 'client-centric' di Alfa Romeo, che pur credendo nell'elettrico, preferisce navigare la transizione con un approccio flessibile, basato sulla realtà del mercato e sulle preferenze dei consumatori, mantenendo salda l'identità del 'Made in Italy'.
