Passa ai contenuti principali

Lancia Thema: l'ammiraglia che faceva tremare le tedesche



La Lancia Thema è un'autovettura di grandi dimensioni prodotta dalla casa automobilistica italiana Lancia, tra il 1984 e il 1994, ricoprendo il ruolo di ammiraglia. Classificata all'interno del segmento E, oltre alla versione berlina a 3 volumi e 4 porte, ne sono state realizzate una variante familiare e una limousine. Dal 1994 è stata sostituita dalla Lancia K.


Presentata al pubblico nel novembre del 1984 in occasione del Salone dell'automobile di Torino, la Thema è stata l'ammiraglia degli anni ottanta, della casa automobilistica Lancia.


Costruita nello storico stabilimento torinese di Mirafiori, dopo un lungo e meticoloso processo di progettazione interna (le cui origini risalgono al 1980), la nuova ammiraglia riuscì a sostituire brillantemente la Gamma; ponendosi sui mercati in diretta concorrenza con le temibili rivali tedesche Audi 100, BMW Serie 5 E28 E34 e Mercedes E W124; nonché con le francesi Citroën XM e Renault 25.


La carrozzeria a 3 volumi si proponeva con frontale e coda imponenti ma sportivi, come si addiceva al segmento, ottima abitabilità e qualità delle finiture, un particolare che piacque molto erano i finestrini a filo con la carrozzeria bordati da una cornice cromata. La Thema è il frutto di un progetto chiamato TIPO 4 che prevedeva la realizzazione di 4 vetture di segmento alto basate su un pianale comune; le altre vetture del progetto TIPO 4 sono Fiat Croma, Saab 9000 e in seguito anche Alfa Romeo 164, vetture con le quali la Thema condivideva molta componentistica e parti dei lamierati della scocca come le porte che erano le stesse della Fiat Croma e della Saab 9000.


Nuove tecniche di saldatura e lavorazione delle lamiere permisero di realizzare portiere avvolgenti ed evitare particolari antiestetici come i gocciolatoi, oltre che ottenere grande pulizia stilistica e un cx 0.32 di tutto rispetto. A stonare erano forse solo le ruote da 14 pollici, troppo piccole in rapporto alla carrozzeria. Internamente era realizzata con materiali di alta qualità come il velluto e l'Alcantara ma non solo, perché la Thema fu la prima automobile ad essere arricchita da interni rivestiti della famosa pelle Poltrona Frau. Poteva essere dotata di ogni comfort dell'epoca, compresi i sedili (anteriori e posteriori) regolabili e riscaldabili elettricamente che in futuro avrebbero avuto anche 3 memorie di posizione, telefono veicolare integrato nel poggiabraccio, sospensioni a smorzamento controllato AUTO/SPORT (accessorio di serie solo nella seconda serie sulla 8.32 e sull'allestimento LX) e due tipi di impianti di climatizzazione automatici.


Il primo, l'"automatic heating system", eredità di precedente componentistica (con grafica a diodi elettroluminescenti verdi, non in grado di raffreddare l'aria) e il secondo, quello che equipaggiò quasi tutte le Thema, moltissime Croma, 164 e 9000, che si distingue fino ai giorni nostri per la grande semplicità d'uso, raffinatezza tecnica ed efficienza termica, l'"Automatic Climate System", realizzato con componenti Veglia-Borletti e Bosch come il quadro di comando con display luminoso per impostare la temperatura e led per indicare lo stato della potenza e distribuzione dei flussi d'aria impostabili anche manualmente.


La Thema ottenne un grande successo in Italia: fu l'icona dell'auto blu e un consolidato status-symbol per un decennio; ambita da rampanti ed affermati, si distinse quale auto di grande comfort unito a inaspettate prestazioni, dotata di motori ad iniezione elettronica, aspirati e sovralimentati, tecnologicamente superiori a molta della concorrenza: basti pensare che la Thema turbodiesel era l'auto a gasolio più veloce del mondo quando uscì.


La gamma dei motori della Thema Iª serie prevedeva un 2 litri 8 valvole a iniezione da 120 CV, derivato dalla versione di 1.6 litri portando la corsa a 90 mm del bialbero Lampredi (dal nome dell'ex progettista Ferrari che realizzò il primo motore Fiat con distribuzione ad alberi a camme in testa). Lo stesso generoso 2.0 (1995 cm³) in versione sovralimentata con una turbina Garrett T3 ed overboost erogava ben 165 CV, potenza degna di cilindrate (e tasse) ben maggiori, con accelerazioni sullo 0-100 km/h in 7,2 secondi e con il chilometro con partenza da fermo in 28,2 secondi, valori eccezionali ancora oggi per un 2 litri e facendo sfrecciare la "Thema i.e. turbo" a 218 Km/h. Vigeva infatti l'ordinamento fiscale che penalizzava quali beni di lusso le automobili sopra i due litri di cilindrata; è in questo senso inquadrabile lo scarso successo in Italia delle Thema 6 cilindri di 2.8 litri alimentate a iniezione meccanica Bosch K-Jetronic (2849 cm³) della 1ª serie riconoscibili per la targhetta "6V" sulla calandra, motore realizzato da Peugeot Renault e Volvo (Motore PRV). È la stessa unità propulsiva che all'epoca equipaggiava la celebre De Lorean DMC-12, Volvo della serie 700, Renault 25 ed Espace erogante 150 CV; vantava grande affidabilità a fronte di un rendimento sottotono. Grande successo ebbe il 2.4 turbodiesel da 100 CV, unità moderna e affidabile, che consentiva una velocità di punta di 185 km/h e rendeva la Thema una fra le più veloci auto a gasolio di quegli anni, e la preferita dai grandi divoratori di chilometri.


Alcune unità, mai ufficialmente commercializzate e destinate unicamente a funzionari Lancia, furono dotate del "piccolo" motore di 1585 cm³ da 105 CV a carburatori utilizzato anche dalla sorella minore Prisma.


Nel 1986 Lancia presentò la Thema Station Wagon, giardinetta di lusso disponibile unicamente in versione i.e turbo e turbo ds realizzata negli stabilimenti della Pininfarina a Grugliasco destinati a piccoli numeri di vendita. Ottenne un buon successo di vendite e critica, divenne fenomeno di costume e consegnò l'immagine del prestigio automobilistico alle Station Wagon, precedentemente relegate ad auto prettamente professionali, grazie anche all'elegante posteriore disegnato da Pininfarina di cui porta firma nel raccordo fra montante posteriore e portellone.


La Thema IIª serie, presentata al salone di Parigi del settembre 1988 e prodotta fino al settembre 1992 fu la serie di maggior successo della berlina torinese. Presentava internamente estesi rivestimenti in lamina di legno vero a poro aperto sui copriporta e sulla plancia, rivisti pulsanti ed interruttori; esternamente i fari anteriori erano divisi orizzontalmente, nella parte inferiore di colore bruno prendevano posto gli indicatori di direzione, gli specchi retrovisori esterni nelle versioni più potenti o come optional erano elettrici e di nuovo disegno con un solo supporto alla base. Debuttarono su questa serie i motori a 16 valvole: la i.e. 16v erogava 150 CV, sufficienti a farle raggiungere la velocità dichiarata di 205 km/h e a farla scattare da 0 a 100 in 9,5"; la turbo 16v, con il motore di stretta parentela con, nientemeno, il glorioso propulsore della Delta Integrale, con i suoi 185 CV spingeva la Thema a 225 km/h e da 0 a 100 in appena 7 secondi. Il 2.8 V6 venne modificato nel sistema d'alimentazione (ora a iniezione elettronica) e la potenza scese a 147 CV. La turbo ds vide salire la cilindrata da 2445 a 2499 cm³ e la potenza raggiunse i 116 CV con velocità di punta di 195 km/h, stessa velocità della i.e. (8 valvole) che rimase a listino in Italia (fino al 1991) depotenziato a 117 CV, che continuò però ad essere disponibile ancora all'estero anche sulla 3ª serie. Anello di congiunzione verso la terza serie è la seconda serie LX che prende dalla terza la mascherina con linee verticali cromate e la targhetta "turbo 16V LX" come identificativo dell'allestimento. Si differenzia dalla LX terza serie oltre che per le parti sotto descritte anche per il volante a quattro razze sempre rivestito in pelle.


Al Salone dell'Auto di Parigi del settembre 1992 debuttò la Thema IIIª serie, ultimo restyling per l'ammiraglia Lancia che nonostante gli 8 anni di gloriosa carriera tenne ancora bene il mercato, per lo più quello italiano. Le modifiche non sono solo estetiche ma anche sostanziali. Fuori nuovi scudi paraurti consentono alla vettura di non subire danni in urti fino ad 8 km/h, è eliminata la scalfatura dal cofano posteriore, ora liscio. Tutte le cromature sono brunite e l'auto è dotata di serie in tutta la gamma degli specchi retrovisori ad un solo supporto, del retrovisore interno elettrocromico, delle doppie tendine posteriori, dei cristalli atermici Solextra, dello SpeedLimit e sospensioni con ammortizzatori lamellari. Vengono riviste tutte le connessioni dell'impianto elettrico, ora con doppio blocco antisfilamento (secondary lock) ad evitare falsi contatti e noie agli utilizzatori. I motori vengono aggiornati alle normative antinquinamento Europee (91/441 - Euro1). Viene mantenuto a listino (non per il mercato italiano) la i.e. con motore 8 valvole, che rimane il motore d'accesso alla gamma. La 16v raggiunge i 155 CV con 177 Nm (18.1 Kgm) di coppia motrice grazie al V.I.S. (sistema di condotti d'aspirazione a lunghezza variabile "Variable Induction System"). La turbo 16v passa a 205 CV e 298 Nm (30.4 kgm) con overboost a 2 livelli per un'erogazione più regolare consentendo una velocità massima di 230 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 7,0 secondi. Il famoso Alfa Romeo V6 Busso con cilindrata di 3 litri con distribuzione a 12 valvole e potenza di 175 CV e 245 Nm (25 Kgm) di coppia sostituisce l'assetato 2.8 PRV. La turbo ds è "ecodiesel", sostanzialmente invariato ai suoi 116 CV ma più ecologico, con catalizzatore ossidante e valvola EGR.


Gli allestimenti si articolano in "base", LE (Line Executive), LS (Line Style) ed LX. Le turbo 16v e 3.0 V6 sono prodotte a partire dall'allestimento LS e sono le uniche a poter disporre dell'allestimento LX che rappresenta con un notevole scarto sul listino (62 contro i 48 milioni di Lire dell'LS su una turbo 16v) il top della produzione del gruppo Fiat configurandosi come l'erede della Thema 8.32 il cui motore non poteva più essere aggiornato alle normative antinquinamento vigenti. La Thema LX comprende finiture analoghe alla 8.32, quindi plancia ed arredi interni interamente rivestiti in pelle e rifiniti in radica di rosa africana, sedili e pannelli sono disponibili in alcantara grigio o pelle Poltrona Frau nera, rossa, grigia, a richiesta insieme a cruise-control e tetto apribile elettrico in cristallo, a completare una dotazione di serie da superammiraglia. Le Thema della III e ultima serie rimasero a listino fino a tutto il 1994 per coprire il segmento in attesa della lunga gestazione della Lancia K e non occorse alcun problema a smaltire le scorte degli ultimi esemplari a K già presente.


Nel maggio 1986 venne presentata la versione Thema 8.32, popolarmente conosciuta come "Thema Ferrari", denominazione che indicava il numero dei cilindri, 8, e delle valvole, 32, del motore capace di erogare 215 CV di derivazione Ferrari Mondial Quattrovalvole, che la rese l'auto di serie a trazione anteriore più potente sul mercato. Il motore dovette subire numerose modifiche per permetterne l'inserimento nel cofano della vettura.


La 8.32 aveva interni sfarzosi per l'epoca, rivestiti interamente di radica, pelle Poltrona Frau e/o Alcantara. Esclusive per il modello alcune dotazioni, dai poggiatesta posteriori a scomparsa automatica - dalla seconda serie (si sollevano se dei sensori posti sotto i sedili posteriori rilevano un peso di almeno 20 kg), alle sospensioni elettroniche con taratura automatica o sportiva selezionabili dal conducente, fino alla plancia (a richiesta su entrambe le serie ma standard sugli ultimi esemplari della seconda serie), realizzata con strumenti analogici montati su un pannello di vera radica e bocchette in stile Ferrari, all'alettone posteriore a scomparsa nel baule attivabile tramite la rotazione della leva di comando del tergicristalli. Ne vennero prodotti fra I e II serie 3.520 esemplari (2370 della prima serie e 1150 della seconda). All'interno di queste 3.520 unità, sono conteggiate 64 unità di una serie speciale numerata (32 per la prima serie ed altrettante per la seconda) di color Rosso Ferrari.


Ne fu anche realizzato un unico esemplare in versione Station Wagon destinato all'avvocato Agnelli, di colore argento Nürburgring e interni in pelle blu (non disponibili sulla berlina).


I colori disponibili erano il molto apprezzato Rosso Winner metallizzato (colore di lancio), Nero metallizzato, Grigio Quartz metallizzato (raro), Blu Blizzard metallizzato e Verde Reflex metallizzato (il meno diffuso in assoluto) oltre alla serie speciale rosso Ferrari. Le tonalità degli interni in pelle o in Alcantara erano 2: nero e beige per la pelle, beige e dattero per l'Alcantara. La carrozzeria aveva un caratteristico filo a doppio colore sulle due fiancate laterali e lungo il bordo del baule. Giallo/rosso in abbinamento al colore rosso winner, Giallo/blu in abbinamento al blu blizzard, Giallo/verde in abbinamento al verde reflex, Giallo/nero in abbinamento al grigio e Giallo/grigio chiaro in abbinamento al nero. La differenza principale tra la prima e la seconda serie a livello estetico esteriore sono i proiettori anteriori, ma numerosi dettagli differenziano le 8.32 prima e seconda serie. La prima serie è priva delle modanature sulle fiancate, riporta il logo 8.32 nel sottoporta, ha il logo frontale 8.32 sovrastato dal tricolore, così come la targhetta posteriore è dotata di tricolore verticale. La prima serie inoltre ha gli spruzzatori dell'impianto tergilavavetro collocati alla base del parabrezza e non sul cofano come diversamente accade per le seconda serie.


Con questo modello Lancia si confronta con l'agguerrita concorrenza straniera, che ha sul mercato vetture come la BMW M5, e le Mercedes-Benz 500E e 190 E 2.3 16V.

Commenti

Post popolari in questo blog

Autobianchi A112: Il Piccolo Grande Miracolo Dell'Industria Automobilistica Italiana

Nel vasto panorama dell'industria automobilistica italiana, c'è un'auto che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del settore: l'Autobianchi A112. Questo piccolo gioiello, prodotto tra il 1969 e il 1986, ha conquistato il cuore degli italiani e non solo, diventando un'icona del design e dell'ingegneria automobilistica. Nascita e Sviluppo L'Autobianchi A112 è stata presentata al Salone dell'Automobile di Torino nel 1969, come erede della famosa Bianchina. Progettata da Dante Giacosa, l'ingegnere che ha dato vita a molti successi della Fiat, la A112 era destinata a diventare un successo immediato grazie alle sue dimensioni compatte, alla maneggevolezza e all'efficienza. Design e Caratteristiche Tecniche Il design della A112 era semplice ma accattivante, con linee morbide e un look giovanile. Le sue dimensioni compatte la rendevano perfetta per la guida in città, ma nonostante le sue piccole dimensioni, l'A112 offriva sorprendentem

Nuova Alfa Romeo Junior: La Sportività Si Compatta

Benvenuta Junior, la nuova compatta che riporta la sportività Alfa Romeo nel segmento più grande del mercato europeo. Un simbolico "ben tornato" per coloro che hanno amato Giulietta e Mito, e un caloroso benvenuto a una nuova generazione di Alfisti. Junior definisce i canoni di bellezza nel segmento con il suo design italiano, opera del Centro Stile Alfa Romeo di Torino, offrendo una connessione emotiva al primo sguardo grazie alla reinterpretazione degli stilemi tipici del marchio. Con una dinamica di guida best-in-class, Junior  porta il tipico piacere di guida Alfa Romeo nel segmento delle compatte grazie a soluzioni tecniche specifiche sviluppate dalla stessa squadra che ha progettato la Giulia GTA. Offrendo comfort e praticità ai vertici del segmento, Junior vanta il bagagliaio più capiente tra i competitor premium e soluzioni come l'Alfa Romeo Cable Organizer. Junior è "Elettrica", con batteria da 54 kWh e proposta in due varianti di potenza: 156 CV e la t

Tavares: "Volevano farmi vendere Alfa e chiudere Lancia"

Se Alfa Romeo è in mano a Stellantis si deve a Carlos Tavares. E anche il fatto che la Lancia non sia stata chiusa è dovuto alle decisioni del manager. A ribadirlo è stato lo stesso amministratore delegato del gruppo Stellantis, che ha dichiarato di essersi opposto alle numerose richieste di vendita del marchio del Biscione e di chiusura del brand di Torino. "Non potete immaginare quante persone mi hanno chiesto di chiudere Lancia quando abbiamo creato Stellantis", ha commentato Tavares parlando dei futuri programmi sportivi dei marchi italiani. "Dovete sapere due cose. Innanzitutto, c'erano molte persone che bussavano alla mia porta per farmi vendere Alfa Romeo. E ho detto di no. E c'erano tante altre persone che mi dicevano che avrei dovuto uccidere Lancia. È imbarazzante: ho detto di nuovo no. Quindi oggi, quello che abbiamo fatto è stato riconvertire il business di Alfa Romeo. Il marchio è redditizio, è posizionato nel segmento premium. L'attività è in cr

Alfa Romeo: non va bene Milano? Allora “Alfa Romeo Junior!”

In una delle settimane più importanti per il futuro di Alfa Romeo, un esponente del governo italiano dichiara che l’utilizzo del nome Milano, scelto dal marchio per chiamare la nuova compatta sportiva appena presentata, è vietato per legge. Il nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove tutto ebbe origine nel 1910. Non è la prima volta che Alfa Romeo chiede il parere del pubblico per scegliere il nome di una vettura. Successe già nel 1966 con la Spider 1600: in quel caso il nome scelto dal pubblico era stato Duetto. Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Alfa Romeo Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione. Il team Alfa Romeo ringrazia il pubblico per l’enorme numero di feedback ricevuti, la rete dei concession

Serie Speciale FIAT Pandina

Dotata di nuovi Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida (ADAS), di un nuovo quadro digitale e di un nuovo volante, questa serie speciale è la Panda più tecnologica e sicura di sempre. Con il lancio della nuova Pandina, FIAT compie un enorme salto nel futuro, migliorando l'esperienza del cliente attraverso importanti sviluppi in termini di sicurezza e tecnologia, pur mantenendo la versatilità e l'accessibilità tipiche del suo modello iconico. La serie speciale Pandina presenta importanti aggiornamenti in termini di ADAS, come di consueto per FIAT offrendo soluzioni semplici alle esigenze del cliente, non per la ricerca della tecnologia come è sempre stato per la Panda. La dotazione di serie comprende nuovissime funzioni pensate per assistere il guidatore sia in città che fuori: il sistema di Frenata automatica d'emergenza, per ridurre i tamponamenti, come ad esempio nel traffico cittadino; il Sistema di mantenimento della carreggiata; il Rilevatore di stanchezza per avvisa

Le nuove Lancia sono pronte

Dopo la Ypsilon, la Lancia ha altri modelli davanti in programma, con altre cinque auto, tra modelli nuovi e versioni ad alte prestazioni. L'anno prossimo arriverà la Ypsilon HF, a trazione anteriore con motore da 240 CV, ma nel 2026 e nel 2028 verranno presentate due vetture: l'ammiraglia Gamma e la segmento C Delta. Entrambe avranno una declinazione sportiva HF Integrale, che verrà svelata l'anno successivo al debutto, si baseranno sulla piattaforma Stla Medium del gruppo Stellantis e verranno prodotte in Italia. Per entrambi i modelli il Centro Stile Lancia ha già finalizzato il design. Carlos Tavares, ad del gruppo Stellantis, durante il weekend della tappa italiana della Formula E a Misano, ha parlato di queste due auto. "Come ben sapete, ora stiamo rilanciando il marchio Lancia, partendo dalla nuova Ypsilon che avete già visto", ci ha detto Tavares. "Ma c'è dell'altro in cantiere. Sono stato a Torino questa settimana per convalidare i prossimi m

Risultati dell’Assemblea generale 2024 di Stellantis

Stellantis N.V. (“Stellantis”) ha annunciato oggi che tutte le delibere sottoposte all’approvazione degli azionisti durante l’Assemblea generale annuale (AGM) tenutasi oggi in presenza e trasmessa in diretta sul sito web di Stellantis sono state adottate, compresa la proposta di approvare la distribuzione di un dividendo di 4,7 miliardi di euro sulle azioni ordinarie. La ripartizione proposta comporta un pagamento ai detentori di azioni ordinarie di 1,55 euro per ogni azione ordinaria in circolazione. Gli azionisti in possesso di azioni ordinarie negoziate al NYSE riceveranno 1,651680 USD per ogni azione ordinaria al tasso di cambio ufficiale USD/EUR riportato dalla Banca Centrale Europea al 15 aprile 2024. Il pagamento sarà effettuato attingendo dagli utili indicati nei conti annuali del 2023. Il calendario atteso per le azioni ordinarie quotate al New York Stock Exchange, all’Euronext Paris e all’Euronext Milan sarà il seguente: (i) data di stacco 22 aprile 2024, (ii) data di registr

In Germania la nuova Alfa Romeo Junior è già ordinabile

L'Alfa Romeo sta aprendo gli ordini in Germania per l'Alfa Romeo Junior, che attualmente sta attirando molta attenzione a causa del suo cambio di nome - in precedenza Alfa Romeo Milano. L'edizione di lancio SPECIALE, particolarmente equipaggiata, parte da 31.500 euro [1] per l'Alfa Romeo Junior Ibrida SPECIALE con tecnologia ibrida a 48 volt [consumo di carburante 5,2 l/100 km; Emissioni di CO2 117 g/km; Classe CO2 : D; (valori combinati secondo WLTP)]. L’Alfa Romeo Junior Elettrica SPECIALE ad alimentazione elettrica al 100% offre un’autonomia combinata fino a 410 chilometri e parte da 41.500 euro [consumo elettrico 15,6 -15,0 kWh/100 km; Emissioni di CO 2 0 g/km, CO 2 classe A (valori combinati secondo WLTP)]. La nuova Alfa Romeo Junior può ora essere ordinata in Germania. Al momento del lancio sul mercato, il SUV compatto, che si distingue per il suo design italiano unico e il look sportivo, è disponibile nell'edizione introduttiva SPECIALE particolarmente equipa

NUOVA ALFA ROMEO MILANO: LA SPORTIVITA’ DIVENTA COMPATTA

Benvenuta MILANO, la nuova compatta che riporta la sportività Alfa Romeo nel segmento di mercato più grande d’Europa. Un simbolico “ben tornato” a chi ha amato Giulietta e Mito, e un caldo benvenuto a una nuova generazione di Alfisti. MILANO ridefinisce i canoni di bellezza nel segmento. Design italiano opera del Centro Stile Alfa Romeo (Torino): connessione emotiva al primo sguardo, grazie alla reinterpretazione degli stilemi tipici del marchio. Dinamica di guida best in class. MILANO porta il tipico piacere di guida Alfa Romeo nel segmento delle compatte, grazie a soluzioni tecniche specifiche frutto di un processo di sviluppo coordinato dalla stessa squadra che ha progettato Giulia GTA. Comfort e praticità ai vertici del segmento, come dimostra il bagagliaio più capiente tra i competitor premium (400l) e la soluzione Alfa Romeo Cable Organizer. MILANO è “ELETTRICA”, con batteria da 54 kWh, proposta in 2 varianti di potenza: 156 CV, e la top di gamma VELOCE con 240 CV. MILANO ELETTRI

Lancia e Alfa Romeo torneranno nelle competizioni

L'Alfa Romeo e la Lancia torneranno nel mondo delle corse, a dirlo è Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo. Il "quando" è ancora da decidere ma il futuro è già tracciato. "È chiaro che a un certo punto Alfa Romeo tornerà nel motorsport, perché fa parte del DNA del marchio, è parte della sua storia. E sentiamo di avere la responsabilità di mantenere vivo il valore del marchio nelle corse. Discussioni a riguardo sono già in corso tra Jean-Marc Finot e il Jean-Philippe Imparato. Ma la decisione, molto probabilmente, non verrà presa prima della fine dell’anno. E quindi non posso ancora rispondere alla tua domanda su quale tipo di partecipazione avremo, perché non è ancora deciso". Bisognerà dunque attendere ancora diversi mesi prima di capire in quale campionato vedremo tornare il Biscione: le opzioni sul tavolo sono molteplici, dalla Formula E al Wec o, perché no, un ritorno in grande stile in Formula 1 o nei campionati a ruote coperte. Quello che è c