L'Anima Ibrida del Panda: Perché la Trekking (e il 4x4) Dovrebbero Tornare



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Questo articolo che analizza le differenze tra la Panda Trekking e la 4x4 e sostiene la reintroduzione della Trekking o l'introduzione della trazione integrale sui futuri modelli.

Quando si parla di Fiat Panda della terza generazione (quella nata tra il 2011 e il 2012), si fa spesso riferimento a due versioni esteticamente simili ma meccanicamente distinte: la Panda Trekking e la Panda 4x4. La differenza tra le due, sebbene possa sembrare sottile, risiedeva nel cuore della loro capacità di affrontare i percorsi più difficili: la trazione.

Trekking vs. 4x4: La Differenza Fondamentale

La distinzione cruciale si riassume nella meccanica di base:

 * La Panda 4x4 era (ed è) un'icona del fuoristrada compatto. Era dotata di trazione integrale permanente ("Torque on Demand") con giunto a frizioni multiple e, soprattutto, di un sistema ELD (Electronic Locking Differential) che le permetteva di superare con disinvoltura fondi a scarsa aderenza, neve e sterrati impegnativi. Era l'unica vera "pocket-SUV" sul mercato.

 * La Panda Trekking, invece, era essenzialmente una Panda a trazione anteriore (2WD) che mutuava dalla 4x4 l'assetto rialzato e l'estetica robusta (paraurti specifici e protezioni). La sua arma segreta era il sistema Traction+, un controllo di trazione avanzato che simulava l'azione di un differenziale autobloccante. Il Traction+ frenava elettronicamente la ruota che perdeva aderenza, trasferendo così la coppia alla ruota con maggiore grip.

In sostanza, la Trekking era un eccellente CUV (City Utility Vehicle), ideale per l'uso urbano ma con una marcia in più su fondi scivolosi occasionali; la 4x4 era un mezzo da lavoro e avventura, in grado di affrontare percorsi off-road ben più seri.

Il Ritorno della Panda Trekking: Un'Opportunità Perduta

Oggi, con il crescente successo dei crossover e la continua ricerca di auto versatili ed economiche, la formula della Panda Trekking appare più che mai attuale.

La Trekking offriva il meglio di due mondi: l'aspetto robusto e rassicurante della 4x4, l'altezza da terra che semplifica l'attraversamento di tratti più difficili, e la praticità (nonché il costo e i consumi ridotti) della trazione anteriore. Sarebbe la risposta perfetta per chi desidera l'estetica avventurosa senza gli oneri meccanici (e di acquisto) del sistema integrale.

In un'epoca in cui l'elettrificazione spinge verso l'efficienza, reintrodurre una versione Trekking 2WD sulla Pandina attuale o sui futuri modelli, come la " Nuova Pandina" (la nuova generazione che affiancherà la Grande Panda nel 2030 e che sarà prodotta ancora a Pomigliano), permetterebbe a Fiat di presidiare in modo efficace il segmento dei "crossover di città" economici e pragmatici. 

Almeno il Traction+ sarebbe interessante rivederlo sulla Pandina, visto che si tratta di una soluzione economica che sfrutta sensori e centralina di ESP e ABS già presenti sull'auto. ​

L'abbinamento del motore mild hybrid 1.0 GSE 65CV con il sistema Traction Plus è perfettamente sensato per una vettura come la Fiat Panda:

​Mild Hybrid (1.0 65 CV): Massimizza l'efficienza e riduce i costi di gestione nell'uso quotidiano, in particolare in città.

​Traction Plus: Aumenta la sicurezza e la capacità di disimpegno della vettura in condizioni stradali difficili, tipiche della Panda che viene spesso utilizzata anche in contesti extra-urbani o in montagna (soprattutto le versioni con un allestimento specifico, come l'ex Panda 4x4 o Cross).

Il Futuro tra Pandina e Grande Panda: L'Irresistibile Richiesta del 4x4

Con l'annuncio della nuova gamma, l'attenzione si sposta sulle future eredi: la "Pandina" (il modello compatto che continuerà l'eredità dell'attuale Panda) e la Grande Panda (il nuovo B-SUV globale).

È già stato confermato che la Grande Panda avrà una versione 4x4, una scelta sensata data la sua natura di crossover più grande e proiettato su mercati globali.

Tuttavia, il vero desiderio di molti appassionati è che la trazione integrale non venga abbandonata sull'erede compatta. La "Pandina" è la depositaria storica del DNA 4x4. Sarebbe un errore strategico privarla della trazione integrale in un mercato che, seppur di nicchia, è ancora fortemente legato al concetto di "Panda 4x4" come unica vera city-car in grado di affrontare la montagna e i climi rigidi.

L'ideale sarebbe una strategia a due livelli:

 * "Pandina" (erede diretta): Reintroduzione di una versione 4x4 per gli affezionati e chi vive in montagna.

 * Grande Panda: Versioni sia Trekking (2WD con Traction+) sia 4x4 per un'offerta completa nel segmento B-SUV.

In sintesi, la vecchia Panda Trekking ci ha insegnato che l'aspetto avventuroso vende anche senza trazione integrale. Tuttavia, la storia della Panda è indissolubilmente legata al concetto di mobilità su qualsiasi terreno. Per il futuro, la coesistenza di una Trekking (conveniente e stilosa) e di una vera 4x4 (compatta e inarrestabile) sarebbe il modo migliore per rendere omaggio al leggendario "coltellino svizzero" di Fiat.

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