Nuova Lancia Ypsilon: Il "ritorno al classico" che abbassa il prezzo? L'ipotesi del 1.2 benzina
La Nuova Lancia Ypsilon ha segnato un importante ritorno per il marchio italiano, presentandosi sul mercato con le motorizzazioni Mild Hybrid (MHEV) 1.2 litri e la versione 100% Elettrica (BEV). Se da un lato l'ibrido leggero, con un prezzo di listino di partenza che si attesta intorno ai 25.200 euro (nella versione da 1.2 litri MHEV), offre un buon compromesso tra efficienza e accessibilità, dall'altro la variante completamente elettrica, con un costo d'attacco superiore, si rivolge a una nicchia di mercato diversa.
Tuttavia, nel panorama automobilistico attuale, l'esigenza di una "porta d'accesso" ancora più economica è sempre forte, soprattutto per un modello che storicamente ha fatto del prezzo competitivo uno dei suoi punti di forza. Ed è qui che emerge l'interrogativo: Lancia potrebbe considerare l'introduzione di una versione puramente a benzina, non elettrificata, per abbassare ulteriormente il prezzo di listino?
Il Vantaggio del Termico Puro
L'ipotesi suggerisce che si potrebbe introdurre il ben noto motore 1.2 litri benzina, ma in versione aspirata o turbo meno potente e priva della componente ibrida a 48V. Questa scelta, già adottata da altri modelli del Gruppo Stellantis in mercati dove le normative sulle emissioni lo consentono o per allestimenti di base, offrirebbe diversi vantaggi:
* Costo di Produzione Inferiore: L'eliminazione del sistema Mild Hybrid (batteria, motore elettrico/generatore e software dedicato) ridurrebbe i costi di componentistica e assemblaggio.
* Prezzo al Pubblico Più Basso: La riduzione dei costi di produzione si tradurrebbe direttamente in un prezzo di listino inferiore, potenzialmente posizionando la Ypsilon a un livello ancora più aggressivo, magari sotto la soglia psicologica dei 20.000 euro (o molto vicino a questa, al netto di promozioni e finanziamenti), rendendola accessibile a una fetta più ampia di clientela.
* Semplicità Manutentiva: Una motorizzazione puramente termica, soprattutto se aspirata, è generalmente più semplice e meno costosa da mantenere nel tempo rispetto a un sistema ibrido o completamente elettrico.
Un'opportunità per le flotte e i neopatentati?
Una versione base, essenziale nell'allestimento e dotata di un motore 1.2 benzina aspirato o di una versione depotenziata del turbo-benzina (come il 1.2 da 75 CV o 100 CV senza ibrido, sebbene quest'ultimo sia già presente in versione mild hybrid), potrebbe diventare l'opzione ideale per:
* Flotte aziendali e noleggio a lungo termine che cercano il miglior rapporto costo/efficienza d'acquisto.
* Neopatentati, a seconda della potenza specifica, che necessitano di un'auto moderna, sicura e di status ma con un budget limitato.
La Sfida delle Emissioni
Il principale ostacolo a questa strategia risiede nelle severe normative europee sulle emissioni, in particolare l'Euro 6e e le future evoluzioni. Un motore termico puro, senza l'ausilio dell'ibridazione, potrebbe avere maggiore difficoltà a rientrare nei limiti medi di CO2 imposti dalla UE per il costruttore, rischiando sanzioni o rendendo il modello meno competitivo in termini di tassazione in alcuni mercati.
Conclusioni: Realismo e Prospettive
Al momento, si tratta di un analisi sul fatto che è fattibile introdurre il 1.2 benzina, magari abbinato a un cambio manuale (invece dell'e-DCT standard per l'ibrido), come ulteriore leva per contenere i costi. Se confermata, questa mossa rappresenterebbe un passo pragmatico da parte di Lancia per ampliare la base di clientela della Nuova Ypsilon, bilanciando l'inevitabile spinta verso l'elettrificazione con la necessità di mantenere il modello competitivo in termini di prezzo d'attacco.
In attesa di comunicazioni ufficiali, l'ipotesi di una Ypsilon "termica essenziale" rimane un forte elemento di discussione nel mercato, dimostrando che, per molti consumatori, il prezzo d'ingresso resta il fattore determinante nella scelta della nuova auto.
