La Fiat Doblò è stata aggiornata con un intervento che ne ha modificato profondamente la fisionomia del muso, ammodernato gli interni, e arricchito contenuti tecnologici e meccanici. Quello che non è cambiato è l'approccio casual a cui invita irrimediabilmente l'utente.
La nuova versione offrirà dal debutto la gamma motori al completo. Con una importante novità, quella del turbo benzina, il 1.4 T-Jet da 120 CV, che già precedentemente è stato usato come base per la versione a metano.
Confermata la scelta di non puntare sul Gpl: "Il metano garantisce minori costi di gestione e un accesso "no-limits" ai parcheggi sotterranei", dice Antonella Bruno, Head of Functional Range per Fiat in Europa. E prosegue: "Oggi, in Italia, il 35% delle Doblò immatricolate va a gas naturale".
Sono solo tre le versioni su cui è disponibile lo Start&stop: il 1.4 benzina aspirato da 95 CV, il 1.6 Multijet 90 CV (ma solo con il Dualogic) e il 1.6 Multijet 105 CV. Quest'ultima viene offerta anche con l'inedito pack Eco, "pensato per quei mercati europei come Francia, Olanda o Austria dove esistono agevolazioni per le vetture che emettono meno CO2", ci spiega la dirigente, che è anche al vertice del marchio Lancia.
E' proposta in due varianti di passo, con la Doblò Maxi che supera quella "standard" di ben 35 cm, la vettura può essere ordinata anche in una versione con il tetto rialzato, "che tradizionalmente rappresenta una frazione dei volumi complessivi", sottolinea la Bruno. Di serie l'abitacolo è progettato per ospitare cinque passeggeri, ma a richiesta è disponibile la terza fila di sedili.
La Doblò è una Fiat pensata per la regione Emea, dove viene commercializzata in 29 mercati. Però, il Doblò, ha messo il naso fuori dalle colonne d'Ercole, grazie alle sinergie transatlantiche del Gruppo Fca. Con il nome Ram ProMaster City, oggi la Doblò valica i confini di Usa e Canada.
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