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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Fiat 500X non avrà l'ibrido plug-in



I rumors lo dicevano che la Fiat 500X avrebbe avuto un ibrido leggero e non è più previsto l'arrivo dell'ibrido Plug-in adottato da Jeep Renegade e Compass. 
Come si vede nello schema qui sotto, il crossover Fiat avrà la versione Hybrid, inteso come Mild-hybrid 48V. Non è ancora chiaro su quale motore a benzina FireFly sarà abbinato e quando arriverà in commercio. La scelta è dovuta al fatto che una 500X Plug-in avrebbe avuto un prezzo troppo alto. Il motore sarà assemblato a Termoli (Campobasso). Sarà previsto anche per Tipo restyling e Cross, in arrivo nel corso del 2020.


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