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Conclusa la “e-Mobility Challenge” di Stellantis. 30 giovani si sono sfidati su come sarà il futuro



Prosegue anche quest’anno la collaborazione tra il team e-Mobility di Stellantis e Visionary Days. Dopo aver partecipato alle edizioni 2019 e 2020 dell’innovativo format prodotto da giovani per altri giovani – con l’obiettivo di creare un ambiente in cui persone con differenti background possono incontrarsi, discutere e dare vita insieme alla propria idea di futuro – si è svolto nel weekend la “e-Mobility Challenge”. È stata una maratona on line in cui una trentina di giovani under 30 collegati da tutta Italia hanno approfondito (nella modalità hackathon, una sorta di convention-riunione in cui numerosi partecipanti si riuniscono per trovare soluzioni a problemi o per sollevare idee) le proposte emerse durante l’incontro Visionary Days del 21 novembre 2020. In quell’occasione oltre 2.500 partecipanti collegati in streaming con la sala delle Fucine delle OGR (Officine Grandi Riparazioni) di Torino avevano discusso dei cambiamenti in corso sul nostro pianeta e su come dare un nuova forma al futuro, individuando le nuove frontiere tracciate dalla globalizzazione e dalla rivoluzione tecnologica in atto.

Nell’hackathon appena concluso, i partecipanti hanno approfondito le idee sulla e-Mobility emerse durante Visionary Days di novembre lavorando in team su progetti per la mobilità sostenibile. I giovani divisi in gruppi si sono confrontati per rispondere alla domanda “Quali confini deve superare un costruttore di auto per dare valore aggiunto ai clienti del futuro?”. E lo hanno fatto lungo tre linee assegnate. La prima riguardava l’offerta di prodotti del futuro: e se domani comporre e personalizzare la propria automobile fosse semplice come mettere in play un film su Netflix? Se nella rata dell’auto avessi inclusa l’energia per ricaricare la batteria ma anche la micro-mobilità, i giga del telefono o l’abbonamento allo stadio? Di fatto l’opportunità di integrare servizi e dare vita a una nuova esperienza di acquisto è da cogliere urgentemente, un nuovo confine è pronto per essere abbattuto. Come fare?

Il secondo tema ha riguardato la produzione del futuro: le sfide per un’automobile più sensibile ai problemi della contemporaneità sono da vincere, per forza. Il costruttore ha il dovere di intervenire nelle fasi durante la produzione della vettura così da garantire un prodotto a prova d’ambiente. Raccolta del litio utile a costruire i moduli batteria, impatti green, emissioni di CO2, modalità di certificazione, soluzioni da studiare. Come fare?

Non poteva infine mancare uno sguardo alla comunicazione del futuro: semplificare e rendere fruibili i contenuti di un’automobile green non è cosa da tutti i giorni. Numerosi i pregiudizi, suggestiva l’idea di poter spostare l’opinione comune, difficile poter trovare un nuovo linguaggio in grado di far contaminare alla tecnica i valori dell’acquirente. Un ipotetico new brand, una brand position mai vista prima, una nuova storia da scrivere. Come fare?

I giovani partecipanti all’hackathon si sono sfidati su questi temi suddivisi in gruppi di 5/6 componenti e hanno presentato – sempre via web – i loro risultati in cui hanno dettagliatamente descritto il progetto e la metodologia applicata per affrontare e risolvere la sfida scelta tra le tre proposte. A giudicarli una giuria composta da alcuni esperti e tecnici di Stellantis che hanno valutato i lavori dando un punteggio a diversi aspetti: i vantaggi per il cliente, il produttore e la comunità; l’innovatività del progetto; l’efficacia della presentazione; la concretezza della soluzione proposta e della metodologia applicata.

Al termine dell’intensa “due giorni” di lavori la giuria ha scelto come vincitore il team che ha proposto il progetto Modular (composto da Stanislav Russo, Hava Abram Antonucci, Francesco Prodi e Alberto Mossetto) per il suo lavoro sulla possibilità di realizzare pacchi batterie più leggeri, compatti e modulari che sia possibile sostituire in tempi rapidi in stazioni di scambio organizzate per utilizzare le batterie come accumulatori per lo stoccaggio dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. I giudici hanno giudicato la proposta, seppur non immediatamente realizzabile, uno scenario percorribile a breve dalla tecnologia.

Per i giudici si è trattato di un compito difficile scegliere il team vincitore, in quanto tutti i progetti presentati hanno messo in evidenza idee interessanti e innovative, in linea con la mission della challenge e delle richieste del team e-Mobility di Stellantis, per cui la mobilità del futuro dovrà essere sostenibile ecologicamente ed economicamente ma soprattutto dovrà porsi in modo da eliminare ogni ansia o preoccupazione a chi dovrà spostarsi, anzi offrendo prestazioni e opportunità sempre più personalizzate.

Come già nell’edizione dell’anno scorso, anche la “maratona di idee” che si è appena conclusa si è rivelata un successo, nato dal coinvolgimento delle nuove generazioni che hanno le idee ben chiare su come scrivere il futuro della mobilità.

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