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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

La nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio avrà uno 0-100 km/h in 1,9 secondi



Il 2023 sarà l'anno in cui vedremo l'Alfa Romeo 33 Stradale e verrà chiesto agli appassionati del marchio quale nome vorranno per il B-SUV che sarà in vendita nel 2024. 

Ma bisognerà attendere il 2025 e il 2026 quando verranno lanciate rispettivamente la Stelvio e la Giulia 100% elettriche, per veder comparire il nuovo Quadrifolgio. Secondo Jean Philippe Imparato, amministratore delegato del marchio Alfa Romeo queste Giulia e Stelvio saranno in grado di offrire più di 500 km di autonomia e fino a 800 CV di potenza (che corrisponde alla piattaforma STLA Large di Stellantis).

Per l'Alfa Romeo Quadrofoglio elettrica, l'amministratore delegato annuncia addirittura una potenza fino a 1000 CV e uno 0-100 km/h in 1,9 secondi.

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