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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Sempre più saldo il legame tra Abarth e Yamaha


La scorsa settimana, presso le Officine Abarth di Mirafiori (Torino), alla presenza di Alfredo Altavilla, COO EMEA e CEO di Abarth, Paolo Gagliardo, Head Operations Abarth, ha consegnato a Lin Jarvis, CEO di Yamaha Motor Racing, tre esemplari personalizzati dell'Abarth 695 biposto "Yamaha Factory Racing Edition", la serie speciale nata dalla collaborazione tra Abarth e il team ufficiale Yamaha che partecipa al Campionato Mondiale FIM MotoGP. 

Questa fornitura consolida la partnership tra Abarth e Yamaha che per due anni consecutivi li vedrà insieme su tutti i circuiti del Campionato MotoGP. In particolare, il marchio dello Scorpione "scende" in pista in qualità di Official Sponsor e Official Car Supplier del team ufficiale Movistar Yamaha MotoGP, uno dei più blasonati con un palmares di sei titoli mondiali
vinti dal 2004. Allo stesso modo, Abarth si conferma il marchio automobilistico che più di tutti riesce a comunicare lo spirito che si vive all'interno dei circuiti, nel segno della sportività e dell'eccellenza tecnica. 

Equipaggiate con il potente motore 1.4 T-Jet da 190 CV, le tre speciali Abarth 695 biposto "Yamaha Factory Racing Edition" presentano una livrea specifica blu e bianca, i colori del team Movistar Yamaha MotoGP, oltre a garantire prestazioni entusiasmanti, come dimostra l'accelerazione da 0 a 100 km orari in 5,9 secondi. A differenziarle tra loro le calotte degli specchi, coordinate con le pinze dei freni e i coprimozzo, in tre colori diversi: silver per la vettura consegnata a Lin Jarvis, giallo per la Abarth 695 biposto di Valentino Rossi e rosso per quella di Jorge Lorenzo.
"È un onore e un piacere ricevere queste tre vetture Abarth Yamaha Factory Racing - ha affermato Lin Jarvis -.  La 695 biposto è una macchina estremamente divertente che unisce prestazioni eccezionali a un telaio di derivazione racing. Sono sicuro che i nostri piloti e i membri del Team non si faranno mancare l'occasione di guidare queste straordinarie vetture su strada e, all'occasione, anche in pista".

"Siamo fieri e orgogliosi - ha dichiarato Paolo Gagliardo - che le nostre vetture Abarth riescano a far divertire ed entusiasmare il team Movistar Yamaha MotoGP".  


La 695 biposto si conferma prodotto di punta della sponsorizzazione: è l'icona moderna del marchio, e rappresenta la sintesi ideale tra le vetture stradali e quelle da corsa, la "traduzione" del racing su una vettura per tutti i giorni. Oltre al motore più potente mai installato su una Abarth stradale, la 695 biposto vanta un rapporto peso potenza di soli 5,2 Kg/CV (il migliore della sua categoria), carreggiate allargate e corpo vettura compatto. Inoltre, è la prima vettura stradale al mondo, equipaggiata con cambio a innesti frontali.

Un ulteriore omaggio a questa collaborazione sarà svelato nel corso del Salone Internazionale di Francoforte: si tratta dell'Abarth 595 Yamaha Factory Racing Edition, una serie speciale per la quale i due brand hanno collaborato elaborando la vettura come solitamente si elabora una moto da corsa. 

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