All’indomani della vittoria del Campionato del mondo con la Tipo P2, Vittorio Jano risponde all’esigenza di una nuova vettura stradale di media cilindrata e prestazioni brillanti con la 6C 1500, il cui chassis è presentato in anteprima al Salone di Parigi del 1925 con la sigla NR (Nicola Romeo). Perché la nuova vettura, equipaggiata con un 6 cilindri in linea di 1487 cc e 44 CV, entri in produzione bisognerà però aspettare sino al 1927.
Il successo è immediato, sul mercato come in corsa, e le versioni si succedono con continue evoluzioni e aumenti di potenza: al vertice della gamma è la Super Sport con compressore e “testa fissa” con 84 CV per 155 Km/h.
Nel 1928 Alfa Romeo iscrive sei vetture alla seconda edizione della Mille Miglia. I piloti sono Bruno Presenti, Attilio Marinoni, Giovan Battista Guidotti e, soprattutto, Giuseppe Campari che condivide con Giulio Ramponi l’abitacolo di una 6C 1500 siglata MMS, Mille Miglia Speciale, migliorata da Jano lavorando su bilanciamento dei pesi. Svanita nella prima parte di gara la minaccia delle tre Bugatti ufficiali condotte da Gastone Brilli Peri, Pietro Bordino e Tazio Nuvolari, già al controllo di Roma Campari-Ramponi si presentano al comando, posizione che manterranno sul traguardo di Brescia chiudendo la corsa al primo posto assoluto a 84,128 Km/h di media. La 6C 1500 nelle varie declinazioni, oltre che una vettura di successo nelle competizioni, fra il 1927 e il 1929 consente ad Alfa Romeo di ottenere anche ottimi risultati commerciali con ben 1064 esemplari venduti, una cifra di tutto rispetto per l’epoca.
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