Per Fiat è arrivato il momento di fare un "salto di qualità". Nel giorno dell'ultima assemblea degli azionisti a Torino, l'amministratore delegato Sergio Marchionne dipinge il progetto di fusione con Chrysler come "un altro salto epocale, che dopo 115 anni segna la fine di un lunghissimo ciclo storico". È l'ultima volta del Lingotto: oggi, l'84 per cento dei soci presenti (poco più della metà del capitale), ha detto sì, dando il via libera a FCA. D'ora in poi, a decidere sarà Londra, il nuovo quartier generale. Mentre nel capoluogo piemontese resteranno i piani alti europei. Dal 2004 a oggi. La giornata comincia alle 11 del mattino. E il messaggio di Marchionne e del presidente John Elkann è chiarissimo: "Non possiamo più permetterci il lusso di guardare alle nostre attività riducendo la prospettiva ai confini storici e ai domicili legali". L'ad ha ricordato il baratro del 2004, quando il gruppo era "sull'orlo de
Blog personale sui marchi nati in Italia: Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Abarth.