Noi speriamo che al posto di Marchionne andrà Alfredo Altavilla, bravo Chief e appassionato del marchio Lancia. Alfredo Altavilla è stato nominato Chief Operating Officer Europe, Africa and
Middle East (EMEA) il 12 novembre 2012. È inoltre Head of Business Development e membro del Group Executive Council (GEC) dal 1° settembre 2011.
Ha iniziato la sua carriera all’Università Cattolica di Milano come assistente universitario. Nel 1990 è stato assunto in Fiat Auto, dove inizialmente si è occupato di operazioni internazionali nell’ambito delle attività di pianificazione strategica e sviluppo prodotto.
Nel 1995 è stato nominato Responsabile dell’Ufficio Fiat Auto di Pechino e nel 1999 Responsabile delle attività in Asia.
Dal 2001 si è occupato di Business Development, assumendo nel 2002 il coordinamento delle attività
riguardanti l’alleanza con General Motors e, nel 2004, l’incarico di gestione di tutte le alleanze.
Nel settembre del 2004 è stato nominato Presidente di FGP (Fiat/GM Powertrain JV) e Senior Vice
President Business Development di Fiat Auto.
Nel luglio del 2005 è diventato Chief Executive Officer di TOFAS, joint-venture paritetica tra Fiat Auto e Koç Holding quotata alla Borsa di Istanbul, mantenendo la responsabilità di Business Development.
Nel novembre del 2006 è stato nominato Chief Executive Officer di FPT - Fiat Powertrain Technologies.
A luglio 2009 è entrato nel Consiglio di Amministrazione di Chrysler Group LLC e a ottobre 2009 è stato nominato Executive Vice President Business Development di Fiat Group.
Da novembre 2010 a novembre 2012 è stato President and Chief Executive Officer di Iveco, facendo
anche parte, da gennaio 2011 a novembre 2012, del Fiat Industrial Executive Council (FIEC).
È laureato in Economia all’Università Cattolica di Milano. È nato a Taranto (Italia).
Come dicevamo è un amante del marchio Lancia e si spera che le cose possano cambiare ma Altavilla ha dichirato questo:
Alfredo Altavilla (Chief Operating Officier FCA Emea) ha dichiarato: "In Italia la Lancia è vitale. È anche vero che la Lancia ha una sua missione definita, incentrata sulla Ypsilon, e su questo modello resteremo focalizzati.
La Lancia è rappresentata degnamente dalla Ypsilon e in questo momento non ci sono le basi per un allargamento della gamma per un motivo molto semplice, e cioè che purtroppo Lancia è un fenomeno spiccatamente italiano. All'estero Lancia non ha una grossa penetrazione. Di questo ce ne dispiace enormemente, però c'è un momento in cui bisogna fare i conti con la realtà e la realtà è che fuori dall'Italia, malgrado gli investimenti che abbiamo fatto negli ultimi sei-sette anni, non siamo riusciti a guadagnare quella credibilità che, per esempio, il marchio Alfa Romeo ha conservato anche quando aveva pochi prodotti in gamma. Ed ecco che quindi abbiamo deciso di ritagliare Lancia sul mercato italiano, di investire per rinnovare la Ypsilon... questo è un intervento importante, su cui abbiamo investito quasi cento milioni... e continueremo a investire per tenere viva la presenza di Lancia nel segmento B in Italia".
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