Gli stabilimenti Sud Americani sono idonei alla produzione di veicoli in grado di competere a livello internazionale
Nell’aprile del 2016, quasi un secolo dopo che Fiat stabilì la sua prima filiale in Argentina (1919), il Gruppo FCA passa a una nuova fase di espansione con un investimento di 500 milioni di dollari per modernizzare lo stabilimento di Cordoba (dopo quelli Brasiliani) e renderlo idoneo alla produzione di veicoli in grado di competere a livello internazionale. Oltre all’introduzione di nuove tecnologie e processi per la produzione della Fiat Cronos, il piano ha anche comportato lo sviluppo della base dei fornitori e un’accurata formazione del personale.
Il rinnovato stabilimento di Cordoba rappresenta non solo un importante traguardo per il Gruppo, ma anche un contributo significativo allo sviluppo industriale della città e dell’Argentina. È un simbolo del forte legame tra il marchio e il paese.
Il recente investimento nella modernizzazione dello stabilimento ha portato anche al miglioramento dell’intera catena produttiva, con l’aggiunta di nuovi fornitori globali e lo sviluppo di quelli esistenti. Produzione e catena di fornitura sono gestiti secondo i principi del World Class Manufacturing, un sistema basato sul pieno coinvolgimento delle persone nel continuo miglioramento dei processi e della qualità (come già avviene anche in Italia e non solo).
Lo stabilimento si estende su una superficie totale di 820 mila metri quadri e include un impianto per la produzione delle trasmissioni. Negli ultimi anni sono stati fatti diversi investimenti: nel 2007 la capacità produttiva annuale è stata portata a 220 mila unità per la produzione della Fiat Siena di quarta generazione (oltre che della Palio e della Uno), e nel 2012 il complesso è stato riadattato per la produzione della nuova Palio.
La Fiat Cronos, entrata in produzione solo 18 mesi dopo essere stata annunciata, rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo nella storia dello stabilimento di Cordoba.
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