Una Jeep costruita in una fabbrica Fiat. In Italia. Anzi, nel Sud. Ne scrivi e avverti subito lo strappo o, se preferite, l’effetto “game changer”. Il fatto suona strano persino in questi giorni del lancio globale della Jeep Renegade, il minisuv che sta rivoluzionando la vita della vecchia fabbrica di Melfi, in Basilicata. Uno stabilimento finora monoprodotto, per 21 anni dedicato alla Punto, e che fra tre mesi inizierà a produrre anche la Fiat 500X. Un altro strappo. Ci sarà tempo per analizzare qualità e manchevolezze del modello italo-americano. Per ora concentriamoci sulla novità più immediata: la rottura che Renegade segna sul piano industriale. Infatti, a 30 anni dalla Ritmo-Strada che fu venduta anche negli U.S.A., un’auto pop made in Italy torna a confrontarsi con un mercato di 3 miliardi di automobilisti globali e non più solo con i 500 milioni europei. “Game changer”, poi, la Renegade lo è fin dai bulloni, per come viene costruita. Ne so qualcosa perché, per via di un p