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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Dodge Charger 2015










La Dodge ha scelto il Salone di New York 2014 per presentare il restyling della Charger, ispirato alla sorella minore Dart. Il frontale è stato completamente rivisto e lascia ancora più spazio all'aggressiva griglia frontale, grazie al nuovo disegni dei gruppi ottici, impreziositi dalle luci a Led diurne. Al posteriore troviamo un'evoluzione del design precedente, con il grande elemento orizzontale, con gruppi ottici, sempre a Led, che riprende lo stile della Durango. In definitiva, sono stati rielaborati gran parte dei pannelli esterni, e mancano ulteriori evoluzioni per il design dei cerchi di lega e per la gamma colori.
L'abitacolo, oltre a finiture aggiornate e otto combinazioni cromatiche a disposizione, propone ora il sistema multimediale UConnect con schermo da 5 o 8,4 pollici nella Console centrale (completo di app per la gestione in remoto di alcune funzioni della vettura e hotspot wi-fi) e display da 7 pollici inserito tra gli strumenti analogici davanti al guidatore. Anche il volante a tre razze con paddle è stato totalmente rinnovato.

La gamma propulsori non è stata modificata e i clienti potranno anche sceglere tra il V6 di 3.6 litri Pentastar da 292 CV (300 CV sulla SXT con kit di aspirazione modificato) e il V8 di 5.7 litri Hemi da 370 CV con Fuel Saver Technology, mentre è ora di serie su tutte le versioni il cambio automatico a otto marce Torque Flite, che ha permesso di ridurre leggermente i consumi rispetto al vecchio cinque marce. Nella modalità Sport, il cambio riduce i passaggi di marcia da 400 a 250 millisecondi e non passa automaticamente al rapporto superiore a limitatore, mentre è più diretta la risposta dell'acceleratore.

Dal punto di vista telaistico sono stati impiegati nuovi componenti di alluminio per le sospensioni e il servosterzo elettrico. Inoltre, per una precisa scelta commerciale, la trazione integrale sarà d'ora in poi offerta solo per i modelli V6 e adotta un sistema per il completo disaccoppiamento dell'asse anteriore per ridurre il consumo di carburante. I tecnici della Dodge hanno voluto rendere ancora più evoluto il sistema AWD utilizza, inoltre, i sensori di bordo per attivarsi automaticamente, per esempio quando vengono azionati i tergicristalli e la temperatura esterna e particolarmente rigida.

La Charger model year 2015 sarà nelle concessionarie americane entro la fine dell'anno e verrà offerta negli allestimenti SE, SXT, R/T e R/T Road and Track. Per la prima volta saranno disponibili alcuni dispositivi di sicurezza come il Forward Collision Warning Plus, l'Adaptive Cruise Control Plus, il Lane Departure Warning con Lane Keep Assist, il ParkSense rear park assist e l'Assist Call per le chiamate d'emergenza.

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