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Alfa Romeo Giulietta Sprint: un tributo alla leggenda










Si è svolta oggi, presso il Centro Sperimentale di Balocco, la presentazione alla stampa internazionale della Giulietta Sprint, la nuova versione che rende omaggio all'iconica Giulietta Sprint del 1954, capostipite di un'intera classe di automobili e uno dei prodotti emblematici del Made in Italy.

Presentata in anteprima mondiale al recente Salone di Parigi, la nuova Giulietta Sprint celebra i 60 anni di vita del modello che, sulla scia del successo della 1900, venne lanciato al Salone di Torino del 1954 e in brevissimo tempo conquistò gli appassionati di tutto il mondo. Fu proprio la Giulietta negli anni Cinquanta a far sognare gli automobilisti rendendo per la prima volta accessibile il desiderio di possedere un'Alfa Romeo. Oggi tocca alla nuova Giulietta Sprint raccogliere quel testimone offrendo una caratterizzazione estetica più marcata, prestazioni esaltanti e dotazioni tecnologiche al top.

In particolare, la nuova Giulietta Sprint incarna il vero "Spirito Alfa" che si declina in "Lightness & Efficiency", attraverso alcuni elementi che aumentano l’efficienza aerodinamica della vettura, come il DAM posteriore con estrattore sportivo e le minigonne laterali; in "Italian Style", ovvero il lavoro fatto sul carattere di Giulietta per esaltare ancora di più l’italianità dello stile; in "Advanced Technology", con il nuovo motore 1.4 da 150 CV, l'ultimo nato della famiglia MultiAir che rappresenta lo stato dell’arte nel panorama della tecnologia motoristica a benzina; e in "Dynamics", il famoso piacere di guida Alfa Romeo che si ottiene anche dall'innovativa architettura del modello e dai numerosi sistemi elettronici di cui è dotato.

Lo stesso "Spirito Alfa" si ritrova in tutte e tre le generazioni di Giulietta: dalla capostipite del 1954 alla Giulietta del 1977, fino all'attualissima Giulietta Sprint. Sono tutte vetture “leggere ed efficienti” – dalla scelta dei materiali al rapporto peso-potenza - ed esprimono la cura e l’attenzione al dettaglio tipica dell’alta scuola del design italiano. Inoltre, sono vetture agili e maneggevoli sulla strada, grazie a sterzo diretto, sospensioni evolute e a una distribuzione equilibrata dei pesi.

Senza dimenticare che tutte nascono per diventare il nuovo riferimento tecnologico delle loro categorie e per questo vantano in ogni generazione soluzioni all’avanguardia. Un esempio? Il modello del 1954 portò al debutto il rivoluzionario ‘bialbero’ quattro cilindri 1.3 costruito in alluminio per ottenere la massima efficienza, così come la Giulietta del 1977 introdusse per prima il sistema transaxle – con motore anteriore e cambio al retrotreno – per ottenere una ripartizione dei pesi in grado di garantire sicurezza, stabilità e tenuta in ogni condizione di guida. Lo stesso avvenne nel 2010 con la nuova architettura dell'attuale Giulietta, un vero e proprio “salto tecnico e tecnologico” rispetto ai pianali attuali per i contenuti introdotti, per i materiali e le tecnologie utilizzate e per i livelli prestazionali e gli standard di sicurezza raggiunti.

Ecco il “fil rouge” che lega non solo le tre generazioni di Giulietta ma tutti i modelli del Biscione, un patrimonio di soluzioni tecniche e stilemi che viene riletto criticamente e reinterpretato ogni volta che nasce una vettura o una versione. Da qui, oggi come allora, i designer e i tecnici Alfa Romeo attingono per progettare e realizzare automobili belle e piene di temperamento, magico equilibrio tra ragione e sentimento, tra cultura tecnica e creatività progettuale.

Il forte legame tra storico e attuale viene anche esplicitato nel nuovo spot TV – on air in Italia e successivamente negli altri Paesi europei - dove una nuova Giulietta Sprint e una Giulietta Sprint del 1954 affrontano insieme un esaltante susseguirsi di curve e rettilinei: è questo l’habitat naturale delle vetture Alfa Romeo, espressione concreta di tutta l’esperienza e competenza di un marchio che costruisce automobili sportive da più di 100 anni.

Del resto, Alfa Romeo ha scritto molte pagine importanti della storia dell'automobile, dove i protagonisti sono vetture e progettisti, corse e motori che hanno segnato il progresso tecnologico e le vicende sportive del Novecento. Per conoscere questa straordinaria storia umana e industriale è da oggi possibile visitare la nuova “Hall of Legends Alfa Romeo” che, attraverso una navigazione dinamica e coinvolgente, consente di ammirare i preziosi esemplari della collezione storica Alfa Romeo, oltre che consultare le biografie di designer, ingegneri, tecnici e piloti che hanno dato lustro al marchio ultracentenario.









La nuova Giulietta Sprint incarna il vero "Spirito Alfa"
Caratterizzazione estetica più marcata, prestazioni esaltanti e dotazioni tecnologiche al top: la nuova Giulietta Sprint rappresenta il vero "Spirito Alfa", un sapiente mix di valori e contenuti - secondo i principi di "Lightness & Efficiency", "Italian Style", "Advanced Technology" e "Dynamics" - che rendono uniche al mondo le vetture Alfa Romeo.

Dalla combinazione di questi elementi nasce una vettura al 100% Alfa Romeo capace di regalare "sensazioni vere", superando il campo della necessità per sconfinare in quello delle emozioni: dal gusto estetico alla passione per la tecnica raffinata, dal piacere di stare dietro ad un volante all'espressione della propria personalità.

La Giulietta Sprint è commercializzata dalla scorsa settimana in Italia e, progressivamente, sarà disponibile negli altri Paesi europei.
Italian Style: cura del dettaglio e alta qualità dei materiali scelti
La nuova Giulietta Sprint si presenta con un esclusivo “abito” sportivo contraddistinto dal badge dedicato e per alcuni elementi distintivi come il paraurti posteriore con estrattore sportivo, i terminali di scarico maggiorati e i cerchi in lega Sprint 17’’ a 5 fori (a richiesta quelli da 18”). Completano lo stile esterno della nuova versione i vetri posteriori oscurati e le finiture lucide, in tinta antracite, su calandra, maniglie, calotte degli specchi retrovisori e cornici dei fendinebbia.

Cura del dettaglio e alta qualità dei materiali scelti come espressione più evoluta dello stile Made in Italy. In particolare, all’interno spicca l’ambiente sportivo nero reso ancora più suggestivo dai sedili Sprint rivestiti in tessuto e Alcantara impreziosito dalle cuciture rosse e dal logo sui poggiatesta. Sempre di serie il volante con rivestimento in pelle e cuciture rosse mentre la plancia e i pannelli porta sono caratterizzati da una raffinata finitura in tinta carbonio.

La sportività di Giulietta Sprint si esprime anche nell'imperiale nero e nei tappetini in velluto. Del resto, nulla è lasciato al caso quando si adottano i principi dell'Italian Style: da qui nasce quell'inimitabile personalità che sulle strade di ogni giorno ci fa immediatamente distinguere un'automobile con lo scudetto Alfa Romeo da tutte le altre che incrociamo.

"Lightness & Efficiency": paraurti posteriore sportivo e minigonne laterali
Al fine di migliorare la già ottima efficienza aerodinamica del modello, la nuova versione Sprint propone paraurti posteriore sportivo con estrattore e minigonne laterali che, uniti alla struttura rigida e leggera realizzata utilizzando materiali come l’alluminio e gli acciai alto resistenziali e tecnologie produttive all’avanguardia, assicurano perfomance dinamiche eccellenti nel pieno rispetto del binomio vincente "leggerezza ed efficienza".

"Advanced Technology": nuovo motore 1.4 Multiair da 150 CV
La Giulietta Sprint porta al debutto il nuovo 1.4 MultiAir TurboBenzina da 150 CV, un propulsore potente e affidabile che esprime al meglio l'anima sportiva della nuova versione Sprint. Così equipaggiata la vettura raggiunge i 201 km/h di velocità massima e accelera da 0 a 100 in 8,2 secondi. Prestazioni di assoluto rilievo a fronte di consumi ed emissioni molto contenuti: basti pensare che, nel ciclo combinato, i dati registrati sono rispettivamente di 5,7 l/100 km e di 131 g/km di CO2 (l'adozione di pneumatici ECO, disponibili a seconda dei mercati, consente di ridurre ulteriormente i valori fino a 5,6 l/100km e 129 g/km).

Cuore del MultiAir è il nuovo sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole che permette di ridurre i consumi (grazie ad un controllo diretto dell'aria mediante le valvole di aspirazione del motore, senza l'utilizzo della farfalla) e le emissioni inquinanti (merito del controllo della combustione). Inoltre, il Multiair è una tecnologia versatile che rappresenta bene il concetto di "downsizing" applicato ai propulsori di nuova generazione.

Oltre al nuovissimo 1.4 MultiAir TurboBenzina da 150 CV , la Giulietta Sprint può essere equipaggiata con altri cinque propulsori: il 1.4 MultiAir TurboBenzina 170 CV - con cambio automatico a doppia frizione Alfa TCT - i turbodiesel 1.6 JTDM 105 CV, 2.0 JTDM 150 CV e 2.0 JTDM 175 CV, anche quest'ultimo con Alfa TCT, oltre al 1.4 Turbo GPL da 120 CV. Un ventaglio di potenza e tecnologia che unisce performance di alto livello con rispetto dell'ambiente e costi di gestione ridotti.

"Dynamics": piacere di guida ai massimi livelli
Giulietta ha saputo inserirsi nella tradizione delle migliori Alfa Romeo, raccogliendone l'eredità in termini di performance dinamiche, senza scendere a compromessi con l'efficienza e la comodità nell'uso quotidiano. Il segreto di queste performance è la continua ricerca tecnologica che trova in Giulietta la sua massima espressione. Lo dimostrano l'architettura "Compact" realizzata con materiali ad alta resistenza, che hanno permesso di contenere il peso della struttura, oltre allo sterzo attivo Dual Pinion e ai sofisticati schemi delle sospensioni (all'anteriore di tipo Mc Pherson, al posteriore Multilink evoluto).

Inoltre, piacere di guida e comfort si adattano alle esigenze di ogni cliente grazie al selettore Alfa DNA, il dispositivo che personalizza il comportamento della vettura in base ai differenti stili di guida o alle diverse condizioni stradali. La nuova architettura dell'Alfa Romeo Giulietta è infatti progettata per integrare ed esaltare al massimo i diversi sistemi del veicolo enfatizzando così le tre funzioni di set-up (Dynamic, Normal e All Weather) rese disponibili dal selettore Alfa DNA. Il dispositivo, di serie sull'intera gamma, permette di modificare i parametri di funzionamento di motore, cambio, sistema sterzante, differenziale elettronico Q2, oltre alle logiche di comportamento del sistema ESC.

Infine, la nuova Giulietta Sprint può adottare anche il cambio automatico a doppia frizione a secco Alfa TCT di ultima generazione - abbinato ai propulsori 1.4 MultiAir TurboBenzina 170 CV e 2.0 JTDM 175 CV - che . assicura efficienza, comfort di guida e feeling sportivo superiori rispetto ai cambi automatici con convertitore di coppia.

"Advanced Technology": sicurezza da prima della classe
La nuova Giulietta Sprint è una delle auto più sicure della sua categoria che cambia le carte in tavola per chi crede che le prestazioni debbano scendere a compromessi con la sicurezza. Oltre alle indiscusse doti dinamiche del modello, sono sempre di serie: 6 airbag, ESP, cinture a tre punti con doppio pretensionatore, sistema anti-whiplash e la terza linea di carico che assicura un ottimo livello di protezione dell'abitacolo.

A questi si aggiungono, sempre di serie, alcuni sistemi unici in questa categoria come l'Alfa DNA con differenziale Q2 elettronico, il sistema che in curva premette di trasferire la coppia alla ruota esterna in modo da impedire all'anteriore di sottosterzare, guadagnando così in trazione, sicurezza e guidabilità della vettura. E ancora: il DST che, attraverso un impulso al volante, suggerisce al conducente le correzioni di guida in caso di emergenza. Infine, il Pre-fill che garantisce la massima prontezza di frenata in caso di pericolo. Tutti questi contenuti si traducono in un altissimo livello di sicurezza attiva e passiva . Giulietta ha ottenuto sin dal lancio le 5 stelle al crash test con i più rigidi parametri introdotti da EuroNcap, con 97% di scoring per la protezione dei passeggeri adulti, uno dei più alti della categoria.

"Advanced Technology": l'innovativo sistema infotainment Uconnect
Al centro della plancia della nuova Sprint , sopra il selettore del DNA e il climatizzatore automatico bizona, è "incastonato" l'innovativo dispositivo multimediale Uconnect con touch-screen da 5" e completo di connessione Bluetooth per vivavoce e streaming audio , connettore Aux-in, porta USB, comandi vocali, SMS Reader e, nella versione da 6,5’’, di navigazione satellitare con mappe dall’alto in 3D, indicazioni progressive sul percorso e funzione ‘One Step Voice entry Destination’ per inserire l’indirizzo con i comandi vocali, oltre che del dispositivo DAB per ascoltare la radio in qualità digitale.

Entrambi i sistemi sono stati sviluppati in collaborazione con partner di eccellenza quali Harman e Here Auto per UConnect da 6,5” e Continental per UConnect 5”.

In dettaglio, il guidatore può accedere a tutte le funzioni principali, dalla radio analogica e digitale (DAB) – quest’ultima è a richiesta sulla versione da 5”, di serie su quella da 6.5” – fino a tutti i principali supporti multimediali (mediaplayer, iPod, iPhone, smartphone) collegabili attraverso la porta USB e il connettore Aux-in. Inoltre, il sistema include un'interfaccia Bluetooth evoluta che permette di accedere a funzionalità aggiuntive come la gestione delle chiamate telefoniche, o la lettura tramite la tecnologia text-to-speech degli SMS ricevuti, oltre all'innovativo sistema di Audio Streaming che consente la riproduzione in streaming di file musicali e di web radio dal proprio smartphone direttamente, via Bluetooth, attraverso il sistema audio.

Gamma
In Italia, il listino prezzi della nuova Giulietta Sprint parte da 25.900 euro per la motorizzazione 1.4 Turbo Benzina 150 CV e raggiunge i 31.200 euro per la versione con turbodiesel 2.0 JTDM da 175 CV con cambio automatico Alfa TCT.

Comune a tutte le motorizzazioni la ricca dotazione di serie che include: cerchi in lega Sprint 17’’ a 5 fori, paraurti posteriore sportivo, terminali di scarico maggiorati, sedili Sprint rivestiti in tessuto e Alcantara con cuciture rosse e logo su poggiatesta, finiture interne in tinta carbonio, climatizzatore automatico bizona, fendinebbia e sedile passeggero regolabile in altezza.

















Le tre generazioni di un modello-icona
Per gli appassionati tracciamo una breve sintesi delle tre generazioni di Giulietta (1954, 1977 e 2010) che condividono lo stesso carattere di "sportività elegante", ovvero quello "Spirito Alfa" che oggi rivive nella nuova Giulietta Sprint.

1954: un’automobile entrata nella leggenda

Nella prima metà degli anni Cinquanta, dopo i danni causati dalla guerra, l’Alfa Romeo ha la necessità prioritaria di consolidare i volumi produttivi, ancora poco consistenti. Il management quindi, al termine della stagione del 1951, decide di fermare l’attività sportiva: l’Alfetta di F.1 dopo i due Mondiali del 1950 con Farina e del 1951 con Fangio si ritira imbattuta dalle competizioni per concentrare uomini e mezzi su quella che sarebbe diventata la Giulietta.

Dal punto di vista produttivo invece, la “1900”, prima vettura progettata e prodotta industrialmente, non riesce da sola a fare numeri: bisogna pensare ad un modello che si inserisca sotto la “1900”, una vettura dedicata ad un pubblico più ampio ma che mantenga inalterate le peculiarità di un’Alfa Romeo: la Giulietta appunto.

Tra l’altro per la Giulietta viene adottato un nome femminile, dolce e inconfondibile, attorno al quale sono state formulate parecchie ipotesi. Quella più accreditata ci porta a Parigi, nell’ottobre del 1950, in un ristorante, durante una cena per festeggiare la presentazione al “Mondial” della “1900” berlina. In quel ristorante c’era un principe russo decaduto, noto per esibirsi nei locali parigini. Proprio quella sera, davanti al tavolo degli uomini Alfa, il principe, esclama: ”ci sono otto Romeo e non c’è una Giulietta!”. Nel momento di decidere il nome più adatto per la nuova vettura, al management torna in mente quell’episodio e la “tipo 750” diventa così “Giulietta”.

Il debutto avviene a Torino nel 1954 con la Giulietta Sprint - era la prima volta che di un nuovo modello veniva presentata prima la versione coupè invece della berlina. La Giulietta Sprint inventa il segmento delle coupé compatte ad alte prestazioni. La vettura ha un livello tecnico e prestazionale inusuale per il suo, come si direbbe oggi, posizionamento. Nel 1954 era difficile anche individuare le sue concorrenti.

Con la Giulietta Sprint esordisce anche un motore completamente nuovo, che inventa anche una cilindrata, quella dei “milletrè”. Con la Sprint nasce il mitico “bialbero”, uno tra i motori più significativi della storia del Biscione. Il 1290 della Giulietta è un motore completamente in lega leggera, dotato di distribuzione bialbero: tutte soluzioni mutuate sia dalle competizioni che dalla tecnologia aeronautica. Questo vuol dire prestazioni, leggerezza e affidabilità.

Con questo motore, e con tutto il resto della meccanica, la Giulietta Sprint raggiunge i 170 km/h di velocità massima, livello incredibile per quegli anni, in assoluta sicurezza, grazie all’ottima tenuta di strada. Per aumentare le prestazioni (80 cv e 180 km/h) e per proporre un coupé utilizzabile nelle corse da piloti e scuderie private, nel 1956 viene realizzata la Giulietta Sprint Veloce che al suo debutto nella leggendaria Mille Miglia conquista un undicesimo posto assoluto: davanti a lei solo vetture grandi il doppio e, soprattutto, dietro di lei tutte le Porsche 356.

Lo stile della Giulietta Sprint viene impostato al Portello, dall’ufficio stile. Il primo prototipo viene soprannominato “brutto anatroccolo” poi viene messo a punto, in maniera definitiva da Bertone per opera di Franco Scaglione. Lo stesso designer della quasi contemporanea “2000 Sportiva”, della successiva “Giulietta Sprint Speciale” e della meravigliosa “33 Stradale” del 1967.

La Giulietta Sprint ha un disegno filante e leggero, essenziale ed aggressivo, che esprime movimento anche quando la vettura è ferma. Non ha un particolare fuori posto: è un capolavoro. Il frontale interpreta al meglio lo stile della mascherina a tre lobi, elemento
costitutivo e inscindibile delle Alfa Romeo.
La coda è caratterizzata dal lunotto avvolgente e da due “pinnette” laterali che “muovono” il disegno complessivo.

La Giulietta Sprint viene ufficialmente presentata al pubblico al salone dell’automobile di Torino del 1954, diventa immediatamente un successo: circa 2.000 prenotazioni, numeri assolutamente inattesi dall’Alfa Romeo e dalla carrozzeria Bertone, che doveva produrre le carrozzerie.

La Giulietta Spider nasce nel 1955. Per definire lo stile l’Alfa Romeo decide di mettere in competizione gli stilisti e, alla proposta estremamente “moderna” di Bertone i vertici aziendali scelgono Pininfarina.
Dopo i primi 600 esemplari destinati esclusivamente al mercato americano, la Giulietta Spider, a furor di popolo, viene proposta anche in Europa e nel resto del mondo: diventa subito un’icona intramontabile. È la macchina della “dolce vita”. Così come la Sprint, anche la Spider diventa “Spider Veloce”, 80 CV e 180 all’ora.

I volumi vengono indubbiamente realizzati con la Giulietta berlina che nasce anch’essa nel 1955 e consolida la reputazione dell’Alfa Romeo nelle berline brillanti: è infatti l’Alfa Romeo a inventare il concetto di “berlina sportiva”. La Giulietta berlina mantiene inalterate tutte le qualità tecniche e prestazionali della Sprint e della Spider, il motore è leggermente meno potente ma resta brillante con un “package” di maggiore versatilità che le garantisce confort e abitabilità per cinque persone. Se vogliamo, una visione molto moderna per quegli anni. Quando dalle linee di produzione del Portello esce la Giulietta berlina numero 100.001 è Giulietta Masina in persona, musa di Federico Fellini, a festeggiare questo importante traguardo produttivo: il primo a cinque zeri per un modello Alfa Romeo.

Nel 1957 arrivano la Giulietta Turismo Internazionale (abbreviata in “t.i.”) e la Giulietta Sprint Speciale, meglio conosciuta come “SS”. Con una linea d’effetto, la SS ha il bialbero da 1,3 litri portato fino a 100 CV, che permette alla vettura di raggiungere i 190 km/h: l’asticella delle prestazioni del bialbero milletré si alza nuovamente. La Giulietta Sprint Speciale ha una linea che ricorda la “Disco Volante” del 1952 e infatti una delle sue peculiarità è proprio lo studio aerodinamico.

Realizzata sull’autotelaio della “SS”, la “Giulietta SZ” nasce nel 1960 per offrire ai gentleman drivers una vettura per poter gareggiare nella categoria Gran Turismo. Nell’ideazione della SZ assume un ruolo rilevante la Carrozzeria Zagato, partner storico dell’Alfa Romeo. La SZ, prodotta in due serie di cui la seconda caratterizzata dalla coda di “Kamm” (coda tronca), oltre ad avere una carrozzeria in alluminio leggera e aerodinamica, ha il bialbero da 1290 cc portato a 100 CV che lancia la vettura oltre la soglia dei 200 km/h. La SZ viene prodotta in 210 esemplari, dal 1960 al 1962.

L’ultima vettura della famiglia Giulietta ad uscire di scena è la “1300 Sprint” nel 1965: dopo 177.700 esemplari prodotti, la Giulietta lascerà spazio alla Giulia. Insomma, in tutte le sue versioni, il modello Giulietta ha rappresentato un significativo fenomeno di costume: l’abbiamo vista protagonista in molti film degli anni Sessanta, gli anni del boom economico e della Dolce Vita. Conquistò davvero tutti: dall’uomo della strada, che sicuramente la sognava, a personaggi famosi quali Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Ester Williams, Diana Dors, Vittorio Gassman e tanti altri. Divenne l’emblema della crescita sociale ed economica d’Italia e nei Caroselli televisivi di quegli anni, veniva scelta persino per sottolineare la bontà di altri prodotti. Per esempio, Domenico Modugno gridava “Con API si volaaaaa!”, dopo aver fatto il pieno al distributore e partiva con la sua Giulietta Spider. E volò davvero sulle strade così come nelle vendite.

Si può affermare, quindi, che la Giulietta ha inventato una nuova classe, quella delle vetture di cilindrata 1300, destinata a diventare ben presto una formula europea. Senza contare che nel 1955 non esisteva al mondo una berlina di serie con le caratteristiche meccaniche e le prestazioni della Giulietta. Per questo ha fatto scuola. E nonostante gli anni questo modello conserva ancora oggi una forte personalità a conferma della grande tradizione Alfa Romeo.

1977: il nome Giulietta ritorna su un modello Alfa Romeo
Nel 1977 Alfa Romeo decide di denominare “Giulietta” un altro nuovissimo modello in gamma che va a sostituire la Giulia: si tratta di un progetto innovativo che trae origine dalla base meccanica dell’Alfetta, lanciata nel 1972.

Il design della Giulietta del '77 è particolare e molto personale, costruito attorno alla sua inconfondibile linea a cuneo: compatta, muso basso e coda alta, interpreta al meglio la berlina sportiva Alfa Romeo. Comincia a fare largo uso di materiali sintetici, come ad esempio i paraurti. La sua linea anticipa i tempi e verrà imitata dai concorrenti.

La nuova Giulietta adotta il drivetrain dell’Alfetta, soluzione transaxle con ponte De Dion al posteriore, per una guidabilità ottima e una tenuta di strada da prima della classe. L’unica del suo segmento ad avere un’architettura tecnica con queste caratteristiche.

La gamma motori parte dal bialbero 1,3 litri da 95 CV e, inizialmente, arriva al 1,6 litri da 109 CV. In seguito viene ampliata nel ‘79 dal 1,8 litri da 122 CV e dal 2,0 litri da 130 CV. Con il 2000 la Giulietta tocca i 190 all’ora. Nel 1983 l’Alfa Romeo sperimenta il motore 2 litri sovralimentato con turbocompressore (170 CV) sulla “Giulietta Turbodelta” dopo l’esperienza dell’Alfetta GTV: realizzata in 361 esemplari, la Turbodelta ha prestazioni molto elevate, soprattutto in accelerazione e ripresa: da 0 a 100 in 7,2 secondi.

Nello stesso anno debutta la motorizzazione Turbo Diesel anche sulla Giulietta, segno dei tempi moderni: del resto la prima vettura italiana, tra le prime in Europa, con il diesel sovralimentato è stata l’Alfetta nel 1979.

Nel 1985 la Giulietta esce di scena, lasciando il posto all’Alfa 75, che ne eredita la meccanica, dopo 380.000 esemplari prodotti.

2010: la nuova sintesi di sportività ed eleganza si chiama Giulietta
Presentata in anterprima mondiale al Salone di Ginevra 2010, la nuova Alfa Romeo Giulietta raccoglie l’eredità ideale delle due precedenti generazioni e per tradurre in modo contemporaneo i valori del Marchio. Una vettura che ha uno stile unico, distintivo ed è capace di divertire come solo un’Alfa sa fare, oltre a offrire lo spazio, il comfort e l’abitabilità richiesti nel mercato di oggi: una ricetta che si è dimostrata vincente.

Infatti, il modello Giulietta ha permesso ad Alfa Romeo di presidiare un segmento importante in Europa dimostrando a tutti che 'potente' può essere anche 'efficiente', che 'elegante' può essere 'comodo' e che 'compatto' può essere anche 'divertente'.

Sintesi di sportività ed eleganza, l’Alfa Giulietta è caratterizzata da dimensioni compatte - è infatti lunga 4,35 metri, alta 1,46 larga 1,80 e con un passo di 2,63 metri - e, al tempo stesso, da un’ottima abitabilità e un bagagliaio capiente (350 litri). Nasce così una vettura dalla personalità stilistica grintosa e dalla spiccata eleganza delle forme. Lo dimostra, ad esempio, il profilo che fa percepire il modello come un’auto agile e solida. Merito, soprattutto, della vetratura laterale che richiama quella di un coupé, sottolineando il dinamismo e la fluidità delle forme grazie anche alle maniglie posteriori nascoste.

Pluripremiata dai media internazionali e apprezzata dal grande pubblico europeo, nel 2010 l'Alfa Romeo Giulietta porta al debutto un’architettura completamente nuova, denominata “Compact”, che garantisce sia eccezionali performance dinamiche sia un elevato comfort, grazie alle raffinate soluzioni tecniche scelte per le sospensioni, a un sistema sterzante di nuova generazione, alla struttura rigida e leggera realizzata utilizzando materiali come l’alluminio e gli acciai alto resistenziali e tecnologie produttive all’avanguardia.

Inoltre, Giulietta adotta lo sterzo attivo Dual Pinion e il differenziale elettronico Q2, che assicurano una guida diretta e precisa e piena trazione in tutte le situazioni. Al comfort di guida contribuiscono anche le sospensioni anteriori McPherson e le nuove sospensioni posteriori Multilink che garantiscono un equilibrio perfetto in qualunque situazione o manto stradale.

Il piacere di guida e il comfort possono essere adattati alle esigenze di ogni cliente grazie al selettore Alfa DNA, il dispositivo che tiene sotto controllo tutti i parametri di guida (spinta del motore, controllo di stabilità, assistenza dello sterzo e impostazioni della trasmissione). Può essere impostato in modalità Dynamic, Natural oppure All-Weather, in base alle condizioni della strada o allo stile di guida del conducente. Tutte queste caratteristiche sono state sviluppate per garantire a Giulietta handling e piacere di guida superiori – in linea con la promessa di Marca Alfa Romeo – ma anche comfort, efficienza nei consumi e sicurezza.

Perfetta su strada alle alte velocità, grazie alla rigidità strutturale best-in-class, Giulietta è anche un campione di sicurezza: nel 2010 EuroNCAP la giudica non solo l’auto più sicura della categoria ma una delle più sicure sul mercato.

Espressione del migliore "Made in Italy", quindi, la Giulietta coniuga sapientemente un design elegante e dinamico con la tecnologia più avanzata nel campo delle motorizzazioni, della sicurezza e del comfort a bordo.  Lo dimostrano i suoi propulsori turbocompressi, alimentati a benzina, gasolio o GPL, piccoli, leggeri ed efficienti, offrono la migliore densità di potenza della categoria: da 105 a 240 CV, non c'è richiesta che non possa essere soddisfatta. Un’altro contenuto di rilievo della tecnologia di Giulietta è la trasmissione automatica a doppia frizione “Alfa TCT” che durante la cambiata garantisce un’erogazione di coppia continua e una trazione senza perdite di potenza: è rapida come una trasmissione da corsa quando si desidera velocità, anche grazie ai comandi al volante, ed è confortevole come un convertitore di coppia quando si preferisce una guida più rilassata.











































































La nuova “Hall of Legends Alfa Romeo”, viaggio virtuale tra le icone del brand

In occasione del lancio della nuova Giulietta Sprint e del 60esimo anniversario della capostipite, Alfa Romeo ha realizzato la sua “Hall of Legends”, un viaggio emozionate tra i modelli che hanno fatto la storia del brand.

Ospitato all'interno del nuovo portale Alfa Romeo, al lancio il sito rende omaggio alla Giulietta Sprint del 1954 ponendola al centro della home page, insieme ad altreì due modelli iconici: la 1750 e la 33 Stradale.
La scelta dei modelli vuole celebrare tre grandi qualità del marchio: la capacità di interpretare i desideri del pubblico, il DNA sportivo e lo spirito innovatore.

Gli utenti possono visitare le stanze della "Hall of Legends" quasi fosse un museo virtuale e ammirare i modelli più rappresentativi del brand disposti per decadi oppure selezionando i designer famosi o le vittorie sportive diventate leggendarie.

Le stanze ospitano le vetture del Museo Storico Alfa Romeo, di cui sono disponibili viste interattive a 360°, gallery fotografiche, dettagli tecnici e curiosità. Fruibile da desktop e tablet, il sito è stato sviluppato in HTML5 ed è navigabile mediante virtual scrolling. L’utente può visualizzare le immagini dal proprio punto di vista come se stesse realmente camminando attraverso le stanze virtuali, vivendo così una "brand experience" unica e realmente suggestiva.

Il lancio della “Hall of legends” è previsto dapprima in Italia e Francia e, a partire da novembre, negli altri Paesi europei.












Alfa Romeo Giulietta 1.4 TB 150CV S&S

CARATTERISTICHE
N. cilindri, disposizione
4

Diametro per corsa (mm)
72x84

Cilindrata (cm3)
1368

Rapporto di compressione
10:01

Potenza max kW (CV - CE) a giri /min (DYNAMIC)
110/150 a 5500 giri

Coppia max Nm (kgm - CE) a giri /min (NORMAL)
230 (23,4) a 2250 giri

Coppia max Nm (kgm - CE) a giri /min (DYNAMIC)
250 (25,5) a 2500 giri

Distribuzione (comando)
Cinghia dentata con punterie idrauliche e sistema Mair lato aspirazione

Alimentazione
MPFI sovralimentato e sistema di controllo diretto delle valvole Multiair, intercooler

Sistema Stop&Start
Serie
TRASMISSIONE
Trazione
anteriore

Cambio


Meccanico 6 marce

Prima
1:3,9000

Seconda
1:2,118

Terza
1:1,484

Quarta
1:1,116

Quinta
1:0,897

Sesta
1:0,767

Retromarcia
1:4,000

Coppia Finale al ponte
1:3,833
RIFORNIMENTI - PESI
Serbatoio carburante (litri)
60

Peso in ordine di marcia (kg)
1290

Peso max rimorchiabile (kg) non frenato
500

Peso max rimorchiabile (kg) frenato
1300
PRESTAZIONI
Velocità max (km/h)
210

Accelerazione (1persona + 30kg) 0-100 km/h (s)
8,2
CONSUMI - EMISSIONI secondo direttiva 1999/100/CE
Consumi (l/100km) ciclo urbano
7,6*

Ciclo extraurbano
4,6*

Ciclo combinato
5,7*

Emissioni CO2 (g/km)
131*

Classe ambientale
Euro 6


* In caso di pneumatici Eco i consumi sono rispettivamente 7,4 - 4,5 - 5,6 e le emissioni di CO2 è di 129 g/km. 

Fonte Alfa Romeo Press

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Nel vasto panorama dell'industria automobilistica italiana, c'è un'auto che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del settore: l'Autobianchi A112. Questo piccolo gioiello, prodotto tra il 1969 e il 1986, ha conquistato il cuore degli italiani e non solo, diventando un'icona del design e dell'ingegneria automobilistica. Nascita e Sviluppo L'Autobianchi A112 è stata presentata al Salone dell'Automobile di Torino nel 1969, come erede della famosa Bianchina. Progettata da Dante Giacosa, l'ingegnere che ha dato vita a molti successi della Fiat, la A112 era destinata a diventare un successo immediato grazie alle sue dimensioni compatte, alla maneggevolezza e all'efficienza. Design e Caratteristiche Tecniche Il design della A112 era semplice ma accattivante, con linee morbide e un look giovanile. Le sue dimensioni compatte la rendevano perfetta per la guida in città, ma nonostante le sue piccole dimensioni, l'A112 offriva sorprendentem

Alfa Romeo: non va bene Milano? Allora “Alfa Romeo Junior!”

In una delle settimane più importanti per il futuro di Alfa Romeo, un esponente del governo italiano dichiara che l’utilizzo del nome Milano, scelto dal marchio per chiamare la nuova compatta sportiva appena presentata, è vietato per legge. Il nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove tutto ebbe origine nel 1910. Non è la prima volta che Alfa Romeo chiede il parere del pubblico per scegliere il nome di una vettura. Successe già nel 1966 con la Spider 1600: in quel caso il nome scelto dal pubblico era stato Duetto. Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Alfa Romeo Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione. Il team Alfa Romeo ringrazia il pubblico per l’enorme numero di feedback ricevuti, la rete dei concession

DINAMICA DI GUIDA ALFA ROMEO MILANO offre la dinamica di guida migliore della categoria

Forte del peso più basso nel segmento e di una ottimale distribuzione delle masse, MILANO entra nel mondo delle elettriche da vera Alfa Romeo. Il team che ha coordinato lo sviluppo della dinamica di guida è lo stesso che ha sviluppato la Giulia GTA presso il centro sperimentale di Balocco (VC), con il chiaro obiettivo di ottenere sulla nuova MILANO il road handling migliore della categoria, grazie a soluzioni tecniche specifiche: lo sterzo è il più diretto del segmento (14,6) ed estremamente preciso con calibrazione ad hoc per esaltare le eccezionali doti di tenuta di strada; sulla versione VELOCE, l’assetto è sportivo e ribassato di 25 mm; le barre antirollio anteriori e posteriori hanno una taratura sportiva per garantire un inserimento in curva rapido e preciso; l’impianto frenante prevede all’anteriore dei dischi da oltre 380mm con pinze monoblocco a 4 pistoncini; il differenziale Torsen offre la migliore trazione possibile in ogni condizione. Inoltre, gli pneumatici performanti d

Nuova Alfa Romeo Junior: La Sportività Si Compatta

Benvenuta Junior, la nuova compatta che riporta la sportività Alfa Romeo nel segmento più grande del mercato europeo. Un simbolico "ben tornato" per coloro che hanno amato Giulietta e Mito, e un caloroso benvenuto a una nuova generazione di Alfisti. Junior definisce i canoni di bellezza nel segmento con il suo design italiano, opera del Centro Stile Alfa Romeo di Torino, offrendo una connessione emotiva al primo sguardo grazie alla reinterpretazione degli stilemi tipici del marchio. Con una dinamica di guida best-in-class, Junior  porta il tipico piacere di guida Alfa Romeo nel segmento delle compatte grazie a soluzioni tecniche specifiche sviluppate dalla stessa squadra che ha progettato la Giulia GTA. Offrendo comfort e praticità ai vertici del segmento, Junior vanta il bagagliaio più capiente tra i competitor premium e soluzioni come l'Alfa Romeo Cable Organizer. Junior è "Elettrica", con batteria da 54 kWh e proposta in due varianti di potenza: 156 CV e la t

Le nuove Lancia sono pronte

Dopo la Ypsilon, la Lancia ha altri modelli davanti in programma, con altre cinque auto, tra modelli nuovi e versioni ad alte prestazioni. L'anno prossimo arriverà la Ypsilon HF, a trazione anteriore con motore da 240 CV, ma nel 2026 e nel 2028 verranno presentate due vetture: l'ammiraglia Gamma e la segmento C Delta. Entrambe avranno una declinazione sportiva HF Integrale, che verrà svelata l'anno successivo al debutto, si baseranno sulla piattaforma Stla Medium del gruppo Stellantis e verranno prodotte in Italia. Per entrambi i modelli il Centro Stile Lancia ha già finalizzato il design. Carlos Tavares, ad del gruppo Stellantis, durante il weekend della tappa italiana della Formula E a Misano, ha parlato di queste due auto. "Come ben sapete, ora stiamo rilanciando il marchio Lancia, partendo dalla nuova Ypsilon che avete già visto", ci ha detto Tavares. "Ma c'è dell'altro in cantiere. Sono stato a Torino questa settimana per convalidare i prossimi m

NUOVA ALFA ROMEO MILANO: LA SPORTIVITA’ DIVENTA COMPATTA

Benvenuta MILANO, la nuova compatta che riporta la sportività Alfa Romeo nel segmento di mercato più grande d’Europa. Un simbolico “ben tornato” a chi ha amato Giulietta e Mito, e un caldo benvenuto a una nuova generazione di Alfisti. MILANO ridefinisce i canoni di bellezza nel segmento. Design italiano opera del Centro Stile Alfa Romeo (Torino): connessione emotiva al primo sguardo, grazie alla reinterpretazione degli stilemi tipici del marchio. Dinamica di guida best in class. MILANO porta il tipico piacere di guida Alfa Romeo nel segmento delle compatte, grazie a soluzioni tecniche specifiche frutto di un processo di sviluppo coordinato dalla stessa squadra che ha progettato Giulia GTA. Comfort e praticità ai vertici del segmento, come dimostra il bagagliaio più capiente tra i competitor premium (400l) e la soluzione Alfa Romeo Cable Organizer. MILANO è “ELETTRICA”, con batteria da 54 kWh, proposta in 2 varianti di potenza: 156 CV, e la top di gamma VELOCE con 240 CV. MILANO ELETTRI

Risultati dell’Assemblea generale 2024 di Stellantis

Stellantis N.V. (“Stellantis”) ha annunciato oggi che tutte le delibere sottoposte all’approvazione degli azionisti durante l’Assemblea generale annuale (AGM) tenutasi oggi in presenza e trasmessa in diretta sul sito web di Stellantis sono state adottate, compresa la proposta di approvare la distribuzione di un dividendo di 4,7 miliardi di euro sulle azioni ordinarie. La ripartizione proposta comporta un pagamento ai detentori di azioni ordinarie di 1,55 euro per ogni azione ordinaria in circolazione. Gli azionisti in possesso di azioni ordinarie negoziate al NYSE riceveranno 1,651680 USD per ogni azione ordinaria al tasso di cambio ufficiale USD/EUR riportato dalla Banca Centrale Europea al 15 aprile 2024. Il pagamento sarà effettuato attingendo dagli utili indicati nei conti annuali del 2023. Il calendario atteso per le azioni ordinarie quotate al New York Stock Exchange, all’Euronext Paris e all’Euronext Milan sarà il seguente: (i) data di stacco 22 aprile 2024, (ii) data di registr

Alfa Romeo JUNIOR (ex Milano) in esposizione oggi alla Milano Design Week 2024

Alfa Romeo JUNIOR inaugura questa sera, lunedì 16 Aprile la settimana del design di Milano mostrandosi per la prima volta al pubblico presso la boutique LARUSMIANI, storico marchio della moda milanese. In maniera del tutto inaspettata cambia il nome della sportiva compatta Alfa Romeo. Milano lascia il posto ad “Alfa Romeo JUNIOR”. A non cambiare di certo è lo spirito innovativo, cool e dirompente con il quale Alfa Romeo debutta tra i suoi appassionati.   Siamo nella settimana in cui a Milano si celebra il design. Protagonista inaspettata di un singolare cambio nome “post reveal”, più unico che raro nel mondo dell’automobile, Alfa Romeo JUNIOR apre le danze debuttando in pubblico con tutto il suo dirompente fascino sportivo. L’esclusiva occasione che porta al debutto JUNIOR è nuovamente la collaborazione, tutta italiana, con LARUSMIANI, storico marchio e protagonista da oltre un secolo dell’eleganza milanese e della qualità “Made in Italy” del MonteNapoleone District.           D’altron

Lancia e Alfa Romeo torneranno nelle competizioni

L'Alfa Romeo e la Lancia torneranno nel mondo delle corse, a dirlo è Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo. Il "quando" è ancora da decidere ma il futuro è già tracciato. "È chiaro che a un certo punto Alfa Romeo tornerà nel motorsport, perché fa parte del DNA del marchio, è parte della sua storia. E sentiamo di avere la responsabilità di mantenere vivo il valore del marchio nelle corse. Discussioni a riguardo sono già in corso tra Jean-Marc Finot e il Jean-Philippe Imparato. Ma la decisione, molto probabilmente, non verrà presa prima della fine dell’anno. E quindi non posso ancora rispondere alla tua domanda su quale tipo di partecipazione avremo, perché non è ancora deciso". Bisognerà dunque attendere ancora diversi mesi prima di capire in quale campionato vedremo tornare il Biscione: le opzioni sul tavolo sono molteplici, dalla Formula E al Wec o, perché no, un ritorno in grande stile in Formula 1 o nei campionati a ruote coperte. Quello che è c

Origini del nome Alfa Romeo Junior

Dopo il successo della Giulia e della sua versione coupé Giulia Sprint GT, disegnata da Giugiaro per Bertone, l’obiettivo di Alfa Romeo è quello di attrarre un pubblico più giovane, nuovo e desideroso di avere una vettura brillante ed esclusiva senza però eccedere nelle spese di acquisto e gestione. Il 26 settembre 1966 viene presentata a Blocco la GT 1300 Junior che, rinunciando al nume “Giulia”, è la capostipite di una nuova generazione di Alfa Romeo. Con Junior verranno infatti identificate anche le versioni analoghe della gamma Spider. La principale variante meccanica è l’adozione del propulsore bialbero di 1290 cc che – grazie all’alimentazione singola e ad una nuova fasatura – eroga 89 CV per una velocità massima di oltre 170 Km/h solo di poco inferiore a quella della 1600 e in grado di garantire prestazioni e piacere di guida di alto livello. Anche la carrozzeria viene aggiornata con un allestimento dedicato e più giovanile. Con quasi 92mila esemplari venduti, la GT 1300 Junior