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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

La Serbia si accorda con Putin per le Fiat 500L in Russia


La Fiat 500L in Russia come l'antenata Fiat 124? Potrebbe anche succedere, ma con gli impianti di produzione serbi. E’ notizia di ieri che il Governo della Serbia non applicherà le sanzioni previste a livello UE nei confronti della Russia. Aleksandar Vucic, Primo ministro di Belgrado, ha giurato fedeltà a Vladimir Putin ed annunciato in pubblico che
la Serbia ha il suo percorso verso l'Unione Europea e non rifiuteremo questo cammino. La Serbia è grata alla Russia che essa rispetti la sua decisione sovrana. Penso che per la Serbia è un momento molto opportuno per occupare una nicchia degna nel mercato russo
Questa collaborazione potrebbe giovare anche a Fiat, se è vero che Belgrado e Mosca potrebbero raggiungere un accordo volto a semplificare l’esportazione delle automobili costruite nello stabilimento serbo di Kragujevac.
La recente apertura di Vucic sembra aver cambiato le posizioni e le opinioni dei burocrati russi: il Governo di Belgrado auspica infatti che le automobili prodotte nell’impianto di
Kragujevac possano venir incluse nell’accordo di libero scambio vigente fra i due paesi, con l’obiettivo di renderle economicamente appetibili anche in Russia.
A tal proposito Vladimir Putin, Presidente della Russia, ha affermato che sono previste
Buone notizie per il popolo serbo. C’è la possibilità che una quota di (automobili) Fiat possa venir destinata all’esportazione
Tale apertura è fondamentale per l’intera economia dello stato, che attribuisce un ruolo determinante all’ex stabilimento Zastava. La fabbrica è operativa dall’estate 2012. L’investimento complessivo è stato nell’ordine del 1 miliardo di euro, mentre la sua gestione è una joint venture fra Fiat (66%) e lo Stato (33%).

Fonte autoblog.it

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