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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

La prima immagine del SUV Alfa Romeo?


Nella foto pubblicata da Ralph Gilles (nuovo capo design FCA) sul suo account di Instagram, si vede il suo predecessore, Lorenzo Ramaciotti, seduto nel baule di quella che potrebbe essere una maquette del SUV Alfa Romeo atteso tra quest'anno e l'anno prossimo. Guardando attentamente, la plancia è molto simile a quella dell'Alfa Romeo Giulia (foto sotto). L'auto del primo scatto, però, è evidente che non si tratta dell'Alfa Romeo Giulia, poiché il baule ha il portellone, cambia il paraurti posteriore, e anche le proporzioni dei finestrini e altri dettagli cambiano.



In questa foto, invece, si potrebbe avere un anticipazione del paraurti anteriore con il classico trilobo Alfa Romeo.



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