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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Alfa Rome Giulia a New York


Alfa Romeo Giulia è al Salone di New York. Alfa Romeo Giulia e Alfa Romeo Giulia TI (Turismo Internazionale, in Italia si chiama Super) fanno riscaldare i cuori alfisti oltreoceano. Sono disponibili i pacchetti Performance, Sport e Luxury, mentre il sistema di infotainment ha schermo da 6″5 o 8″8.
C'è anche la Giulia Quadrifoglio con il V6 Biturbo da 510 cavalli di concezione Ferrari. Ma anche il 2.0 quattro cilindri Multiair a benzina turbo nella versione da 280 cavalli. Abbinato al cambio automatico ZF a otto marce. Accelerazione da 0 a 60 miglia (96 km/h) in 5″5 e 240 km/h di velocità massima.

Trazione posteriore e integrale. Versione 4×4 denominata Alfa Romeo Giulia Q4, dotata del Chassis Domain Controller, capace di portare anche i 60% della coppia all’anteriore.

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