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Fiat 128

Prodotta a partire dal 1969, la Fiat 128 è considerata una delle auto più rivoluzionarie della storia dell’automobile. Con questo modello, Dante Giacosa portò a compimento il concetto di motore anteriore trasversale con trazione anteriore, creando un’architettura che sarebbe diventata lo standard per le compatte di tutto il mondo. L’ingombro contenuto del gruppo propulsore consentiva di liberare spazio nell’abitacolo non solo eliminando il tunnel centrale, ma anche contenendo il numero di organi meccanici, con vantaggi in termini di riduzione del peso e dei consumi. Grazie a questa soluzione, la Fiat 128 fu eletta “Auto dell’Anno 1970” e divenne un riferimento per l’intera industria automobilistica europea. Venne prodotta nello stabilimento di Rivalta di Torino tra il ‘69 e il 1983 e fino agli anni ‘90 in Sudamerica, Egitto e Jugoslavia.

Le linee della Giulia si combinano con l’eleganza architettonica del palazzo-simbolo dell’industria italiana


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Design e comunicazione 100% made in Italy. Il Lingotto di Torino sarà teatro, nei mesi di giugno e luglio, di una campagna di comunicazione straordinaria e dal forte impatto visivo: infatti, la facciata dello storico palazzo - simbolo dell'industria italiana - sarà avvolta da due enormi affissioni, una di oltre 371 metri quadri e l'altra di 313 mq, con protagonista le nuove Alfa Romeo Giulia e Giulia Quadrifoglio, entrambe emblema dell'eccellenza tecnologica e stilistica italiana.

Una location suggestiva, quindi, che si sposa perfettamente con l'affascinante silhouettedella Giulia che racchiude in sé i canoni tipici dell'italianità: senso delle proporzioni e cura per la qualità delle superfici. Il risultato complessivo è una linea innovativa ma fedele a una tradizione universalmente apprezzata. Ogni dettaglio è stato sviluppato in modo tecnologicamente avanzato posizionando la vettura ai vertici della sua categoria.

Allo stesso modo, inaugurato nel1923, lo stabilimento Fiat è ancora oggi ammirato per la modernità e l'eleganza del suo sviluppo verticale, e per la soluzione della pista di collaudo sul tetto, tanto che all'epoca destò l'apprezzamento del celebre architetto Le Corbusier. Qui sono nate automobili che hanno attraversato i decenni e contribuito alla motorizzazione del Paese. Il Lingotto ha saputo rinnovarsi per venire incontro alle esigenze di un contesto urbano che andava cambiando, e da simbolo della produzione industriale, la fabbrica ha visto un lungo processo di ristrutturazione interna, mantenendo inalterata l'aspetto esterno.

L'Alfa Romeo Giulia e il Lingotto di Torino sono quindi espressioni autentiche del miglior spirito creativo del nostro Paese, oltre a rappresentare un nuovo approccio comunicativo in grado di evolversi nel tempo ma sempre nel solco della tradizione.



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