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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

New 500 debutta con tre serie speciali


La nuova Fiat 500 elettrica aveva voglia di farsi vedere. Così, all'improvviso, è comparsa per la prima volta: Piazza Duomo a Milano l'insolito palcoscenico dove una bisarca ha scaricato tre esemplari, poi dirottati in Piazzetta Reale per recitare da protagonisti in un set pubblicitario al quale hanno partecipato anche Olivier Francoise, capo del brand Fiat, e il sindaco di Milano, Beppe Sala.
Misteriosa l'operazione, di certo si sa solo che la vera presentazione ufficiale della vettura che segna la svolta elettrica di Fiat avverrà domani. E che i tre esemplari planati a sorpresa in Piazza Duomo sono serie speciali firmate Bulgari, Kartell e Armani.

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