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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Recensione Fiat 500 Hybrid


A poco più di una settimana dal lancio, possiamo darvi la nostra opinione sulla nuova 500 con il nuovo motore benzina 1.0 da 70 cv mild hybrid.

La serie 8 si mantiene in tutti i suoi allestimenti e format, non subendo variazione estetiche, ne di optional, tranne che per l’introduzione della versione di lancio, con la possibilità di un nuovo colore “verde rugiada”, nuovi interni e badge dedicati.

Lo stile e la praticità di guida rimangono immutati, il sistema mild hybrid è economico, semplice e pratico da utilizzare, ma nonostante l’omologazione rimane un semplice motore benzina, con pero un ottimo abbassamento dei consumi. (nei poco più di 500 km percorsi fino ad oggi, su tracciato misto, la media è di 5.8 l/km).

L’unica diversità alla guida è l’introduzione della sesta marcia e del nuovo sistema di start&stop, che permette di “veleggiare” per abbassare ulteriormente il consumo. Unica pecca è data appunto proprio da questo sistema, che entra in funzione sotto i 30km/h, velocità a mio avviso troppo bassa.

Intuitivo il display che mostra il funzionamento della batteria, ed i flussi d’energia in entrata e in uscita, con una grafica semplice e pulita.

Il nuovo motore è silenzioso e guadagna un pochino più di spunto, grazie ai 5 cv generati dalla batteria, nelle fasi di ripartenza e accelerazione; il cambio e morbido e la sesta marcia è utile raggiunta la velocità di crociera desiderata.

La batteria sotto il sedile di guida toglie un po’ di spazio alle gambe di chi si siede dietro.

Resta da valutare con il tempo, il discorso affidabilità e durata del motore, e se saranno pari ai 1.2 fire, ma questa prima prova ci pare buona, il rapporto prezzo è ottimo e i consumi decisamente buoni per una vettura che si muoverà principalmente in città.

Restiamo in attesa della sua ormai prossima sorellina elettrica (4 marzo - Passione Auto Italiane)

Sperando che questa nostra breve recensione possa essere stata utile ed interessante, saluto tutti gli amici di PAI e vi aspetto per la prossima prova.

Maurizio Anselmini

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