Le produzioni nei veicoli commerciali pesano per oltre il 36% del totale della produzione annuale. La leadership nel settore su molti mercati ha portato l’antitrust dell’Europa a mettere sotto la lente di ingrandimento le produzioni di PSA e FCA, condizionando il via libera alla fusione di Stellantis. Il via libera alla fusione dall’Europa è avvenuto dopo che Fca e PSA hanno fornito le garanzie per una concorrenza sui veicoli commerciali: produzione di veicoli Toyota, assistenza per riparazioni e manutenzione anche ad altri veicoli. Queste garanzie non hanno in nessun modo compromesso le potenzialità produttive dello stabilimento della Val di Sangro.
Lo stabilimento leader di Fiat Professional viaggia a pieno regime, solo il blocco produttivo a causa della Pandemia ha fermato la produzione e ha impedito di avvicinarsi alle 300.000 unità. L’obiettivo dello stabilimento era di recuperare il fermo produttivo causato dal lockdown e si è raggiunta la quota di 257.026 veicoli (-12,3%). La crescita dei volumi la si riscontra per un incremento dell’uso dei veicoli commerciali leggeri nelle vendite on-line e in una forte richiesta nel settore dei camper.
Sul fronte del prodotto nel 2021 oltre a prevedere un forte e significativo restyling del Ducato volto ad ammodernarlo e migliorarlo ulteriormente, sarà lanciata anche la versione con motorizzazione elettrica.
Nel recente CAE la direzione FCA ha dato rassicurazioni circa le preoccupazioni espresse per lo stabilimento Psa di veicoli commerciali operante in Polonia. I volumi sui veicoli commerciali sono molto elevati, anzi aumenteranno ulteriormente con la produzione di altri veicoli Toyota. Non sono sufficienti le produzioni in Polonia e nemmeno quella di Sevel, tanto che si interverrà per aumentare la capacità produttiva dello stabilimento di Atessa con altri investimenti nel 2021 sulla struttura e gli impianti.
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