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Fiat 128

Prodotta a partire dal 1969, la Fiat 128 è considerata una delle auto più rivoluzionarie della storia dell’automobile. Con questo modello, Dante Giacosa portò a compimento il concetto di motore anteriore trasversale con trazione anteriore, creando un’architettura che sarebbe diventata lo standard per le compatte di tutto il mondo. L’ingombro contenuto del gruppo propulsore consentiva di liberare spazio nell’abitacolo non solo eliminando il tunnel centrale, ma anche contenendo il numero di organi meccanici, con vantaggi in termini di riduzione del peso e dei consumi. Grazie a questa soluzione, la Fiat 128 fu eletta “Auto dell’Anno 1970” e divenne un riferimento per l’intera industria automobilistica europea. Venne prodotta nello stabilimento di Rivalta di Torino tra il ‘69 e il 1983 e fino agli anni ‘90 in Sudamerica, Egitto e Jugoslavia.

Alfa Romeo e l’Arma: un sodalizio storico



Le nuove Alfa Romeo Giulia rafforzano il sodalizio storico tra Alfa Romeo e i Carabinieri, nato nel secondo dopoguerra quando tutte le “Gazzelle” avevano il marchio del Biscione.

La prima Alfa Romeo dell’Arma è stata la 1900 M “Matta” nel 1951. Un anno dopo, con la berlina 1900 è nata la Gazzella. Nel linguaggio dell’Arma, la Gazzella rappresenta concetto di pronto intervento: veloce, agile e resistente. La sua discendente diretta fu la Giulia degli anni Sessanta, proponeva concezioni all'avanguardia riuscendo a coniugare ottime prestazioni motoristiche con elevate doti di affidabilità. L’auto ben si integrava nel disegno di rinnovamento strutturale dell'Arma, completato dai nuovissimi apparecchi radiotelefonici collegati alle Centrali Operative, che costituivano il fiore all’occhiello dell’Arma. Il mezzo venne impiegato dal 1963 al 1968. Da allora lo stretto legame tra l’Arma e Alfa Romeo è proseguito negli anni con vetture sempre più grintose e affidabili: dall’Alfa Romeo Alfetta all’Alfa Romeo 90, dall’Alfa Romeo 75 all’Alfa Romeo 155, dall’Alfa Romeo 156 all’Alfa Romeo 159, arrivando sino all’eccezionale Giulia Quadrifoglio, simbolo dell’eccellente know-how tecnologico e del migliore spirito creativo del nostro Paese.

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