Un gruppo dalle elevate potenzialità e al tempo stesso caratterizzata da molti nodi ancora da sciogliere. Stellantis non ha svelato del tutto le sue carte e lo farà alla fine del 2021. La strategia di Carlos Tavares, a capo del maxi gruppo italo-franco-americano, è chiara: nessun annuncio avventato ma una attenta analisi delle strategie e delle sinergie da mettere in campo per offrire una gamma elettrica competitiva e profittevole. La prima buona notizia è arrivata dalla volontà di non chiudere stabilimenti produttivi o cancellare marchi. Al contrario il manager portoghese, grande appassionato di automobili e amante delle competizioni, sta dando una nuova vita a Lancia e ha sul proprio tavolo una lunga serie di nuovi modelli per i marchi italiani. Tutto ovviamente ruoterà intorno alla condivisione di piattaforme, punto fondamentale per realizzare modelli dall’elevata redditività.
Seguendo l’esempio del gruppo Volkswagen, dove dalla stessa piattaforma si producono modelli completamente differenti per marchio, posizionamento e dimensioni, anche Stellantis dovrà fare la stessa cosa. Tutto questo verrà amplificato dall’aumentare della gamma elettrica, dove i francesi possono contare su piattaforme multi-energia (ovvero di essere utilizzate indipendentemente su modelli termici, elettrificati o elettrici) perfette per essere utilizzate anche dai marchi italiani a partire dalla Cmp (Common Modular Platform) ideale per i futuri modelli compatti a zero emissioni in attesa della novità battezzata Stla. La nuova piattaforma Stellantis sarà declinata nelle versioni Small, Medium, Large e Frame per offrire una soluzione elettrica dalle compatte fino ai maxi pick-up. Si partirà dalla Small (attesa nel 2026 e pronta a sostituire la eCmp) per i segmenti A e B con autonomia fino a 500 km. Medium e Large arriveranno nel 2023 per i segmenti C-D con oltre 600 km a disposizione e oltre 800 km per i modelli più grandi come berline oltre i 4.70 metri e suv. L’obiettivo confermato da Tavares è di arrivare, nel 2025 ad avere una gamma elettrificata per il 98% in Europa e per il 96% negli Stati Uniti.
Sul fronte delle vendite punta a passare dal 14% di auto elettrificate vendute nel Vecchio Continente, al 38% nel 2025 e al 70% nel 2030. La crescita elettrica sarà affiancata dalla nascita di due Gigafactory in Europa, con l’obiettivo di raggiungere una capacità di 130 GWh nel 2025 e nel 2030 di arrivare a 250 GWh.
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