Lancia Loraymo, fuoriserie d'oltreoceano della splendida Flaminia Coupé
Costruita in esemplare unico nel 1960 sulla meccanica della Flaminia Coupé, la Lancia Loraymo è stata concepita dal designer industriale Raymond Loewy, noto per essere stato l'autore dell'iconica bottiglia in vetro della Coca Cola e del marchio delle sigarette Lucky Strike. Loewy, statunitense di origini francesi, disegnò la vettura per suo uso personale e la fece realizzare dal carrozziere torinese Rocco Motto, particolarmente abile nel plasmare l'alluminio, mentre l'elaborazione della parte meccanica è opera di Nardi, che porta la potenza del 2,5 litri V6 da 119 a circa 150 cavalli. Il risultato piace così tanto al designer, che decide di esporla al Salone dell'Automobile di Parigi del 1960. Loraymo è un acronimo del cognome e nome del disegnatore - LOewy RAYMOnd per l'appunto -, corrispondente all’indirizzo telegrafico del suo studio. Per anni il designer americano la utilizza prima in Europa e poi in America, quindi, qualche anno dopo il suo decesso, l’auto viene ritrovata dal presidente del Club Lancia d’America che decide di farla “tornare a casa”, donandola alla Lancia. Tra le caratteristiche più evidenti spicca la grande e “sorridente” calandra affusolata, chiusa da una prominente cornice cromata che svolge anche il ruolo di paraurti elastico. Ai lati i due fari fendinebbia che, staccati dalla carrozzeria tramite una pinna aerodinamica, si insinuano sotto il faro centrale, chiudendo il parafango leggermente aperto nella parte inferiore, per consentire un miglior raffreddamento dei freni anteriori. La forma sinuosa ha soluzioni aerodinamiche molto sofisticate, come i copri cerchi cromati completamente chiusi e l’alettone posto sopra al lunotto posteriore, soluzione avveniristica studiata per ridurre la turbolenza aerodinamica, che verrà ripresa dalla Lancia Stratos HF qualche anno più tardi. Infine, il lunotto panoramico posteriore si raccorda con il baule, accessibile solo dall’abitacolo. Unici elementi sporgenti nella parte posteriore sono il doppio terminale di scarico e un sottile paraurti, mentre i proiettori posteriori sono integrati nella carrozzeria.
