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Fiat 128

Prodotta a partire dal 1969, la Fiat 128 è considerata una delle auto più rivoluzionarie della storia dell’automobile. Con questo modello, Dante Giacosa portò a compimento il concetto di motore anteriore trasversale con trazione anteriore, creando un’architettura che sarebbe diventata lo standard per le compatte di tutto il mondo. L’ingombro contenuto del gruppo propulsore consentiva di liberare spazio nell’abitacolo non solo eliminando il tunnel centrale, ma anche contenendo il numero di organi meccanici, con vantaggi in termini di riduzione del peso e dei consumi. Grazie a questa soluzione, la Fiat 128 fu eletta “Auto dell’Anno 1970” e divenne un riferimento per l’intera industria automobilistica europea. Venne prodotta nello stabilimento di Rivalta di Torino tra il ‘69 e il 1983 e fino agli anni ‘90 in Sudamerica, Egitto e Jugoslavia.

A maggio Alfa Romeo consolida la propria posizione nel mercato italiano



Alfa Romeo chiude maggio con 2.494 immatricolazioni e una quota di mercato all’1,8% che, rispetto allo stesso mese del 2024, sono in crescita rispettivamente del 24% e dell’0,4%.

Nei primi cinque mesi del 2025 immatricolate 14.289 unità, in crescita del 31% rispetto al 2024 con quota di mercato al 2,0%, a conferma di una crescita costante e strutturata.

Junior protagonista del mese con la gamma più completa del segmento B-SUV Premium, grazie anche alla nuova versione Ibrida Q4, mentre Tonale si conferma ambasciatore globale del marchio, simbolo della perfetta sintesi tra sportività e transizione energetica.

 

Prosegue il trend di crescita per Alfa Romeo che chiude un mese di maggio estremamente positivo, come dimostrano le 2.494 immatricolazioni e una market share dell’1,8% che, rispetto allo stesso mese del 2024, sono in crescita rispettivamente del 24% e di 0,4 punti percentuali. Inoltre, anche nel cumulato annuo, Alfa Romeo conferma il proprio slancio: nei primi cinque mesi del 2025, infatti, il marchio registra 14.289 immatricolazioni, in crescita del 31% rispetto a gennaio-maggio del 2024, con una quota di mercato del 2,0%, in aumento di 0,5 punti percentuali.


Protagonista assoluta del mese è Alfa Romeo Junior, la compatta sportiva che ha ridefinito i canoni del segmento B-SUV Premium. Un modello che unisce design inconfondibile, tecnologia all’avanguardia e doppia anima – elettrica e ibrida – per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più evoluta. Il recente arrivo della versione Ibrida Q4 ha aggiunto ulteriore valore alla gamma, rendendola la più completa della categoria e spingendola al vertice delle preferenze del pubblico.


Buoni risultati anche per Giulia e Stelvio, che nei rispettivi segmenti continuano a incarnare l’essenza della sportività Alfa Romeo, fatta di prestazioni, eleganza e innovazione. Due modelli che restano punti di riferimento per chi cerca un’esperienza di guida coinvolgente e appagante, capace di unire emozione e precisione meccanica ai massimi livelli.


Non è da meno Alfa Romeo Tonale, simbolo dell’eccellenza industriale italiana e primo modello del marchio a interpretare in chiave contemporanea il concetto di sportività sostenibile. La soglia delle 100.000 unità prodotte è stata appena superata, un traguardo che certifica il successo globale del modello e ne sancisce il ruolo di pilastro strategico nella gamma del Biscione.


Insomma, Alfa Romeo si conferma tra i marchi più dinamici del mercato italiano, grazie a un posizionamento distintivo che valorizza sportività, tecnologia e identità, attraverso una gamma rinnovata, la valorizzazione del know-how italiano e la capacità di interpretare le esigenze della mobilità contemporanea, senza mai rinunciare all’emozione che da oltre un secolo definisce il brand.

Commenti

  1. Anonimo4.6.25

    Ottimo

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  2. Marchio italiano Alfa Romeo? Produce solo più vetture francesi ricarrozzate con motori 3 cilindri (francesi) prodotti all'estero! Cos'avrebbero di italiano una Junior? Tra l'altro con una sola orripilante motorizzazione (francese!) senza possibilità di scelta.
    Lancia Y, 208 ricarrozzata con motore francese (che non vende un tubo) e un Tonale che definire osceno è dire poco.
    E non mi soffermo a parlare della scellereta gestione Olivier Francoise (francese!) a capo di Abarth, un marchio distrutto in poco più di due anni grazie alla folle idea dell'elettrificazione di una casa che nulla aveva a che vedere con le batterie. Dati di vendita impietosi, tanto che ora tornano al termico (francese!).
    Questa è la situazione di oggi, un vero disastro firmato John Elkann.
    E i francesi ringraziano.

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