La discendenza sportiva: Alfa Romeo Spider, l'evoluzione della Brera
Quando si parla di Alfa Romeo, l'immaginario collettivo evoca immediatamente concetti come sportività, eleganza e passione. Esemplari di questa filosofia sono senza dubbio la coupé Brera e la sua affascinante "sorella" a cielo aperto, la Spider. Non una semplice variante, ma un modello che ha saputo raccogliere l'eredità stilistica e meccanica della Brera, reinterpretandola per offrire un'esperienza di guida unica, all'insegna del vento tra i capelli.
Design: Un'eredità stilistica di grande impatto
L'Alfa Romeo Spider (nome in codice 939), prodotta tra il 2006 e il 2010, deve le sue forme alla maestria di Pininfarina, che ha saputo trasformare le linee muscolose e compatte della Brera in quelle di una spider elegante e dinamica. A differenza della Brera, che aveva un design inconfondibile firmato Giugiaro, la Spider si presentava con una carrozzeria a due posti secchi e una capote in tela, un accenno di "pinne" sul cofano posteriore e un'impostazione meccanica che richiamava da vicino quella della coupé. Il risultato è stato un design sportivo e raffinato, perfettamente in linea con la tradizione delle scoperte del Biscione.
Meccanica e motorizzazioni: Condivisione e prestazioni
Sotto la pelle, la parentela tra Brera e Spider è ancora più evidente. Entrambe le vetture poggiano sulla stessa architettura meccanica, la piattaforma Premium Fiat-GM, con un avantreno a quadrilateri alti deformabili e un retrotreno Multilink. Questa impostazione ha garantito a entrambi i modelli un'ottima tenuta di strada e un comportamento su strada stabile e neutro, seppur con un peso non indifferente per la categoria.
Anche per quanto riguarda i motori, l'offerta era sostanzialmente la stessa. La Spider ha adottato le motorizzazioni benzina e diesel che equipaggiavano la Brera:
* Benzina:
* 2.2 JTS da 185 CV: Un propulsore a iniezione diretta che offriva un buon equilibrio tra prestazioni e consumi.
* 3.2 JTS V6 da 260 CV: Il motore di punta, disponibile anche con la trazione integrale Q4, che garantiva prestazioni entusiasmanti e un sound coinvolgente.
* Diesel:
* 2.4 JTDM da 200 CV e 210 CV: Un motore potente e generoso di coppia, apprezzato per la sua elasticità e il suo brio, anch'esso disponibile con il cambio automatico Q-Tronic.
* 2.0 JTDM da 170 CV: Introdotto in un secondo momento, era un'opzione più moderna ed efficiente, in grado di offrire prestazioni di tutto rispetto con consumi contenuti.
L'esperienza di guida: Il fascino della spider all'italiana
Guidare l'Alfa Romeo Spider significava vivere un'esperienza sensoriale completa. L'eleganza del design si univa al rombo dei motori, in particolare del V6, e alla sensazione di libertà data dalla capote abbassata. Nonostante il peso, che poteva penalizzare l'agilità in alcune situazioni, la Spider si è fatta apprezzare per la sua stabilità e la sua capacità di affrontare le curve con decisione, offrendo un piacere di guida tipico del marchio Alfa Romeo.
L'epilogo di un'era
La produzione della Brera e della Spider si è conclusa nel 2010, segnando la fine di un capitolo importante per Alfa Romeo. Entrambi i modelli, pur con i loro pregi e i loro difetti, hanno saputo ritagliarsi un posto speciale nel cuore degli appassionati, rimanendo un esempio di design e di ingegneria italiana. L'Alfa Romeo Spider derivata dalla Brera rimane oggi un'auto che incarna perfettamente l'idea di sportività, passione e stile senza tempo, valori che da sempre contraddistinguono la Casa del Biscione.
