Lo storico marchio italiano è al centro delle strategie di sviluppo del gruppo Fca - Fiat Chrysler Automobiles grazie a Investimenti per 5 miliardi di Euro e otto nuovi modelli entro il 2018 compresi due suv
Ventilato da molto tempo, confermato nelle fasi finali dell'acquisizione di Chrysler da cui è scaturita Fiat Chrysler Automobiles e, infine, ufficializzato ai primi di maggio a Detroit durante l'Investitor Day, il rilancio dell'Alfa Romeo è partito ed è fra i pilastri principali della strategia varata del "neonato" gruppo automobilistico.
Investimenti per 5 miliardi di Euro e otto nuovi modelli entro il 2018 sono gli elementi che porteranno la casa del Biscione a giocare le sue carte sia nel settore Premium sia in mercati da cui mancava da tempo o nei quali non era mai stata presente. L'obiettivo fissato è quello di passare dalle 75mila unità vendute nel 2013 alle 400mila previste per il 2018. Insomma, la nuova vita dell'ultracentenaria Alfa Romeo, marchio spesso appeso a tanti rumors e a lungo appetito anche dal gruppo Volkswagen, ha imboccato una via ben definita. La quale si snoda per le fasi di sviluppo e ingegnerizzazione nonché di produzione tutta dall'Italia, grazie anche all'impegno di oltre 200 ingegneri guidati da capi progetto made in Ferrari.
Le mire espansionistiche del Biscione, accantonato il progetto che prevedeva lo sviluppo di una roadster in collaborazione con Mazda che avrebbe rinverdito i fasti del Duetto e che poi è stata assegnata al marchio Fiat per presentarsi come erede della mitica 124 Spider (vedi qui), non coinvolgono la Mito che, quindi, diversamente dalla Giulietta non avrà eredi. Una decisione che si traduce nel fatto che l'Alfa Romeo alzerà l'asticella riguardante la categoria dei suoi modelli, nella quale – almeno sino al 2018, ultimo anno a cui si riferisce il piano industriale – non sono previste vetture di taglia compatta.
E' un primo segnale che indica come le ambizioni del marchio guardino in alto, ovvero dove si colloca la concorrenza di riferimento costituita soprattutto dalle tedesche Audi, Bmw e Mercedes. La futura gamma, quindi, partirà dalla Giulietta, o meglio dall'erede dell'attuale modello, e poi si svilupperà con proposte di taglia più grande e di potenze più elevate. Un fattore, quest'ultimo, basilare per riposizionare l'Alfa Romeo nell'ambito in cui è stata per grande parte della sua storia e che già oggi impiega come testimonial la 4C. Divulga le ambizioni del casato iniziando a sbarcare in Nord America (è stata esposta anche al salone di New York ad aprile) dove è venduta in 86 concessionarie, selezionate dalla rete Chrysler, a un prezzo per la versione base di 53.900 Dollari, circa 40mila Euro, in una variante con tutti gli accorgimenti necessari per rispettare le normative di sicurezza in vigore negli Usa.
Intanto, per le future Alfa Romeo si stanno sviluppando un pianale inedito con un'architettura tale che ne consentirà l'impiego sia su vetture a trazione posteriore sia integrale e nuove motorizzazioni. In totale si lavora su 5 famiglie. Prevedono, nel caso di quelle a benzina, unità a 4 cilindri con potenze comprese fra 120 e 180 cv e altre d'architettura analoga ma, perché di cilindrata più grossa, capaci di sviluppare fra i 180 e i 350 cv, nonché V6 in grado di erogare fra i 400 e i 500 cv. Ci sono poi i turbodiesel: i 4 cilindri svilupperanno potenze comprese fra 100 e 200 cv, mentre i V6 metteranno in campo da 250 a 350 cv.
Le prime proposte dovrebbero già arrivare l'anno prossimo, quando debutterà la Giulia berlina, che occuperà il posto lasciato libero dall'analoga 159. Sarà seguita, probabilmente nel 2016, dalla versione station wagon, modello strategico per il settore Premium nel quale queste proposte riscuotono sempre molto interesse soprattutto in Europa e da molte parti anche con la trazione integrale, che così farebbe il suo ritorno in casa Alfa Romeo.
Poi sarà la volta, in rapida successione, dell'erede della Giulietta e dell'ammiraglia che sotto le vesti dovrebbe celare anche molte componenti della Maserati Ghibli e, infine, di una coupé – che però potrebbe originare anche una scoperta – che si posizionerà sopra la 4C. Per quanto riguarda il capitolo vetture va ancora aggiunto che
molte di esse si declineranno anche in varianti Quadrifoglio Verde e costituiranno una famiglia destinata a confrontarsi con quelle più sportive dei marchi Premium: la S e la Rs di casa Audi, la M della Bmw e l'Amg della Mercedes.
Ma non è tutto perché, sempre nel 2018, nei ranghi dell'Alfa Romeo arriveranno anche dei crossover: uno di taglia media e uno più grande.
Fonte motori24.ilsole24ore.com
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