La FIAT Uno, regina incontrastata del segmento B per un decennio ed AUTO DELL’ANNO nel 1984, sostituitì la FIAT 127, leader del segmento per un decennio, ereditandone impostazione tecnica (motore anteriore posto trasversalmente, trazione anteriore) e solo parzialmente la meccanica nel 1983. Infatti già all’esordio il motore aste e bilancieri di 903 cmc della 127 (Uno 45)era affiancato dal motore della Ritmo 60 (per la Uno 60, a sua volta ereditato dalla 128), in entrambi i casi aggiornati e perfezionati.
Il modello in realtà venne attinto quasi integralmente da un fortunato progetto dell’Ing. Gian Mario Rossignolo di Lancia, che era alle prese con la sostituzione della A112 (sono evidenti alcuni motivi stilistici comuni alla futura Thema, anch’essa scaturita dalla matita di Giorgietto Giugiaro). In seguito tale progetto venne collocato sotto il marchio FIAT e rielaborato sotto la supervisione dell’ing. Vittorio Ghidella, nonché presentato in gra spolvero alla stampa mondiale a Cape Canaveral
Vettura moderna, spaziosa e ben motorizzata, con una linea accattivante e offerta da subito con carrozzeria a tre e cinque porte, non faticò ad imporsi nel suo segmento, divenendone auto di riferimento. Costantemente aggiornata, con l’arricchimento della disponibilità di
versioni, allestimenti e motorizzazioni, fu per molto tempo la vettura più venduta della gamma FIAT e l’auto italiana più diffusa nel mondo.
La Uno fu l’utilitaria che meglio espresse un periodo piuttosto fecondo dell’industria automobilistica italiana, ai vertici per sistemi costruttivi robotizzati, design e innovazione delle soluzioni tecniche per la gran parte degli anni 80.
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