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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Un'Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet è in vendita a 700 mila euro























Una rarissima Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet Pinin Farina è in vendita in Italia. Un concessionario di Modena ha infatti messo in vendita per 700 mila euro una tra le più belle cabriolet della storia del Biscione, nonché uno degli esemplari più rilevante storicamente che ha avuto come primo proprietario il Principe Aly Khan, marito dell'attrice americana Rita Hayworth. Negli anni quaranta Pinin Farina vinse il concorso per realizzare una variante cabriolet a due posti della vettura con Alfa Romeo che fornì alla carrozzeria le componenti meccaniche e Pinin Farina che rivisitò sapientemente le già eleganti linee della vettura rendendole ancor più particolari ed armoniche e producendola in 150 esemplari dei quali sembrano attualmente rimanere solo circa 60 vetture stando a quanto affermato dal venditore.

L'esemplare in vendita sembra avere condizioni davvero ottime, frutto di un minuzioso restauro che ha coinvolto tutti i particolari meccanici ed estetici, interni compresi. La carrozzeria verniciata di nero è a contrasto con il rosso della capote e degli interni in pelle per un look elegantemente sportivo che al tempo era già proiettato verso gli anni cinquanta. Pinin Farina disegnò la vettura sulla versione a passo ridotto dell'auto, con interasse da 2.7 metri, circa 30 centimetri in meno rispetto al passo dell'Alfa Romeo 6C 2500 Sport.

L'Alfa Romeo 6C 2500 Super Sport venne prodotta a partire dal 1939 fino al 1952 con Pinin Farina che lanciò nel 1946 la propria versione cabriolet che rimase in produzione fino al 1950. La meccanica era la più potente mai vista su un'Alfa Romeo 6C 2500 grazie al motore anteriore longitudinale a sei cilindri da 2.443 centimetri cubi capace di sviluppare 110 cavalli a
4.800 giri al minuto. Il sei in linea utilizzava tre carburatori, era raffreddato ad acqua e trasmetteva la potenza alle sole ruote posteriori tramite un cambio manuale a quattro rapporti più retromarcia che inzialmente prevedeva una leva al centro del tunnel centrale, ma che nel 1957 venne sostituito dal comando sul piantone dello sterzo come sulla vettura di queste immagini.

Fonte autoblog.it

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