E' la scelta fatta dall'ad Sergio Marchionne per pagare le tasse sugli incentivi e il premio milionario riconosciutogli dallo stesso Gruppo per aver portato a termine la fusione tra Fiat e Chrysler. Una partita di giro, per certi aspetti, visto che lo stesso bonus (in tutto quasi 60 milioni di euro) prevede 1,62 milioni di stock grant.
L'ad ha ridotto la propria partecipazione in FCA vendendo 1.435.745 azioni ordinarie a un prezzo medio di 14,122401 euro, per un totale di quasi 20 milioni e 300 mila euro. "L’operazione è stata posta in essere al fine di adempiere agli oneri fiscali connessi ad incentivi recentemente maturati secondo i piani basati su strumenti finanziari della Società,
come lo era la recente vendita da parte sua di azioni di CNH Industrial N.V." A operazione conclusa, Marchionne detiene ancora 13 milioni di azioni ordinarie di FCA, per un valore di oltre 183 milioni di euro.
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