Il pieno di gas dai rifiuti è una realtà già possibile. Ci sono già 1.500 impianti in Italia che trasformano in biogas i rifiuti organici, quelli zootecnici e le biomasse: e da qui si potrebbe ricavare metano puro al 99%. FCA ha una gamma completa di vetture e veicoli commerciali a metano, tale potenziale capacità produttiva sarebbe sufficiente ad alimentare ben due milioni di vetture. Senza modificare le abitudini degli automobilisti e utilizzando la rete di rifornimento del gas già esistente.
Le emissioni di CO2 di una Fiat Panda TwinAir Natural Power alimentata con il biometano sono pari a quelle di una vettura elettrica a batterie se ricaricate con corrente generata con energie rinnovabili, e inferiori del 97% di quelle di una Panda 1.2 benzina. Invece, nel caso l’elettrica venisse ricaricata con energia prodotta col mix di fonti europeo, lo stesso livello di emissioni di anidride carbonica, pari al 44% di quelle dell’utilitaria Fiat a benzina, sarebbero raggiunte con una miscela composta dal 40% di biometano e dal 60% di gas naturale.
Nell’ambito del progetto Biomethair, finanziato dalla regione Piemonte e coordinato dal Centro ricerche FCA in Italia, è stato creato un impianto di raffinazione del biogas per ottenere biometano.
Le norme attualmente in vigore sul biometano, però, ne consentono solo l’utilizzo per i mezzi della società proprietaria dell’impianto di trasformazione, e quindi al momento non si può vendere il biometano su larga scala, per il rifornimento delle vetture.
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