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Fiat Grande Panda T-Gen3 Hybrid da €18.900

Grande Panda Hybrid: l’elettrificazione accessibile a tutti. La Grande Panda, costruita sulla piattaforma multi-energia SMART-CAR, è pensata per un pubblico globale grazie alla sua flessibilità, ed è ora disponibile con la sua seconda motorizzazione, quella ibrida. Con questo modello, il Brand firma un ritorno carico di entusiasmo nel segmento B, rafforzando le ambizioni di volume di FIAT con un veicolo smart, elettrificato e fluido pensato per la mobilità urbana. A partire da un prezzo di listino inferiore a 19.000€, la Grande Panda Hybrid consente alle famiglie di accedere alla mobilità elettrificata. In Italia a maggio è offerta a partire da 16.950€(*) in caso di rottamazione e finanziamento Stellantis Financial Services Italia. Dotata del nuovo motore T-Gen3 da 110 CV, con batteria al litio da 48 volt e trasmissione automatica eDCT, offre funzionalità come la guida elettrica in manovra e in città, frenata rigenerativa e maggiore efficienza nei consumi. La Grande Panda Hybrid sfoggi...

Fiat celebra gli ottant’anni della 500 Topolino




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Dal 16 al 19 giugno andrà in scena a Torino un grande evento internazionale per celebrare l'ottantesimo anniversario della Fiat 500 "Topolino" organizzato dal comitato "Ling80". L'iconica vettura ha rappresentato nella storia della motorizzazione non solo italiana un punto di riferimento a cavallo del secondo conflitto mondiale. È stata la prima vettura economica di Fiat dell'anteguerra, e ha rappresentato una rivoluzione nel modo di costruire le vetture e nella percezione culturale dell'automobile: con la Topolino, l'automobile è diventata oggetto di mobilità personale e di grande libertà.


Le celebrazioni per la ricorrenza inizieranno al Lingotto, dove dopodomani oltre duecento esemplari della Topolino saliranno lungo la famosa rampa ellittica e sosteranno sulla pista di collaudo posta sul tetto della storica fabbrica dove, nel 1936, iniziò la produzione della vettura. Attraverso questo ambizioso progetto, l'ingegner Dante Giacosa intendeva rendere l'automobile accessibile a una fetta più ampia della popolazione. Prodotta sino al 1955, la Topolino fu indiscussa protagonista nel processo di ricostruzione del Paese.

Sempre giovedì, le Topolino sfileranno dal Lingotto al Castello di Pralormo. Ad aprire la carovana, un esemplare appartenuto a Dante Giacosa, ora in mostra al Centro Storico Fiat. Nelle diverse giornate dell'evento, verranno poi toccati la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Racconigi, Moncalieri e tanti luoghi simbolo di Torino: piazza Vittorio Veneto, lo Juventus Stadium, il Mirafiori Motor Village, il Museo dell'Automobile. Proprio al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino si terrà alle 18.30 di giovedì un incontro sul patrimonio delle auto storiche dal titolo "Back to the future", a cura di Roberto Giolito, Head of Heritage FCA Italy. Partendo dal concetto di come la Topolino sia stata l'espressione del genio automobilistico a tutto tondo perché presentava motore, telaio, sospensioni e concetto di abitabilità innovativi, Roberto Giolito illustrerà la preziosa eredità di questa vettura rivoluzionaria e la sua influenza concettuale e tecnica su molti modelli successivi.

La città di Torino e il Lingotto sono le sedi naturali della manifestazione rievocativa. Inaugurato nel 1923, lo stabilimento Fiat è ancora oggi ammirato per la modernità e l'eleganza del suo sviluppo verticale, e per la soluzione della pista di collaudo sul tetto, che all'epoca destò anche l'apprezzamento del celebre architetto Le Corbusier.  Ancor prima di essere terminato, quello che era stato concepito come luogo di lavoro divenne simbolo dell'industria italiana entrando così nella memoria collettiva.

Qui sono nate automobili che come la Topolino hanno attraversato i decenni e contribuito alla motorizzazione del Paese, sino a quando il progresso produttivo non ha imposto il trasferimento presso impianti che rispondevano a logiche più moderne. Ma il Lingotto ha saputo rinnovarsi per venire incontro alle esigenze di un contesto urbano che andava cambiando e, da simbolo dell'archeologia industriale, la fabbrica ha vissuto un lungo processo di ristrutturazione interna, mantenendo inalterato il suo caratteristico aspetto esterno. Un luogo iconico in cui ha visto la luce una vettura entrata nella storia.

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