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FCA: risultati dell'esercizio e del quarto trimestre 2016

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FCA chiude il 2016 con risultati record. EBIT adjusted in progresso del 26% a 6,1 miliardi di euro e margine in crescita di 120 pb al 5,5%. Utile netto adjusted in aumento del 47% a 2,5 miliardi di euro e utile netto pari a 1,8 miliardi di euro. Indebitamento netto industriale ridotto a 4,6 miliardi di euro. I target per il 2017 confermano la convinzione del Gruppo nel raggiungimento degli obiettivi per il 2018.

Consegne globali complessive pari a 4.720.000 veicoli, in linea con l'esercizio precedente; consegne complessive di Jeep in rialzo del 9% a 1.424.000 veicoli
Ricavi netti a 111 miliardi di euro, in linea con il 2015
EBIT adjusted in crescita del 26% a 6.056 milioni di euro, con tutti i settori in positivo e in miglioramento rispetto al 2015
Utile netto adjusted in rialzo del 47% a 2.516 milioni di euro; utile netto pari a 1.814 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 93 milioni di euro del 2015
Indebitamento netto industriale pari a 4,6 miliardi di euro, in calo di 0,5 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2015
Quota di mercato in Europa in crescita di 40 pb al 6,5%; confermata la leadership di mercato in Brasile con una quota del 18,4%; quota di mercato stabile al 12,6% negli USA.

NAFTA
Margine EBIT adjusted in aumento di 100 pb al 7,4%

Calo delle consegne dovuto principalmente alla programmata uscita di produzione dei modelli Chrysler 200 e Dodge Dart
Ricavi netti in flessione a causa delle minori consegne, in parte compensate dal favorevole mix prodotto
EBIT adjusted in crescita principalmente per effetto del miglioramento del mix prodotto, delle efficienze sugli acquisti e dei minori costi di garanzia, in parte compensati dai minori volumi, dai maggiori costi di prodotto riferibili all’arricchimento dei contenuti dei veicoli e dall’aumento dei costi di produzione
L’EBIT adjusted esclude oneri complessivi netti per 667 milioni di euro, essenzialmente relativi a:
oneri, pari a 414 milioni di euro, principalmente riferiti all’ampliamento del perimetro dei richiami relativi ai dispositivi di gonfiaggio degli airbag Takata, annunciati a maggio 2016
costi incrementali pari a 156 milioni di euro rilevati nel primo semestre dell’anno e relativi all’implementazione del piano di riallineamento della capacità produttiva al fine di soddisfare al meglio la domanda di pickup e SUV
costi netti stimati, pari a 132 milioni di euro, relativi ad una campagna di richiamo per la quale è in corso una procedura con un fornitore; nonostante FCA ritenga che la responsabilità della campagna sia a carico del fornitore in questione, è stato rilevato solo un parziale recupero dei costi stimati, sulla base di un accordo di ripartizione
proventi, pari a 29 milioni di euro, derivanti da liquidazioni su piani pensionistici avvenute nel dicembre 2016.

LATAM
EBIT adjusted positivo nonostante la perdurante debolezza del mercato

La flessione delle consegne rispecchia le difficili condizioni di mercato in Brasile dovute al protrarsi della debolezza dell’economia, in parte compensate da maggiori volumi in Argentina
Ricavi netti in calo a causa delle minori consegne, in parte compensate dal favorevole mix prodotto trainato principalmente dalle nuove Fiat Toro e Jeep Compass
Miglioramento dell’EBIT adjusted sostanzialmente attribuibile al favorevole mix prodotto e al calo delle spese generali, amministrative e di vendita a seguito delle continue azioni di contenimento dei costi per adeguarsi al calo dei volumi, in parte compensati dalla flessione delle consegne e dall’aumento dei costi di prodotto dovuto all’inflazione e ai nuovi modelli
L’EBIT adjusted esclude oneri complessivi per 142 milioni di euro riferiti principalmente a oneri di ristrutturazione per adeguare la forza lavoro alle attuali condizioni del mercato (68 milioni di euro), a svalutazioni di attività (52 milioni di euro) e alla conversione delle attività monetarie nette in Venezuela a seguito dell’adozione del nuovo tasso di cambio fluttuante (19 milioni di euro)

APAC
Joint venture pienamente operativa con tre SUV Jeep in produzione

Calo delle consegne attribuibile al passaggio alla produzione di Jeep in Cina tramite la JV locale; consegne complessive (inclusi i veicoli prodotti dalla joint venture) in aumento del 23% a 233.000 unità
Ricavi netti in calo principalmente per effetto dei minori volumi dell’import in Cina, a seguito del passaggio alla produzione locale di Jeep, in parte compensati dal favorevole mix prodotto dei veicoli importati e alla crescita delle vendite di parti di veicoli
Miglioramento dell’EBIT adjusted sostanzialmente ascrivibile al favorevole mix dei prodotti importati, alle minori spese di marketing (ora sostenute dalla JV cinese) e ai migliori risultati della JV in Cina, in parte compensati dai minori prezzi netti dovuti agli incentivi per la vendita di veicoli non più sul mercato e di altri veicoli importati, e dall’aumento dei costi industriali dovuto ai cambi
L’EBIT adjusted esclude oneri complessivi netti per 44 milioni di euro, dovuti in larga misura a svalutazioni di attività per 109 milioni di euro, correlate principalmente ai modelli Fiat Ottimo e Viaggio prodotte localmente (in relazione al riallineamento della capacità produttiva per la realizzazione di SUV in Cina) e da proventi netti di 55 milioni di euro che includono rimborsi assicurativi iniziali e costi conseguenti alle esplosioni avvenute nel porto di Tianjin (Cina) nel terzo trimestre del 2015 

EMEA
Significativo miglioramento della redditività e crescita della quota di mercato 

Quota di mercato in Europa (EU28+EFTA) per le automobili in aumento di 40 pb al 6,5% (+60 pb al 28,9% in Italia) e di 30 pb all’11,6% per i veicoli commerciali leggeri(8) (-190 pb al 43,8% in Italia) Consegne di automobili in aumento del 13% a 1.018.000 unità. Consegne di veicoli commerciali leggeri in crescita del 19% a 288.000 unità
Incremento dei ricavi netti dovuto principalmente all’aumento dei volumi e al favorevole mix prodotto in gran parte attribuibili alla nuova famiglia della Fiat Tipo, alla nuova Alfa Romeo Giulia e alla Jeep Renegade
Incremento dell’EBIT adjusted essenzialmente ascrivibile all’aumento dei ricavi netti, alle efficienze produttive e sugli acquisti, al miglioramento dei risultati delle joint venture, in parte compensati dall’aumento dei costi pubblicitari a supporto del lancio dei nuovi prodotti e dai maggiori costi di ricerca e sviluppo.

MASERATI
Margine EBIT adjusted più che raddoppiato al 9,7%, con il margine del secondo semestre al 12,0%

Aumento delle consegne trainato essenzialmente dal lancio della nuova Maserati Levante; significativi incrementi in tutte le aree geografiche: Cina (+91%), Europa (+37%) e Nord America (+14%)
Ricavi netti in aumento principalmente per effetto delle maggiori consegne e di un mix di mercato e di prodotto più favorevole
EBIT adjusted in miglioramento a seguito dell’aumento dei ricavi netti, parzialmente compensato dall’incremento dei costi industriali e di lancio commerciale 

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