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FCA ha chiuso il 2016 con risultati record. FCA ha dichiarato un utile netto pari a 1,8 miliardi di euro, un utile netto rettificato di 2,5 miliardi (+47%), un Ebit rettificato di 6,1 miliardi (+26%) e un indebitamento in calo (4,6 miliardi, 500 milioni in meno rispetto al 2015). La prima trimestrale del 2017 ha risentito dei risultati negli Stati Uniti, in flessione “soprattutto per la fine della produzione della Chrysler 200 e l’andamento del mercato flotte aziendali”: in ballo c’è il riequilibrio nelle vendite, ma il manager ha spiegato che FCA “si è rifiutata di inquinare i canali”. Detto questo, il risultato “non toccherà gli obiettivi per il 2017 e il 2018: pensiamo di avere i prodotti giusti e vogliamo una società priva di debito”.
Dopo le cento Chrysler Pacifica autonome destinate ai test di Waymo, l'azienda di Alphabet che ha raccolto l'eredità della Google Car, FCA si sta muovendo per chiudere un’altra partnership sulle nuove tecnologie: “Entro l’anno dovremmo annunciare un accordo importante – ha detto Marchionne – è il mio obiettivo principale”. I fronti hi-tech saranno multipli e i colloqui con i potenziali partner sono già stati avviati. “Non bisogna sposarsi con una persona sola a Silicon Valley, altrimenti i è bloccati. Possiamo continuare a lavorare con Google, ma abbiamo fatto una proposta simile anche ad Apple. Non ci dobbiamo fermare, il campo è molto più vasto”. Detto questo, non mancano le perplessità: “Alcune delle cose che ho visto nella Silicon Valley mi fanno pensare alla bolla del ‘.com’ di fine anni Novanta, serve attenzione”.
Di sicuro, FCA non farà alleanze con la Tesla per lo sviluppo di vetture elettriche: “Abbiamo le competenze tecniche per replicare quanto fanno loro. Ho rispetto per Musk, gli auguro un grande futuro, ma ho grosse difficoltà con i suoi risultati e ci sono grosse differenze su quanto valiamo noi e quanto pensiamo che valgano loro, tanto che non è possibile pensare ad alleanze”. Durante l’assemblea, Marchionne ha inoltre introdotto la Jeep Yuntu, una concept di Suv ibrida plug-in sviluppata per il mercato cinese e attesa al Salone di Shanghai.
“Volkswagen? Mai parlato di consolidamento”. “Abbiamo avuto uno scambio, e questi scambi sono emersi a livello di stampa. Ma non si è mai parlato di un'alleanza o di un consolidamento. Bisogna essere molto cauti, non dobbiamo portare avanti sogni irrealistici di consolidamenti ora che abbiamo raggiunto risultati record”.
Sulle recenti accuse su un presunto scandalo diesel Marchionne dice: “Chiediamo venia, stiamo collaborando con le autorità sia negli Usa che in Europa. Facciamo del nostro meglio per soddisfare le regole e accontentare i garanti”. “Col senno di poi, con tutto il clamore che hanno fatto i diesel forse avremmo evitato di introdurli sul mercato. Se ci sono state delle omissioni nel presentare i documenti ai regolatori, è stata un svista e non una intenzione, non ci sono tentativi di eludere le leggi. Il nostro caso è molto diverso rispetto a quello che è successo alla Volkswagen, ma questo esprime i cambiamenti di sensibilità che ci sono stati nelle autorità, che per noi corrispondono a uno sforzo maggiore”. Nonostante sia “ottimista” sulla soluzione della questione diesel, il Gruppo chiede all’Unione Europea “maggior chiarezza: le autorità nazionali al di fuori delle giurisdizioni hanno tentato di interferire. Per Fca le autorità italiane di omologazione seguono la questione, ma ce ne sono altre al di fuori dell'Italia che eseguono le procedure e questo crea qualche interferenza. Ci sono voci in Germania sulle strategie usate, bisogna mettere un freno».
Marchionne ed Elkann hanno confermato che il nuovo ad di FCA sarà un interno: “Stiamo formando un vasto gruppo di persone, abbiamo numerose persone che si candidano e cercheremo di fare la scelta giusta”. L’avvicendamento sarà alla fine del 2018. “John e io facciamo lunghe discussioni in merito. Ci sono ancora due anni, ma ce ne stiamo occupando dal 2014. È un lavoro che affronto con grande serietà. Sapete che io investo in questa società e ci tengo che i risultati ci siano, non ho nessuna intenzione di vendere azioni”.
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