Nel settembre 2005 debutta a Torino la Grande Punto, la nuova vettura Fiat che si propone di ripetere il successo storico della Punto ma in totale discontinuità rispetto al modello precedente. Infatti, seppure in teoria appartenente al segmento B, per le sue dimensioni, dotazioni e caratteristiche può costituire un'alternativa anche a molti modelli del segmento C.
Unica nel panorama mondiale, quindi, la Grande Punto è stata pensata e realizzata per essere il nuovo riferimento in termini di design introducendo un concetto di "dimensioni" più importante. Il modello, poi, raggiunge standard di sicurezza e qualità superiori per la sua categoria; offre la migliore gamma di motorizzazioni diesel; e, infine, propone un rapporto prezzo/contenuti molto competitivo. Grazie a tutte queste peculiarità, la Grande Punto declina, in modo del tutto originale, tre qualità fondamentali: bellezza, solidità e brillantezza.
Nasce così un'automobile che racchiude in sé la passione e la capacità progettuale e costruttiva di un brand nato oltre un secolo fa. Perché nel patrimonio del Marchio c'è tutto questo, insieme con il lavoro e l'orgoglio professionale delle migliaia di persone - tecnici, operai, dirigenti - che nel tempo si sono avvicendati nelle fabbriche, negli uffici e sui campi di gara. Qui si trovano le radici di quell'inimitabile personalità che sulle strade di ogni giorno ci fa immediatamente riconoscere una vettura Fiat da tutte le altre che incrociamo. Del resto, c'è sempre stata un'automobile Fiat accanto alla gente che prima ha scoperto l'auto come insostituibile mezzo di mobilità individuale, poi ha imparato ad apprezzare vetture capaci di essere belle, affidabili e piacevoli da guidare, ma soprattutto ad un prezzo accessibile. E la Grande Punto non fa eccezione, anzi fissa i nuovi parametri - in termini di design, sicurezza e comfort - di questa categoria dove si sfidano i migliori costruttori del mondo: basti dire che il segmento delle compatte rappresenta il 26% del mercato delle automobili nell'Europa Occidentale, cioè il "core" del mercato con circa 3.750.000 unità annue. Ancora di più in Italia, dove questa categoria registra ben il 37% del mercato, composto dal 56% di motori benzina e dal 44% dei motori diesel.
Per conquistare e mantenere la leadership di questa fascia di mercato, dunque, la Grande Punto doveva compiere un vero e proprio salto concettuale. Infatti, fino a pochi anni fa una vettura di queste dimensioni, comfort e dotazioni sarebbe stata definita "familiare" non certo un'auto appartenente alla fascia delle compatte.
Ecco perché soltanto un brand come Fiat poteva stravolgere le classiche categorie e dettare tempi e modi, creare ancora una volta tendenza e imporre concetti e soluzioni innovative. Insomma, l'ultima nata di Fiat segna un vero salto generazionale rispetto al modello precedente, proprio come era avvenuto con la Punto lanciata nel 1993 rispetto alla Uno, o quest'ultima nei confronti della 127. Resta il nome, come bella eredità di un'auto apprezzata da 6 milioni di clienti diversi tra loro per gusti, età, nazionalità ed estrazione sociale.
Le tre qualità vincenti del nuovo modello
Sviluppato da Italdesign-Giugiaro in collaborazione con il Centro Stile Fiat, lo stile della Grande Punto si distingue nel panorama automobilistico per la bellezza della linea esterna, moderna, ricercata e contraddistinta da una inconfondibile "italianità", un linguaggio stilistico "mediterraneo" dove le forme affusolate e rotondeggianti sembrano ispirarsi alle vetture sportive degli anni 50 e 60. Come gli esterni anche gli interni della Grande Punto rappresentano l'espressione più evoluta dello stile italiano, grazie anche alla qualità dei materiali e alla particolare cura dei dettagli. Il risultato è un ambiente luminoso, accogliente e funzionale.
Nasce così un'automobile disegnata per "emozionare" ma che esprime anche una solidità derivata da standard qualitativi di assoluta eccellenza. Come dimostrano una sicurezza ai massimi livelli, una cura del dettaglio inusuale in questa fascia di mercato e un comfort eccezionale. Impressione confermata dalle dimensioni esterne che la pongono ai vertici della categoria: infatti è lunga 403 centimetri, larga 168, alta 149 e con un passo di 2 metri e 51 centimetri, misure che si traducono in una straordinaria abitabilità interna. Insomma, la Grande Punto è una vettura di qualità superiore: del resto, fin dalle prime fasi di progettazione, il team dedicato a questo nuovo progetto ha perseguito standard qualitativi molto elevati e si è avvalso di un processo ingegneristico di grande rigore, basato su una piattaforma molto solida, oltre ad applicare le più avanzate ed innovative metodologie di affidabilità in tutte le fasi di sviluppo ed industrializzazione del modello.
Infine, la Grande Punto si conferma una vettura agile e piacevole da guidare in qualunque situazione. Una brillantezza che le deriva principalmente dai suoi propulsori che coniugano ottime prestazioni, consumi contenuti ed assoluto rispetto ambientale (sono tutti Euro 4). Due sono a benzina (1.2 8v da 65 CV e il nuovo 1.4 8v da 77 CV) e quattro turbodiesel: 1.9 Multijet da 120 CV e da 130 CV, 1.3 Multijet 16v da 75 CV, l'inedito 1.3 Multijet 16v da 90 CV con turbina a geometria variabile.
"Valore" come chiave di successo
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per ripetere il successo commerciale del modello precedente. Infatti, Il successo di un'automobile è il risultato di una scommessa vinta, di un lampo d'intuizione stilistica mediato dagli studi sulle nuove tendenze del gusto, sulle emergenti necessità della clientela, sulle proiezioni relative all'andamento del mercato. Nasce, insomma, da una ricetta difficile, che viene messa alla prova dal giudice più severo: il tempo. Il successo autentico, infatti, dura negli anni. Come dimostra il modello Punto: dal 1993 ad oggi oltre sei milioni di europei l'hanno acquistata e venticinque giurie internazionali l'hanno premiata. Tra l'altro, con il debutto della Grande Punto, proseguirà anche la produzione e la commercializzazione della Punto attualmente sul mercato - nelle motorizzazioni benzina, diesel e metano - con un'offerta particolarmente vantaggiosa.
Oggi, proprio come il modello precedente, la Grande Punto gioca la stessa carta che si è rivelata vincente: ascoltare il cliente e fare crescere il prodotto in base ai suoi desideri. Coerente, perciò, con la prima e più importante richiesta che qualunque cliente fa al momento di acquistare un'auto, la nuova vettura risponde offrendo innanzitutto "valore". È questa, infatti, da sempre la forza di Fiat Punto che si è affermata nel suo segmento, proprio in quella fascia di mercato che in questi ultimi anni ha visto intensificarsi la presenza di nuove vetture. Si tratta, ovviamente, di una concorrenza agguerrita, pronta a scendere in campo con ogni mezzo. Ma dalla quale il modello non ha mai perso terreno, competendo ai massimi livelli e offrendo sempre qualcosa in più: sicurezza, controvalore ed equilibrio prestazioni/consumi, senza trascurare la spinta continua all'innovazione. Del resto è proprio questa la missione di Fiat: un'azienda italiana che realizza vetture originali nello stile e ricche di soluzioni intelligenti e perciò capaci di garantire una migliore qualità della vita di ogni giorno. La Grande Punto raccoglie il testimone con il preciso obiettivo di rispettare questo ideale impegno assunto con gli automobilisti.
Moving Passion
Per un modello così originale è stata pianificata una strategia di comunicazione che, rivolgendosi ad un pubblico giovane e dinamico, ha utilizzato un linguaggio fresco e immediato. Nasce così il logo "Mr. Dot", un simpatico pittogramma a forma di P che cambia aspetto a seconda delle situazioni in cui si viene a trovare: ora è un guidatore, dopo un po' è un omino con gli sci. Sono 50 le trasformazioni possibili, ciascuna con un sua personalità, tutte espressione del concetto di "moving passion" che sottende il progetto Grande Punto: se da una parte, infatti, il nuovo modello rappresenta la passione di Fiat e dei suoi uomini verso l'automobile, la velocità, la competizione; dall'altra parte, è lo stesso spirito di un cliente attratto dai valori del bello, del dinamismo, del colore, della passione e del movimento. Per lui sono state realizzate 19 versioni incrociando 2 corpi vettura (3 o 5 porte), 4 allestimenti, 6 motorizzazioni, 13 colori esterni e 12 tipologie di interni, il tutto ad un listino prezzi davvero interessante. Infatti, la Grande Punto si può definire "grande" anche per il prezzo, quasi identico a quello della Punto attuale con la differenza che, a parità di spesa, i clienti potranno godere di un'auto ai vertici della categoria per dotazioni ricche e avanzate.
Una risposta precisa ad ogni richiesta
Stile, emozione, comfort, sicurezza e un buon prezzo: sono le linee guida lungo le quali è stata sviluppata e realizzata la Grande Punto, un'automobile nata per i giovani adulti, i giovanissimi, le nuove donne attive, le piccole famiglie contemporanee. Per meglio soddisfare le esigenze di questo pubblico così eterogeneo, la Grande Punto propone uno stile prettamente italiano, simbolo di carattere e ricercatezza, che si esprime in due body: una versione 3 porte, più aggressiva e dinamica, che piacerà soprattutto ai più giovani; e una versione 5 porte che esalta i valori dell'equilibrio tra linea e comfort, tra prestazioni e sicurezza, tra accessibilità e look distintivo. Comune ad entrambe le versioni, l'ampia e articolata gamma composta da quattro livelli di allestimento, ciascuno capace di soddisfare clienti diversi ma che condividono lo stesso spirito giovane e dinamico. In particolare, l'allestimento Active si rivolge ai più giovani, persone piene di vitalità e con una mentalità aperta e flessibile; la versione Dynamic, invece, è la risposta giusta per quanti coniugano slancio emozionale e razionalità, mentre la Grande Punto Emotion è l'ideale per chi cerca in una compatta dotazioni di categoria superiore e un comfort di ottimo livello. Infine, la versione Sport conquisterà di certo i clienti che amano performance eccellenti e tratti estetici distintivi.
Insomma, non è esagerato affermare che chiunque poteva trovare la sua Grande Punto, personalizzandola magari con i tanti optional a disposizione, agli innovativi servizi finanziari e assicurativi creati ad hoc, oltre ai numerosi e importanti contenuti della Lineaccessori. Senza dimenticare che sono state programmate altre novità per la Grande Punto sia nel campo dei motori sia dell'infotelematica.
Una vettura che suscita forti emozioni: slanciata e aggressiva nella linea, elegante e compatta nell'insieme. E a questa bellezza intrinseca, la Grande Punto aggiunge il comfort, la funzionalità e la fruibilità degli interni propri di una vettura di segmento superiore. Per esempio, offre un'ottima abitabilità, un'ampia visibilità anteriore, una grande accessibilità e uno spazioso bagagliaio. Sul piano della qualità, poi, la Grande Punto risulta esteticamente raffinata per le combinazioni cromatiche unite ai materiali più innovativi, curata nei dettagli e nella scelta dei tessuti, tale da conferire anche grande sensazione di solidità e compattezza.
Stile italiano per una nuova concezione di sportività
Sviluppato da Italdesign-Giugiaro in collaborazione con il Centro Stile Fiat, lo stile della Grande Punto è un'intrigante miscela di aggressività e potenza combinate con "misura" ed eleganza. Dunque, una linea sportiva, filante che assicura robustezza e agilità pur mostrando la sua raffinatezza.
Innanzitutto, il carattere forte della Grande Punto è individuabile nella parte anteriore della vettura dove spicca il muso slanciato e graffiante che esprime un dinamismo incredibilmente reale. Ecco allora un frontale importante, quasi da piccola Granturismo, dove sono incastonati i proiettori allungati in una tensione originale. L'impressione è ben chiara: vivacità, protagonismo, un pizzico di trasgressione e un misterioso fascino. La parte posteriore invece, più morbida e rotondeggiante, svolge una funzione di compensazione rispetto all'aggressiva zona anteriore. Infatti, dietro la vettura comunica la sua componente più rassicurante richiamando i concetti di stabilità, solidità e robustezza.
Insomma, il risultato finale è una linea equilibrata che soddisfa istanze sia pulsionali sia razionali, dove convivono armoniosamente valori di sportività, raffinatezza e bellezza. Del resto, lo stile della Grande Punto è radicato nella tradizione più autentica dell'automobilismo italiano, una storia leggendaria riletta in chiave moderna e assolutamente inedita nel panorama attuale.
Anteriore
La linea della Grande Punto rilegge in chiave dinamica e sportiva l'immagine dei modelli precedenti coniugando elementi finora inconciliabili. Come dimostra, per esempio, un frontale aggressivo ma modellato secondo i canoni delle normative urto pedone. L'impostazione quindi, sia nella composizione sia nella modellazione, è frutto di un'analisi attenta ed è sviluppata nel rispetto delle nuove norme, che prevedono volumi più gonfi, taglio cofano più largo ed una struttura paraurti rastremata, percepibile soprattutto nella vista in pianta, per ridurre al massimo la zona interessata alla prova d'urto.
Inoltre, il parabrezza e il cofano si presentano alquanto pronunciati e con movimento omogeneo: in assenza di un'interruzione marcata tra i due elementi (cofano accentuato e cristallo decisamente inclinato) si percepiscono quasi su una stessa linea, caratteristica questa che esalta la componente sportiva della Grande Punto. Tra l'altro, la calandra propone visibile - in ottemperanza alle disposizioni indicate dalle nuove norme - la linea di bipartizione fra cofano e paraurti anteriore, progressivamente ridotto, quest'ultimo, nel suo raccordo con i passaggi ruota. Dai fendinebbia raccordati ai lati, come ci si aspetta da una vettura sportiva, parte un rilievo che li ingloba ricongiungendoli verso il centro alla presa d'aria inferiore. Infine, tra faro e fendinebbia è presente una nervatura che alleggerisce il parafango e ripropone lo stesso motivo grafico. Senza contare che i fari carenati, tesi e allungati verso la fiancata, suggeriscono sportività e dinamismo.
Profilo
In vista laterale, una "spezzata" percorre integralmente la fiancata partendo da metà del passaggio ruota per andare ad annullarsi nello specchio di coda, sul portellone posteriore. Sullo stesso spigolo di fiancata si allineano le maniglie, mentre poco più sotto ritroviamo il bocchettone del serbatoio di benzina, qui non più quadrangolare bensì tondo.
Rispetto ai modelli precedenti, poi, un'altra caratteristica distintiva della Grande Punto - sia con 3 o 5 porte - è la terza luce davanti alla porta anteriore e lo specchietto di impostazione molto sportiva e studiato per favorire il flusso aerodinamico del montante.
Inoltre, le ruote grandi sono enfatizzate da passaggi ruota ben marcati, robusti e muscolosi che conferiscono un effetto di forza e solidità. Infine, il rilievo del brancardo sotto il taglio porta protegge da eventuali getti e spruzzi e si ripropone, rendendo l'insieme equilibrato ed armonico, nel paraurti posteriore, nella sporgenza sotto il filo inferiore del portatarga.
Posteriore
Continuando la tradizione nata con la prima Punto, anche il nuovo modello propone i fanali carenati a sviluppo verticale e integrati nei due montanti, quindi in zona protetta e ben visibile. Tra l'altro, questi dispositivi hanno le tre funzioni distinte grazie al disegno stesso che suggerisce anche maggiore aerodinamicità. La muscolatura del posteriore dà forza alla vettura che si riconferma così nella sua natura sportiva. Il tetto, molto slanciato, termina nella parte posteriore con un elemento a effetto "spoiler" fra i due montanti che incorpora lo stop centrale. Inoltre, il paraurti, avvolgente, incorpora la targa lasciando il pannello sotto lunotto pulito e facendo risaltare l'unico, importante, elemento grafico: quello del Marchio Fiat. Infine, i catadiottri sono integrati nei fendinebbia posizionati nella parte inferiore del paraurti posteriore che presenta una sorta di spoiler aerodinamico.
Interni
Un design, pertanto, improntato alla sportività per una vettura dal carattere forte, vivace ed esuberante, da protagonista, in linea con le nuove indicazioni del mercato nel suo segmento e capace di soddisfare le richieste di un cliente sempre più preparato ed esigente. Se all'esterno, quindi, la Grande Punto rappresenta una nuova concezione di sportività, all'interno il modello combina la funzionalità e la fruibilità degli interni con qualità ed eleganza. Ecco allora un'ottima abitabilità interna e un comfort superiore rispetto a quello che ci si aspetta da una vettura di questo segmento in termini di ergonomia e spazio a disposizione del guidatore e dei passeggeri. Tra l'altro, sul piano della qualità, la Grande Punto risulta esteticamente raffinata e curata nei minimi particolari, tale da conferire anche grande sensazione di solidità e compattezza. Senza contare che il design, i materiali e i tessuti di qualità sono maggiormente esaltati dall'attenta scelta delle combinazioni cromatiche che conferiscono eleganza e ricercatezza negli interni, rendendoli ancora più vivaci e dinamici: in dettaglio, gli allestimenti Active e Dynamic si caratterizzano per 3 ambienti interni disponibili in tre colori mentre le versioni Emotion e Sport offrono 2 ambienti in 2 diverse tinte. Inoltre, il cliente della Grande Punto può richiedere gli interni in pelle in configurazione elegante o sportiva.
Ergonomia ed abilità da prima della classe
Accogliente e pratica, la Grande Punto vanta uno spazio interno impareggiabile e un'abitabilità ai vertici del segmento, come preannunciano le dimensioni esterne: la lunghezza è di 4.030 mm, la larghezza è di 1.687 mm, l'altezza è di 1.490 mm, con un passo di 2.510 millimetri. Del resto, il nuovo modello assicura viaggi confortevoli, godendo sempre di un concreto e diffuso benessere a bordo. Per raggiungere questo obiettivo i progettisti hanno lavorato - fin dalla fase di sviluppo della Grande Punto - secondo i più moderni criteri di ergonomia per la definizione di quei parametri che misurano la capacità dell'automobile di rispondere alle esigenze di benessere e comfort a bordo. Il risultato finale sono gli eccellenti valori della Grande Punto nelle funzioni ergonomiche fondamentali: abitabilità, postura di guida, accessibilità.
Da sempre qualità vincenti, queste caratteristiche diventano ancor più importanti oggi, nel momento in cui aumenta il tempo trascorso in automobile, si diffonde l'abitudine a vetture di segmenti superiori (e quindi più spaziose), cresce l'altezza media della popolazione. Per esempio, nei posti anteriori, grazie al sedile del guidatore con alzasedile e al volante regolabile (sia in altezza sia in profondità), si raggiungono eccellenti risultati di abitabilità e l'ideale assetto di guida (l'altezza dei conducenti può variare da 1,50 a circa 2 metri). Tra l'altro, anche nel caso di un guidatore molto alto, alle sue spalle può accomodarsi un passeggero altrettanto grande, godendo di un comfort buono. Il tutto senza pregiudicare la capacità del bagagliaio che, in configurazione normale, raggiunge i 275 litri.
Dunque, lo spazio interno della Grande Punto è il risultato di un buon bilanciamento dei volumi dell'abitacolo: infatti, sono stati ottimizzati i parametri che declinano la postura, la posizione del posto di guida e dei posti dedicati ai passeggeri nelle varie possibilità di utilizzo della vettura, l'abitabilità complessiva del modello. In dettaglio, dal calcolo "combinazione spazio-comfort" risulta che lo spazio interno della Grande Punto è molto regolare, cioè il volume rimane utilizzabile in modo buono in presenza di passeggeri nei quattro posti. Inoltre, per la posizione dei posti anteriori, il nuovo modello offre la migliore possibilità di accomodare sia le persone basse sia quelle alte (grazie alla ampia possibilità di regolazione doppia del volante e del sedile). Infine, il comfort dei posti posteriori è quasi indipendente dalle regolazioni dei sedili anteriori; anche in presenza di persone "alte" sedute anteriormente, lo spazio per i posti posteriori rimane buono sia per le gambe sia per i movimenti del corpo. Il risultato della Grande Punto è di assoluta eccellenza nella sua categoria in quanto possono essere accomodate, in condizioni di spazio ritenuto più che buono, sui sedili anteriori persone alte 186 centimetri e contemporaneamente sui sedili posteriori passeggeri alte 182 cm.
Inoltre, la guida è resa particolarmente piacevole dalla posizione della pedaliera, l'allineamento del volante, l'adeguato posizionamento del piano appoggiabraccio e quello del piano appoggiapiedi, l'ottima manovrabilità del pomello del cambio e la piena visibilità della strumentazione e dei principali comandi di guida. Piacere di guidare cui contribuiscono anche i sedili ottimamente profilati e avvolgenti che contengono adeguatamente il corpo anche nelle situazioni di guida più dinamiche. Infine, "star bene a bordo" significa sì trovare tanto spazio, ma bisogna soprattutto trovarlo là dove serve; significa poter salire e scendere dalla vettura in modo facile e comodo e, una volta accomodati sui sedili, avere intorno a sé un ambiente arioso; e significa godere di una buona visibilità esterna, favorita anche dalle generose dimensioni degli specchietti esterni. In tutte queste situazioni la Grande Punto non conosce rivali nella sua fascia di mercato.
Sotto una linea di forte personalità, la Grande Punto offre un'articolata gamma di eccellenti propulsori dalla tecnica avanzata e generosi nelle prestazioni. Sono, infatti, due motori a benzina (1.2 8v da 65 CV e 1.4 8v da 77 CV) e quattro turbodiesel Multijet: 1.3 16v da 75 CV e da 90 CV e 1.9 8v da 120 CV e da 130 CV. Ciascuno con doti diverse, tutte sfruttate appieno dall'accoppiamento con cambi meccanici a 5 o 6 marce, che di volta in volta si segnalano per la loro generosità, per il temperamento brillante o ancora per le alte prestazioni e la tecnologia sofisticata. Tra le doti comuni, invece, la grande affidabilità e il rispetto per l'ambiente: tutti i propulsori, infatti, rispettano i limiti sulle emissioni Euro 4.
Tutti i motopropulsori della Grande Punto sono prodotti da Fiat Powertrain Technologies, il nuovo settore del Gruppo. In FPT sono presenti tutte le attività di innovazione, ricerca, progettazione e produzione dei motori e cambi per ogni tipo di applicazione: dalle automobili ai veicoli industriali, dalle imbarcazioni ai mezzi agricoli. Più di 3000 persone lavorano nei centri di ricerca di FPT in otto diverse nazioni e contribuiscono a fare di questo settore un grande polo di eccellenza tecnologica e continua innovazione.
Propulsori diesel: storia di un primato Fiat
1.3 16v Multijet da 75 CV e 90 CV
Su Fiat Punto non poteva certo mancare il 1.3 16v Multijet - il più piccolo e avanzato tra i diesel a iniezione diretta "Common Rail" di seconda generazione - con una novità assoluta: infatti, per la prima volta, debutta una nuova versione dotata di un turbocompressore a geometria variabile. Con questa sovralimentazione, il 1.3 16v Multijet eroga ben 90 CV (66 kW a 4000 giri/min) di potenza massima ed una coppia di 20,4 kgm (200 Nm a 1750 giri/min). Non solo. La Grande Punto equipaggiata con il 1.3 Multijet da 90 CV assicura performance eccellenti: ha una velocità massima di 175 km/h e impiega 11.9 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Anche i consumi sono tra i migliori del segmento: 5.9 l/100 km nel ciclo urbano, 3.9 /100 km in quello extraurbano e 4.6 /100 km nel misto.
Oltre che per la diversa sovralimentazione (quella del 1.3 Multijet da 75 CV è assicurata da un turbocompressore a geometria fissa), la nuova motorizzazione si contraddistingue per altri interventi. Il sistema di combustione è stato modificato aumentando la permeabilità dei condotti di aspirazione e scarico, riducendo la turbolenza in camera di combustione e variandone conseguentemente la geometria ed il rapporto di compressione da 18:1 a 17.6:1. Il sistema di controllo emissioni prevede una valvola EGR ad attuazione elettrica gestita direttamente dal sistema controllo motore, uno scambiatore per il raffreddamento dei gas di scarico in ricircolo (EGR) e un catalizzatore "close coupled". Ciò consente di garantire il rispetto dei limiti emissioni CEE FASE 4.
Ottime anche le prestazioni del 1.3 Multijet che sviluppa una potenza di 75 CV (55 kW a 4000 giri/min) e una coppia di 19,4 kgm (190 Nm a 1750 giri/min). La Grande Punto così equipaggiata raggiunge i 165 km/h di velocità massima, accelera da 0 a 100 km/h in 13.6 secondi e fa registrare consumi tra i migliori del segmento: 5.9 l/100 km nel ciclo urbano, 4.0 l/100 km in quello extraurbano e 4.7 l/100 km nel misto.
Fin qui le differenze tra le due versioni da 75 e 90 CV. Comune ad entrambe, invece, l'architettura del propulsore. Infatti, si tratta di un "4 cilindri in linea" di 1248 cm3, con un alesaggio di 69,6 mm e una corsa "lunga" di 82 mm. Le valvole sono quattro per cilindro e sono azionate direttamente da un doppio albero a camme in testa tramite bilanceri a dito con rullo. Non solo. Il 1.3 Multijet 16v è un vero e proprio capolavoro di tecnologia in miniatura: "vestito" di tutti i suoi accessori, pesa solo 130 kg; ha dimensioni contenute, è lungo meno di 50 centimetri e alto 65; ha un "layout" dei componenti studiato per il minimo ingombro.
Progettato seguendo i criteri della massima razionalità, efficienza e affidabilità, il propulsore è capace di ottimi rendimenti ed è praticamente "for life": infatti, è stato realizzato per una vita di 250.000 km senza alcuna manutenzione dei componenti meccanici. In più, gli intervalli per il cambio dell'olio si allungano da 20 a 30.000 km (il 1.3 Multijet 16v usa un olio a bassa viscosità - quindi "fuel economy" - e rispettoso dell'ambiente).
Compatto e tecnologicamente sofisticato, dunque, il nuovo propulsore è anche un motore a vocazione ecologica, perché soddisfa i limiti di emissione Euro 4 anche senza la trappola del particolato (a richiesta per alcuni Mercati).
Il 1.3 Multijet 16v (da 75 o da 90 CV), quindi, rappresenta un vero e proprio balzo tecnologico che, per il cliente, si traduce in una riduzione dei consumi e delle emissioni. E questo senza contare la maggiore silenziosità (dovuta alle "iniezioni multiple"); il miglior comfort (minori masse alterne significano meno vibrazioni); la dolcezza e la gradevolezza di guida (dovute all'ottima progressione di coppia, che a sua volta è garantita dalla possibilità di un migliore controllo della combustione); l'elasticità e la prontezza di risposta di un diesel che somiglia sempre più ai motori a benzina per la più vasta escursione del numero di giri (ad esempio, non si avverte più il "taglio" di combustibile poco sopra i 4000 giri/min); le caratteristiche ecologiche che consentono di migliorare ancora la principale dote del diesel sul fronte ambientale (il consumo) riducendo al minimo il principale difetto (l'emissione di particolato).
1.9 Multijet da 120 CV e da 130 CV
Entrambi "4 cilindri in linea" - due valvole per cilindro - con alesaggio di 82 millimetri e corsa di 90,4 mm, il primo eroga una potenza di 120 CV (88 kW) a 4000 giri/min e una coppia di 28,5 kgm (280 Nm) a 2000 giri/min; il secondo sviluppa una potenza di 130 CV (96 kW) a 4.000 giri/min e una coppia di 28,5 kgm (280 Nm) a 2000 giri/min. I due propulsori sono stati oggetto di diversi interventi tecnici tesi a incrementare le prestazioni, la coppia motore ai bassi regimi e la riduzione della rumorosità e delle vibrazioni. Come dimostra il sistema "Common Rail" che prevede due strategie di controllo automatico delle calibrazioni e del bilanciamento del gasolio iniettato, a vantaggio della silenziosità acustica e vibrazionale. Inoltre, la sovralimentazione del propulsore è realizzata con un turbocompressore Garrett VGT 17 a geometria variabile controllata elettronicamente che contribuisce a migliorare l'erogazione di potenza, conferendo allo stesso tempo caratteristiche di coppia molto elevata anche ai bassi regimi di rotazione. Basti pensare che tra i 1750 e 3250 giri/min, è disponibile il 90% della coppia massima. Dati che si traducono in una grande piacevolezza di guida e in prestazioni eccellenti. Infatti, la Grande Punto Emotion equipaggiata con il 1.9 Multijet da 120 CV raggiunge una velocità massima di 190 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 10,0 secondi (i valori per la versione Sport con il 1.9 Multijet da 130 CV sono rispettivamente 200 km/h e 9,5 secondi). Prestazioni brillanti, dunque, a fronte delle quali i consumi si mantengono contenuti: 7,5 l/100 km nel ciclo urbano, 4,5 l/100 km in quello extraurbano e 5,6 l/100 km nel misto (quelli del 1.9 Multijet da 130 CV sono 7,6, 4,6 e 5,7).
Non ultimo, come il 1.3 Multijet, anche il 1.9 Multijet della Grande Punto rispetta la normativa Euro 4 e offre la trappola per il particolato (DPF), il sistema "for life" che abbatte le polveri fini e non richiede l'utilizzo di additivi per la rigenerazione.
Il sistema Multijet dei JTD di seconda generazione
Veri e propri gioielli dell'ingegneria motoristica, i turbodiesel Multijet della Grande Punto confermano la leadership di Fiat Auto in questo ambito. Del resto, con la messa a punto del sistema Multijet, il Gruppo Fiat ha conquistato un nuovo importante primato nel campo dei motori a gasolio. Risultato reso possibile dal grande know how accumulato in questo campo fin dal 1986, quando nasceva la Croma TDI, prima vettura diesel ad iniezione diretta del mondo. Si trattava, per quegli anni, di un risultato brillante, del primo importante passo avanti dei motori a gasolio per automobili verso una maggiore efficienza di combustione. Grazie a quell'impostazione tecnica, che poi anche altri costruttori avrebbero adottato, le vetture diesel potevano garantire, contemporaneamente, maggiori prestazioni e minori consumi. Restava un problema: l'eccessivo rumore del propulsore ai bassi regimi di rotazione e nei "transitori". Ed è qui che inizia la storia dell'Unijet o meglio lo studio di un sistema di iniezione diretta più evoluto, capace di ridurre drasticamente l'inconveniente dell'eccessiva rumorosità di combustione. Questa ricerca alcuni anni più tardi avrebbe portato all'Unijet, conquistando nel frattempo anche altri importanti vantaggi sul fronte dei rendimenti e dei consumi. Per risolvere il problema, infatti, c'erano solo due possibilità: accontentarsi di un'azione passiva e quindi isolare il motore stesso per impedire alle onde sonore di propagarsi, oppure lavorare in modo attivo per eliminare l'inconveniente alla fonte, sviluppando un sistema di iniezione capace di ridurre il rumore di combustione. Imboccata questa seconda strada, i tecnici del Gruppo Fiat concentrarono subito la ricerca sul principio del "Common Rail", scartando dopo un'attenta analisi altri schemi di iniezione ad alta pressione. Questi sistemi, infatti, non permettevano né di gestire la pressione in modo indipendente rispetto al numero di giri e al carico del motore, né di avere la preiniezione, che sono proprio i punti forti dell'Unijet. Nato dal lavoro dei ricercatori dell'Università di Zurigo, e mai applicato prima su una vettura, il principio teorico sul quale si incominciò a lavorare era semplice e geniale insieme. Continuando a spingere gasolio all'interno di un serbatoio, si genera pressione all'interno del serbatoio stesso, che diventa un accumulatore idraulico ("rail"), cioè una riserva di combustibile in pressione pronto all'impiego. Tre anni dopo, nel 1990, iniziava la preindustrializzazione dell'Unijet, l'impianto sviluppato da Magneti Marelli, Centro Ricerche Fiat ed Elasis sul principio del "Common Rail". Una fase che si concludeva nel 1994, quando Fiat Auto decise di scegliere un partner che avesse la massima competenza nel campo degli impianti di iniezione per motori diesel. Il progetto venne quindi ceduto alla Robert Bosch per la parte finale del lavoro, cioè il completamento dello sviluppo e l'industrializzazione. Così a undici anni dalla Croma TDI, nell'ottobre del 1997, arriva sul mercato un'altra automobile da record: l'Alfa 156 JTD equipaggiata con un rivoluzionario turbodiesel che assicura risultati fino ad allora impensabili. Le vetture dotate di questo motore, infatti, sono incredibilmente silenziose, hanno una risposta brillante come quelle con propulsori a benzina e fanno registrare, rispetto ad un analogo motore a precamera, un miglioramento medio delle prestazioni del 12 per cento, oltre che una riduzione dei consumi del 15 per cento. Il successo delle Alfa 156 con motore JTD è immediato e ben presto, oltre ad essere impiegato su altri modelli di Fiat Auto, anche molte altre Case automobilistiche adottano propulsori simili. Adesso è la volta della seconda generazione dei motori JTD, quelli Multijet e plurivalvole.
Alla base dei turbodiesel di seconda generazione vi sono sempre i principi del "Common Rail", ovvero alta pressione d'iniezione e controllo elettronico degli iniettori stessi. Ma con una caratteristica in più: durante ogni ciclo motore, aumenta il numero di iniezioni rispetto alle due attuali. All'interno del cilindro, quindi, la quantità di gasolio bruciata è la stessa ma viene suddivisa in più parti, ottenendo una combustione più graduale. Tra i vantaggi, una maggiore silenziosità di funzionamento, una riduzione delle emissioni e un incremento delle prestazioni di circa il 6-7%, accompagnato da una resa motoristica che migliora ancora la guidabilità della vettura. Risultati non di poco conto, dunque, soprattutto perché ottenuti su un motore che, oltre a rappresentare un incredibile balzo tecnologico rispetto ai diesel a precamera, fa registrare enormi miglioramenti anche nei confronti dei JTD di prima generazione.
Il segreto del Multijet è racchiuso nella centralina che controlla il comando elettrico di apertura e chiusura degli iniettori (oltre che in questi ultimi). L'elemento chiave, anzi, è la centralina elettronica stessa, che può far eseguire una serie di iniezioni anche molto vicine tra loro.
Sviluppato dai ricercatori Fiat proprio a questo scopo, il componente (insieme con gli iniettori) consente di attuare quelle "iniezioni multiple" che assicurano un controllo più preciso delle pressioni e delle temperature sviluppate nella camera di scoppio, oltre che un migliore sfruttamento dell'aria immessa nei cilindri. In questo modo si raggiungono ulteriori traguardi: nel controllo del rumore di combustione, nella riduzione delle emissioni e nell'incremento delle prestazioni.
Dietro allo sviluppo del sistema Multijet c'è un lungo lavoro di ricerca. In un primo tempo, infatti, i tecnici hanno risolto il problema dei limiti imposti dalle centraline. Poi hanno steso una mappa dei benefici che si ottengono incrociando una certa sequenza di iniezioni multiple (due secondarie molto vicine alla principale; una secondaria non troppo vicina alla principale più altre due secondarie ravvicinate; una secondaria e poi, ad una certa distanza, due principali vicine tra loro; eccetera) con i vari campi di funzionamento del motore: nella zona del minimo; con bassi carichi e regime di rotazione basso; ad alto numero di giri e con un carico medio; a basso numero di giri e con un carico elevato e via discorrendo.
Lo studio ha fatto emergere le potenzialità del sistema, che fornisce sempre grandi vantaggi, ma accentuati, in un campo o nell'altro, a seconda del tipo di sequenza scelta e dell'area di funzionamento del motore nella quale questa viene applicata. In alcuni casi, infatti, si privilegia la riduzione dei tempi di avviamento e della fumosità, in altri l'incremento della coppia e l'abbattimento del rumore, in altri ancora la riduzione delle emissioni e l'incremento della silenziosità. Oggi quella ricerca ha portato alla realizzazione dei motori Multijet e tra questi il nuovissimo 1.3 JTD Multijet 16v da 90 CV che debutta proprio sulla Grande Punto.
Le novità della famiglia Fire
1.2 Fire 8v da 65 CV
Il collaudato e affidabile Fire di 1242 cm3 arriva sulla Fiat Punto dopo aver subito tutta una serie di affinamenti mirati a farne un campione di parsimonia per quanto riguarda i consumi, senza per questo penalizzare le prestazioni. Il propulsore sviluppa una potenza di 48 kW (65 CV) a 5500 giri/min e permette alla vettura di raggiungere la velocità massima di 155 km/h. Non solo. La nuova vettura equipaggiata con il motore 1.2 8v si segnala per i consumi contenuti, sono tra i migliori della categoria. Il merito va all'impostazione data al propulsore, che mira ad avere una grande coppia a bassi regimi di rotazione (se ne avvantaggiano, tra l'altro, la piacevolezza e l'elasticità di guida) e ai rapporti scelti per ottimizzare il compromesso prestazioni/consumi. Ecco allora una coppia di 10,4 kgm (102 Nm) a 3000 giri/min e i consumi sono 7,9 l/100 km (ciclo urbano), 5,1 l/100 km (ciclo extraurbano) e 6,1 l/100 nel combinato. Risultati interessanti, dunque, ottenuti grazie ad alcune efficaci migliorie. Per esempio, sono stati adottati nuovi condotti di aspirazione e scarico, una nuova camera di combustione (con rapporto di compressione portato a 11:1) e nuovi profili camme che ottimizzano la fluidodinamica del motopropulsore migliorandone anche il rendimento.
Sempre con l'obiettivo di ridurre i consumi, i tecnici hanno scelto un sensore di detonazione attivo capace di gestire l'anticipo al meglio in qualunque condizione e, soprattutto, il sistema di iniezione multipoint sequenziale fasata Marelli, fino a poco tempo fa riservato a modelli con propulsori più sofisticati. Inoltre, il nuovo modello impiega un sistema "drive by wire" che elimina il collegamento meccanico fra il pedale dell'acceleratore e il corpo farfallato, con una sensibile ottimizzazione dell'erogazione della coppia in base alle diverse richieste del guidatore, traducendolo in benefici per il cliente in termini di guidabilità e consumi.
Nell'ambito delle prestazioni è da segnalare l'impiego di un sistema di controllo elettronico appositamente sviluppato e basato su una centralina elettronica Marelli di nuova generazione capace di colloquiare in rete con i dispositivi elettronici della vettura attraverso linee seriali.
Migliora anche la qualità della vita a bordo grazie all'ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi di aspirazione e di scarico; all'ottimizzazione del gioco di accoppiamento tra albero motore e basamento, tramite selezione computerizzata dei cuscinetti di banco; allo sviluppo di un'installazione specifica del propulsore nel vano motore. In questo modo si è ridotto al minimo il trasferimento delle vibrazioni del motore alla scocca. In particolare è stata adottata una soluzione di supportazione del propulsore di tipo baricentrica, composta da due tasselli più una bielletta di reazione, che funge da tirante, in cui i nuovi supporti sono allineati su un asse passante per il baricentro del motore in modo da ottenere forze di reazione con braccio nullo.
Un motore efficiente, un motore pulito. Sul fronte ambientale, il 1.2 8v rispetta le norme antinquinamento CEE fase 4 grazie ad un nuovo collettore di scarico in lamiera "AISI" con convertitore catalitico sistemato nel vano motore e saldato sulla flangia del collettore di scarico. In questa posizione il dispositivo si rivela molto efficiente perché può raggiungere temperature elevate in tempi più brevi e quindi abbattere le emissioni anche in fase di riscaldamento del propulsore. La Grande Punto 1.2 8v completa le sue dotazioni destinate a ridurne al minimo l'impatto ambientale con un impianto di alimentazione del combustibile "returnless" che consente di eliminare il ricircolo carburante all'interno del serbatoio e di ridurre la formazione di vapori.
Infine, per migliorare l'affidabilità sono state introdotte le bobine in unico blocco ravvicinate. Questo nuovo tipo di bobine garantisce minore usura delle candele; maggiore energia disponibile per l'accensione della singola candela grazie all'eliminazione della scintilla persa; migliore avviamento a freddo per la maggiore energia disponibile alla candela (più energia fornita dalla bobina e assenze di perdite nel trasferimento dell'alta tensione a seguito dell'adozione di cavi molto corti); e, infine, una sensibile riduzione del rischio dei disturbi indotti dai cavi alta tensione sulle apparecchiature di bordo.
1.4 Fire 8v da 77 CV
Il nuovo motore ha una cilindrata di 1368 cm3 ed è un "4 cilindri in linea" con alesaggio di 72 millimetri e corsa di 84 mm. Le valvole sono due per cilindro e sono azionate direttamente dall'albero a camme in testa.
Il propulsore è stato sviluppato con particolare attenzione alle prestazioni e ai consumi, ambiti dove la Fiat Punto è ai vertici della categoria. Merito del rendimento volumetrico che è stato ottimizzato in tutto il campo di funzionamento, grazie ad un accurato sviluppo fluidodinamico dell'intero sistema di aspirazione e della fasatura di distribuzione. Ecco allora una potenza di 57 kW (77CV) a 6000 giri/min e una coppia massima di 11,7 kgm (115 Nm) a 3000 giri/min. Fiat Punto così equipaggiata tocca i 165 km/h di velocità massima, e accelera da 0 a 100 km/h in 13.2 secondi. I consumi sono tra i migliori del segmento: 7,7 l/100 km nel ciclo urbano, 5,2 l/100 km in quello extraurbano e 6,1 l/100 km nel misto.
Dunque un motore brillante e al tempo stesso parsimonioso. A queste performance contribuisce l'adozione di un sistema di controllo della valvola farfalla di tipo elettronico denominato "drive by wire" e, soprattutto, l'impiego di una nuova camera di combustione a elevata turbolenza che è associata ad un variatore continuo di fase controllato dalla centralina. Questo sistema innovativo consente di "ricircolare" in camera di combustione una consistente parte dei gas di scarico (circa il 25%), riducendo in modo sensibile i consumi di combustibile e le emissioni allo scarico nella guida a carico parziale. Non ultimo, come per il 1.2 8v anche questo motore propone alcuni interventi che concorrono al contenimento consumi. Per esempio, i componenti della distribuzione sono stati alleggeriti e le molle delle valvole sono a basso carico al fine di ridurre gli attriti.
Altre peculiarità del nuovo 1.4 da 77 CV sono l'incremento del rapporto di compressione (11:1) e gli elevati valori di coppia ai bassi regimi, caratteristiche che hanno consentito il contenimento dei consumi. Obiettivo raggiunto anche attraverso la calibrazione del sistema di controllo motore di ultima generazione, che è riuscita a ridurre il più possibile i consumi compatibilmente con i requisiti di guidabilità, prestazioni ed emissioni. In quest'ultimo ambito è da sottolineare che il 1.4 Fire da 77 CV rispetta la normativa Euro 4. Merito di un convertitore catalitico sistemato nel vano motore (è saldato con una nuova tecnologia sulla flangia del collettore di scarico) che raggiunge temperature elevate in tempi più brevi e quindi abbatte le emissioni anche in fase di riscaldamento del propulsore. Per ridurre al minimo l'impatto ambientale, completa le dotazioni del nuovo motore un impianto di alimentazione del combustibile "returnless", che elimina il ricircolo del carburante all'interno del serbatoio, diminuendo così la formazione di vapori.
Prestazionale, parco e pulito: a queste caratteristiche vincenti il 1.4 da 77 CV aggiunge un eccellente comfort acustico. Infatti, oltre alle migliorie tecniche già descritte per il 1.2 Fire, questo motore si segnala per l'adozione del volano flessibile che consente di ridurre al minimo il trasferimento delle vibrazioni del motore alla scocca.
Cambi affidabili e sofisticati
Coerente con la gamma motori proposti dalla Grande Punto, è stata sviluppata un'offerta di cambi meccanici affidabili, robusti e sofisticati, componenti determinanti per la piacevolezza di guida e il comfort (successivamente al lancio saranno disponibili anche cambi robotizzati Dualogic).
In particolare, per tutti i cambi è stato sviluppato un nuovo comando a doppio flessibile che assicura il miglior disaccoppiamento vibrazionale, una maggiore precisione di manovra e una silenziosità superiore. Si tratta di un dispositivo di nuova generazione, tecnologicamente avanzato per l'utilizzo esteso di tecnopolimeri alto prestazionali, impiegati in base alle differenti caratteristiche di resistenza, peso e potere autolubrificante. Senza contare che la sperimentazione al banco in condizioni climatiche estreme ha guidato la messa a punto di materiali, accoppiamenti e processi, garantendo la massima "robustezza" e affidabilità del prodotto. Inoltre, a garantire qualità e affidabilità di questi componenti, infine, la grande attenzione posta nella fase di montaggio, durante la quale sono previsti pre-collaudi di ogni componente e la misurazione elettronica di tutte le "grandezze" che definiscono efficienza, elasticità e "giochi".
Tutte le versioni adottano il comando idraulico di disinnesto della frizione: con attuatore esterno per le motorizzazioni 1.2 e 1.4 e 1.3 Multijet e con coassiale (CSC) per la motorizzazione 1.9 Multijet. Il dispositivo, che non ha componenti di attuazione esterni, garantisce un maggiore rendimento del sistema durante la vita dell'auto e permette, inoltre, il massimo isolamento dalla rumorosità e dalle vibrazioni provenienti dal motore. Rispetto al comando a flessibile, poi, quello idraulico garantisce l'autoregolazione del pedale in usura: per le versioni JTD, tale sistema è abbinato ad un dispositivo di recupero dell'usura del disco frizione che consente di mantenere costante il carico del pedale frizione durante la vita della vettura.
Non ultimo, in accordo con le direttive europee per la salvaguardia dell'ambiente, per tutte le versioni, sia benzina sia diesel, sono stati impiegati materiali di attrito privi di elementi non ecologici. Infine, la pompa frizione impiega un corpo in plastica, con un ulteriore contributo alla riduzione pesi, un cilindro in acciaio e un pistone anch'esso in materiale plastico.
Il cambio a 5 marce per il motore 1.2 8v e 1.4 8v
Maggior comfort acustico, riduzione dello sforzo d'innesto anche a freddo e più precisione nell'inserimento delle marce. Questi i vantaggi garantiti all'automobilista dal cambio C514 (configurazione trasversale a due alberi in cascata e differenziale) che è stato ottimizzato con interventi su: ingranaggi, sincronizzatori, lubrificazione, comando marce interno e comando frizione. Abbinato alle motorizzazioni Fire 1.2 8v e 1.4 8v 5 marce, questa versione rappresenta l'ultimo potenziamento del cambio in termini di coppia trasmissibile (15 kgm). L'impiego di materiali più nobili per gli ingranaggi, l'utilizzo di un differenziale potenziato con ingranaggi conici maggiorati ed il collegamento scatola con corona mediante viti consentono la massima affidabilità. Le caratteristiche principali sono eccellente manovrabilità del comando marce, silenziosità di svolgimento e peso contenuto.
Inoltre, il cambio adotta un comando marce che, grazie a un limitatore di corsa in selezione, garantisce una maggiore sicurezza contro l'involontario inserimento della retromarcia e aumenta la precisione nell'innesto della quinta e della sesta. Infine, l'impiego di ingranaggi in materiali pregiati e di un differenziale completamente riprogettato, ha consentito di potenziare il cambio stesso, che in questa configurazione può trasmettere fino 15 kgm di coppia.
Tra le caratteristiche tecniche da mettere in evidenza sono la scatola ruotismi e la scatola frizione ottimizzate in funzione della leggerezza e dell'assorbimento dei rumori con tecniche di calcolo di tipo FEM, Finite Element Method. Poi, la sincronizzazione di tipo Borg-Warner, ad anello libero, su tutte le marce. E infine, per la prima e seconda velocità, quelle più usate dall'automobilista, il sincronizzatore a doppio cono, con sforzo d'innesto inferiore del 40% rispetto a uno di tipo tradizionale, a cono singolo.
Il sistema interno di comando delle marce è a quattro piani di selezione, con posizionatore centrale e dotato di cuscinetti. La lubrificazione è realizzata dinamicamente, con flussi dell'olio canalizzati attraverso fori sulle scatole. Tra i vantaggi: la minor usura e il migliore rendimento nella trasmissione della coppia e nella manovrabilità anche alle basse temperature.
Il cambio a 5 marce per il propulsore 1.3 Multijet da 75 CV
È un cambio (C510) che si caratterizza per l'eccellente manovrabilità e la grande silenziosità. La configurazione è trasversale a due alberi in cascata e differenziale. Anche in questo caso il cambio è stato ottimizzato con l'adozione di un sincronizzatore di prima e seconda velocità a doppio cono e un comando d'innesto retromarcia ad alta efficienza. Due migliorie che assicurano al prodotto l'eccellenza in termini di manovrabilità. Anche in questo caso la lubrificazione è realizzata dinamicamente con canalizzazione dell'olio attraverso fori sulle scatole e sugli alberi. Il massimo valore di coppia che può essere trasmesso è 21 kgm.
Il cambio a 6 marce per il 1.9 Multijet da 120 CV e 130 CV e il 1.3 Multijet da 90 CV
Siglati M20 e M32, sono due cambi appartenenti ad una nuova famiglia di trasmissioni a tre assi finalizzati al miglioramento della manovrabilità e alla maggiore compattezza rispetto ai tradizionali cambi a due assi. Disponibili nella versione con 6 marce, i due dispositivi possono sostenere elevati valori di coppia (230 Nm e 320 Nm), quindi sono la soluzione ideale per le motorizzazioni a gasolio più performanti: 1.3 Multijet da 90 CV (M20) e 1.9 Multijet da 120 CV e da 130 CV (M32). Anche in questo caso, l'obiettivo dei tecnici era migliorare il comfort acustico, eliminare qualunque vibrazione o scuotimento della leva di selezione, ridurre lo sforzo di attuazione e quello d'innesto, anche a freddo. Il cambio (a tre alberi e differenziale interno) è caratterizzato da un ridotto ingombro assiale, un'ottima manovrabilità in tutte le marce e un'eccezionale silenziosità. Merito anche di alcune soluzioni innovative già viste per i cambi precedenti, come la sincronizzazione di tipo ad anello libero, il sincronizzatore a doppio cono per la prima e la seconda velocità e la lubrificazione realizzata dinamicamente.
Una vettura unica per design, propulsori e meccanica. Questo l'obiettivo che si erano prefissi gli ingegneri e i tecnici di Fiat. Per questo l'Azienda ha messo in campo le sue migliori risorse; ha focalizzato la massima qualità e affidabilità lungo l'intero processo di sviluppo del prodotto e del processo per costruirlo; ha sviluppato una proficua collaborazione con i fornitori esterni e con alcune Società del Gruppo, tra le quali Fiat Powertrain Technologies, Teksid, Magneti Marelli, Elasis, Comau e Centro Ricerche Fiat. Da questo lavoro sono nate le tante soluzioni innovative che fanno della Grande Punto il nuovo riferimento della sua categoria.
Fiat Powertrain Technologies
Per la Grande Punto la società Fiat Powertrain Technologies ha realizzato il sistema completo per il controllo motore (ECU, collettore di aspirazione con corpi farfallati, iniettori, tubazione benzina, sensori) delle motorizzazioni benzina 1.2 8v e 1.4 8v Fire. Inoltre, la centralina elettronica è di nuova generazione e viene montata su motore. Per le motorizzazioni diesel la fornitura riguarda il "cuore "del sistema (software e hardware della centralina elettronica) dei nuovi 1.3 Multijet da 75 CV e 90 CV. Infine, il contributo di Fiat Powertrain Technologies nell'area del controllo motore si completa con lo sviluppo del cambio servoassistito sia per le versioni benzina sia per quelle diesel.
Nata all'inizio del 2005, la Fiat Powertrain Technologies è una nuova realtà industriale con sede a Torino che integra tutte le capacità innovative e l'esperienza del Gruppo nel settore dei motori e dei cambi. Un nuovo business quindi aperto verso il mondo esterno.
Presente in 12 Paesi con 26 stabilimenti e 16 centri di ricerca e sviluppo, nella società confluiscono risorse, dipendenti e attività della Powertrain di Fiat Auto, della Powertrain di Iveco, della Powertrain di Magneti Marelli, l'Iveco Motoren Forschung nonché le attività Powertrain del Centro Ricerche Fiat e di Elasis.
Fiat Powertrain Technologies, per la quale sono previsti ampi sviluppi per il futuro, inizia ad operare con un fatturato di oltre 6 miliardi di euro, di cui oltre il 20 per cento a terzi. Inoltre può contare su oltre 23 mila dipendenti, di cui 11 mila provenienti da Fiat Auto, 7.200 da Iveco, 3.800 da Powertrain di Magneti Marelli e oltre 1.000 dal Centro Ricerche Fiat, da Iveco Motoren Forschung e da Elasis.
Con una produzione annua di oltre 2.200.000 motori e circa 2.000.000 di cambi ed una gamma molto ampia sia per potenze sia per ambiti applicativi, Fiat Powertrain Technologies è una delle più importanti realtà nel mondo dell'automotive. Senza contare che la possibilità di operare in modo integrato su un maggior numero di centri di ricerca ed ingegneria all'avanguardia apporterà significativi vantaggi nello sviluppo di prodotti ad elevata innovazione e molto competitivi per prestazioni e costi. Le attività sono gestite secondo le seguenti linee strategiche:
sviluppo di mercati esterni al Gruppo Fiat;
valorizzazione dei centri di eccellenza tecnologica e trasferimento sistematico dei risultati alla gamma prodotto;
integrazione delle capacità ingegneristiche dalla fase di sviluppo prodotto alla sperimentazione, alla gestione del prodotto in esercizio;
sinergie del processo di industrializzazione e manufacturing;
sinergie negli acquisti grazie all'innovazione, alla razionalizzazione tecnologica e ai maggiori volumi;
maggiore focalizzazione degli investimenti in ricerca e sviluppo per i propulsori ecologici: metano, ibrido, fuel-cell.
Teksid
Nella fonderia di Crescentino (Vercelli) vengono prodotti il basamento motore e l'albero motore Fire per le motorizzazioni 1.2 8 valvole e 1.4 8 valvole, oltre ai basamenti dei propulsori 1.3 Multijet e 1.9 Multijet.
Magneti Marelli
Magneti Marelli ha dato un contributo tecnologico importante alla realizzazione della Grande Punto, sviluppando sistemi e componenti innovativi come per gli altri recenti modelli del Gruppo.
Tutte le linee di business sono state impegnate nel progetto, a cominciare dall'esterno della vettura dove i tecnici di Automotive Lighting hanno sviluppato i fanali posteriori (arresto, posizione, indicatore di direzione) di colore rosso, che sono posizionati lateralmente in alto e raccordano tetto, fiancata e portellone, caratterizzando fortemente la linea della vettura. Anche i fendinebbia, realizzati secondo le più moderne tecnologie, si integrano perfettamente con lo stile della Grande Punto e ne costituiscono elemento caratterizzante del frontale.
Nell'abitacolo il comfort è arricchito dal quadro di bordo che Magneti Marelli propone in due versioni a seconda degli allestimenti. La versione base è dotata di un display a segmenti/alfanumerico monocromatico LCD che visualizza i principali dati relativi al trip, set-up e funzionamento della vettura. Ha anche le funzioni di tachimetro e contagiri elettronico, indicazione livello carburante, temperatura liquido raffreddamento motore e dispone di un collegamento B-Can per scambiare informazioni con il resto del veicolo e la diagnostica. Invece, la variante "high line" è caratterizzata da un display dot matrix monocromatico ed è inoltre in grado di fornire i pittogrammi della navigazione, quando presente. La Grande Punto adotta anche un kit viva voce che permette di interfacciare i telefoni cellulari e gli altri dispositivi con tecnologia Bluetooth, collegando il cellulare all'impianto della vettura senza fili, e di sfruttare l'impianto audio di bordo
Fiat ha affidato a Magneti Marelli lo sviluppo del sistema sospensioni dove l'archetipo è quello classico di tipo McPherson sull'anteriore e di ponte torcente sul posteriore. L'impegno tecnologico si è realizzato worldwide, coinvolgendo ricerca e produzione in Italia, Brasile e Polonia. A Torino, in particolare, sono stati sviluppati una traversa ed un braccio oscillante con performance da segmento C a costi fortemente competitivi. Le lavorazioni meccaniche sono previste negli stabilimenti italiani di Rivalta e Sulmona, le lastrature a Melfi dove vengono assemblate le sospensioni secondo nuovi concetti produttivi adattati alle richieste giornaliere del cliente. Magneti Marelli ha realizzato per tutte le motorizzazioni della Grande Punto il sistema di scarico completo (sistema "hot end" collegato al motore e sistema "cold end" collegato al pianale). L'innovazione più significativa riguarda il sistema progettato per i motori 1.2 e 1.4 8 valvole. Composto da un collettore di acciaio a semigusci e da un convertitore catalitico di dimensioni compatte, il sistema consente di rispettare le normative Euro 4 e di sviluppare particolari strategie di controllo motore e calibrazione per ridurre i consumi.
Elasis
Il contributo di Elasis allo sviluppo della Grande Punto si è articolato lungo tre direttrici principali:
messa a punto e impiego del simulatore "Hardware In the Loop Virtual Car" per il test del software delle centraline di controllo del sistema frenante (versioni ABS ed ESP) e dei controlli motore benzina (1.2 e 1.4 FIRE);
supporto all'avvio produttivo presso lo stabilimento di Melfi;
codesign con i fornitori, delibera e qualificazione di tutte le centraline controllo motore benzina e delle centraline di controllo dei cambi robotizzati (non disponibili al lancio).
Innanzitutto, per quanto riguarda il primo filone di attività, va sottolineato che la Grande Punto è la prima vettura del Gruppo che beneficia della nuova metodologia di test basata sul simulatore HIL denominato "Virtual Car". Si tratta di un sistema molto complesso che ha richiesto tre anni di sviluppo e che rappresenta lo stato dell'arte per quanto riguarda la verifica di integrazione delle centraline elettroniche intesa come corretta "inter-operabilità" dei vari sistemi elettronici a bordo veicolo. Tale verifica viene effettuata non solo in condizioni di prova nominali, ma anche in condizioni limite non realizzabili su vettura (ad esempio, rottura di un sensore mentre la vettura percorre una curva alla velocità di 100 km/h).
La sequenza di test può essere eseguita in automatico, pertanto è possibile effettuare più cicli di prova in cui vengono variati progressivamente alcuni parametri (come la velocità del veicolo) il che dà la possibilità di verificare in modo più approfondito la robustezza del software.
L'automatizzazione permette anche di ridurre i tempi di validazione o, a parità di tempo, aumentare il numero di cicli di verifica. Il tutto con ovvie ricadute positive sulla qualità del prodotto. In pochi mesi sono stati filtrati circa 40 bug software che sarebbe stato difficile intercettare con gli strumenti di test standard.
Inoltre, il secondo filone di attività ha visto impegnati tecnici esperti di problematiche elettriche/elettroniche che, affiancando i colleghi di Fiat Auto, si sono occupati della diagnosi delle anomalie riscontrate sulle vetture sottoposte al Test in Ottica Cliente (TOC) e alle verifiche di affidabilità: Reliability Growth (RG).
Conclude la terza direttrice che ha visto Elasis occuparsi delle fasi di codesign con i fornitori, oltre allo sviluppo, delibera e qualificazione del software delle seguenti centraline: controlli motore benzina delle motorizzazioni FIRE 1.4 (con variatore di fase) e FIRE 1.2; controlli cambi robotizzati Selespeed M20 e C514 (non disponibili al lancio).
I contenuti innovativi, legati sia alla inedita architettura veicolo (la prima e finora unica nel Gruppo Fiat) sia alla presenza del variatore di fase continuo (unico caso in Europa su un motore 8v), hanno comportato un impegno costante di persone altamente qualificate. Ciò ha consentito di raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissi in termini di funzionalità, robustezza, prestazioni e consumi. Infine, una parte dei test di delibera sono stati effettuati utilizzando simulatori Hardware In the Loop dedicati ai singoli sottosistemi: i principali vantaggi introdotti dall'uso di questi tool sono gli stessi del Virtual Car.
Comau
Partner storico di Fiat Auto per gli impianti per la costruzione di autovetture, Comau ha partecipato alla realizzazione della Grande Punto in tutte le fasi del progetto. Inizialmente, l'Unità di Business Product and Process Engineering ha collaborato con la Direzione Tecnica nella definizione del lay-out e dell'architettura del veicolo, nello sviluppo dell'autotelaio di carrozzeria e di tutti i sistemi dell'autotelaio di meccanica (sospensioni vettura, sospensione motore, semiassi, freni, scarico, impianto combustile, comandi, guida, pedaliera, raffreddamento e condizionamento).
Successivamente, mediante i propri mezzi di calcolo ha effettuato la validazione virtuale del corpo plancia e le relative metodologie di assemblaggio. Dopo sofisticate analisi tecniche, simulazioni virtuali e calcoli al fine di ottimizzare il prodotto, Comau ha inoltre eseguito i set di stampi utilizzati per la produzione della plancia stessa. Con le Linee di Business Stampi Lamiera e Stampi Plastica, Comau ha realizzato gli stampi per la produzione del parafango anteriore e del montante centrale e le attrezzature prototipali per l'accoppiamento del paraurti anteriore al cofano.
Inoltre, l'Unità di Business Sistemi di Saldatura ha realizzato le linee di assemblaggio dell'intera scocca e dei relativi sottogruppi. Da segnalare l'utilizzo di tre sistemi di saldatura remota laser (Agilasertm) per la saldatura della ossatura interna delle parti mobili.
Su tutte le linee di assemblaggio sono stati impiegati 310 robot SMARTtm di nuova generazione. In particolare sono state realizzate soluzioni robotizzate che impiegano diversi modelli della gamma robot Comau: SMART NH4, eccellenza di Comau Robotics, con tecnologia "polso cavo" per la saldatura a punti, (caratterizzati dal contenimento dei cavi di servizio all'interno dell'avambraccio, elevate performance di efficienza, flessibilità e programmabile al 100% off-line), SMART NH1 per applicazioni di manipolazione e spalmatura estetica, SMART NS per la saldatura ad arco.
Infine, sono state realizzate le linee per l'accoppiamento automatico degli organi meccanici con la scocca verniciata.
Centro Ricerche Fiat
Il Multijet
Il nuovo motore diesel 1.3 Multijet e il relativo sistema di controllo sono nati alla fine degli anni 90 in CRF, dove sono state anche sviluppate le strategie di controllo motore che lo rendono unico nel campo delle prestazioni, dei consumi e delle emissioni. Inoltre, il sistema multijet è tutelato da oltre 30 brevetti internazionali. L'ottenimento di elevate prestazioni, e la simultanea sostanziale riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas nocivi è stata ottenuta attraverso una combinazione di fattori quali:
l'adozione di una tecnologia Common Rail di seconda generazione (Multijet);
la progettazione di una testa cilindri a 4 valvole per cilindro con elevati valori di swirl;
l'ottimizzazione della camera di combustione. In particolare nella fase di progettazione. Sono state utilizzate in modo estensivo avanzate tecniche di calcolo e simulazione tridimensionale dei processi di fluidodinamica, iniezione e combustione che sono alla base del funzionamento del motore.
L'accurata progettazione della parte strutturale del motore ed una mirata attività sperimentale, unite alla potenzialità della tecnologia Multijet, hanno consentito infine di garantire non solo una piena affidabilità del motore per lunghe durate, ma anche un comfort acustico-vibrazionale di elevato livello, indispensabile per l'ottenimento di un elevato comfort a livello vettura.
Un innovativo sistema telematico
La Grande Punto sarà tra le prime vetture del Gruppo ad integrare un innovativo sistema telematico sviluppato da Fiat in collaborazione con il Centro Ricerche Fiat. Tale sistema, nella sua versione base disponibile al lancio, svolgerà le funzioni di dispositivo viva-voce Bluetooth con una evoluta e completa interfaccia vocale. L'alta qualità dell'interfaccia vocale è stata resa possibile anche grazie alle innovative metodologie sviluppate in CRF per la sperimentazione e validazione dei Sistemi a Comando Vocale. Tali metodologie, infatti, consentono di ottimizzare le prestazioni e l'usabilità delle soluzioni di sintesi e riconoscimento vocale volte all'interazione con i sistemi infotelematici di bordo.
Le metodologie del CRF
Per costruire un motore rivoluzionario, sistemi innovativi e, più in generale, vetture di successo servono metodologie innovative che permettano di interpretare i desideri dei clienti per ottenere comfort e prestazioni distintive rispetto alle vetture concorrenti, consumi ed emissioni ridotte in tutte le condizioni d'uso, sicurezza, qualità ed affidabilità ai massimi livelli. Per far questo il CRF ha sviluppato nuove metodologie e le ha trasferite ai "Team" Fiat che hanno progettato e prodotto la Grande Punto.
Metodologie CAE per l'analisi multi obiettivo dell'autotelaio di carrozzeria
Il CRF ha dato supporto CAE per l'intero sviluppo dell'autotelaio di carrozzeria con particolare riferimento agli obiettivi prestazionali sia per la resistenza a fatica, che per qualità NVH.
La resistenza a fatica dell'autotelaio è stata sviluppata e deliberata a calcolo, simulando in virtuale mediante modelli FEM le tipiche missioni affaticanti già in uso per la delibera sperimentale al banco; la successiva verifica sperimentale ha confermato i risultati di calcolo.
La buona coerenza del calcolo con la sperimentazione è stata ottenuta soprattutto grazie è all'integrazione fra le metodologie di calcolo multi-body (simulazione dinamica del veicolo in missione) e le metodologie di calcolo FEM (calcolo strutturale delle tensioni e del danno a fatica).
Per la parte NVH il contributo CRF ha riguardato gli aspetti maggiormente legati alla percezione del cliente. In quest'ottica si inquadrano le attività di delibera virtuale sulle vibrazioni volante (traversa e piantone), sulla rumorosità motopropulsore (interventi strutturali sulle zone di attacco) e sul rumore di rotolamento (tasselli e boccole sospensione). L'approccio, basato sull'utilizzo di modelli di calcolo FEM - e sui processi di ottimizzazione ad essi associati - è stato supportato, in fase di validazione, da caratterizzazioni sperimentali dedicate ed ha consentito di governare lo sviluppo dei sottosistemi più critici e di seguirne l'evoluzione fino alle ultime verifiche sui prototipi. L'affidabilità delle metodologie numeriche utilizzate ha consentito di individuare soluzioni migliorative e di procedere alla loro ingegnerizzazione, all'interno di un panorama di vincoli particolarmente stringenti (peso, fattibilità tecnologica, e altri ancora), dovuti all'insieme di prestazioni che convergono sui componenti in esame.
Gli Indici di Qualità (IQ), che permettono di correlare le caratteristiche tecniche del veicolo al percepito cliente e quindi di progettare una vettura a misura d'uomo e in coerenza con i valori di brand dell'azienda.
I target setting-deployment-achieving, che permettono partendo dagli obiettivi cliente assegnati di tradurli in obiettivi tecnici di progettazione per i diversi sistemi del veicolo: motore, sospensioni, scocca, interni,…
L'ottimizzazione strutturale multidisciplinare, che consentono di ottimizzare il progetto verso strutture efficienti massimizzando le prestazioni e minimizzando il peso.
Le metodologie di crash e biomeccanica, che permettono alle cellule abitacolo la migliore protezione degli occupanti e ai frontali della vettura di essere compatibili verso i soggetti vulnerabili (pedoni, ciclisti,..), secondo le richieste delle normative in vigore e future.
La fluidodinamica computazionale, che permettono di ottimizzare l'aerodinamica esterna delle vetture a beneficio dei consumi e del rumore aerodinamico, ma anche di progettare al meglio il comfort e benessere interno legato al clima e alla qualità dell'aria.
I metodi NVH (Noise-Vibration-Harshness), rivolti alla minimizzazione di rumore e vibrazioni per un abitacolo confortevole e silenzioso in ogni condizione di marcia, riducendo lo stress, a tutto vantaggio della salute e dell'attenzione alla guida.
Le metodologie di dinamica del veicolo (handling), distintività tradizionale delle vetture Fiat, Lancia e Alfa, che permettono attraverso un'accurata progettazione delle sospensioni e dei comandi (sterzo, freni) una guida piacevole e prevedibile in ogni condizione di velocità, manovra e aderenza.
L'ergonomia fisica e cognitiva, supportate dalla Realtà Virtuale, per una corretta progettazione degli spazi, dei sistemi interni (sedile, plancia,..), dei comandi primari e secondari, delle parti mobili, delle interfacce di comunicazione, che portano nella fase di progettazione l'interazione dell'uomo con il suo veicolo.
Oltre alle metodologie: un innovativo processo di fabbricazione
A Melfi tre sistemi AGILASER di Comau saldano l'ossatura delle porte anteriore e posteriore della Grande Punto. Le attività di ricerca sulle nuove applicazioni della tecnologia laser, condotte dagli specialisti del CRF, hanno portato, alla fine degli anni Novanta, ad un progetto congiunto con Fiat Auto ed Iveco, dedicato alla valutazione degli aspetti tecnici ed economici connessi alle potenziali applicazioni della saldatura laser remota. CRF e Comau hanno promosso poi, un progetto per lo sviluppo della tecnologia, coinvolgendo altre Aziende leader nel settore dei sistemi laser. Le competenze e le attività svolte dagli specialisti di Comau sono state determinanti per conseguire, in ambiente produttivo, le caratteristiche di flessibilità, produttività e affidabilità che rappresentano in sintesi il vantaggio competitivo di AGILASER.
L'evoluzione della tecnologia laser ha consentito lo sviluppo di sistemi di saldatura ad alta produttività ed efficienza che utilizzano le proprietà del laser per la saldatura di sottogruppi di carrozzeria. Tali sistemi non richiedono l'impiego di fibre ottiche o di robot per il trasporto del fascio laser che viene indirizzato sul punto di lavoro mediante un gioco di specchi. In assenza di inerzie rilevanti è pertanto possibile rendere trascurabili i tempi di spostamento del fascio laser da un punto di saldatura all'altro. Questo si traduce in una sensibile riduzione dei tempi ciclo e delle aree occupate rispetto al processo di saldatura per punti a resistenza; un ulteriore beneficio può essere ricercato in termini di prodotto; infatti, grazie alla assenza di una pinza di saldatura, la forma della giunzione può essere ottimizzata in funzione delle sollecitazioni (oltre a spot circolari possono essere realizzati tratti lineari più o meno estesi) per conseguire miglioramenti in termini di resistenza e di alleggerimento dei componenti. Nel suo complesso le innovazioni che CRF ha trasferito al Gruppo Fiat, e che sono contenute nel nuovo modello sono protette da oltre 50 brevetti (inclusi i brevetti Multijet).
Una vettura "solida" derivata da una qualità costruttiva superiore. Questa, in sintesi, la seconda caratteristica vincente della Grande Punto, un modello che compie un vero e proprio balzo in avanti nella classe delle compatte e, al tempo stesso, conferma Fiat come leader indiscusso di questa categoria. Alla base c'è un progetto "robusto" che, fin dall'inizio, si è posto tre precisi obiettivi da raggiungere: la massima sicurezza, il maggiore piacere di guida e la migliore qualità della vita a bordo. Obiettivi ampiamente raggiunti in quanto, fin dalle prime fasi di progettazione, il team dedicato al progetto Grande Punto ha perseguito standard qualitativi molto elevati e si è avvalso di un processo ingegneristico di grande rigore basato su una piattaforma molto solida. Lo stesso rigore è stato applicato in tutte le fasi di sviluppo ed industrializzazione del modello, applicando le più avanzate ed innovative metodologie di affidabilità. Inoltre, sono state effettuate diverse prove su strada per un totale di 4,5 milioni di chilometri. Alla fine, l'enorme mole di dati raccolta e l'esperienza conseguita vanno ad aumentare il know how di Fiat Auto e a costituire la base di partenza per la realizzazione dei prossimi modelli.
Insomma, con la nuova vettura si è fatto un ulteriore passo in avanti nella ricerca della qualità, un valore che troviamo fin dallo stabilimento di Melfi che gioca un ruolo da protagonista nell'intero processo: merito di tecnologie d'avanguardia capaci di garantire al prodotto i migliori standard di qualità e di sicurezza, nonché al termine del ciclo di vita dell'auto, il riutilizzo totale dei materiali con i quali è realizzata.
Ma qualità e affidabilità non si esprimono solo attraverso numeri. Infatti ricaviamo impressioni importanti guardando e toccando l'abitacolo di un'auto, osservandone i particolari, accomodandoci sui sedili, impugnando il volante, valutando la gradevolezza dell'ambiente e la qualità dei rivestimenti e delle finiture. Tutto questo si definisce "qualità percepita". Il giudizio che ne deriva è la sintesi di mille caratteristiche differenti: dalla forma degli oggetti ai materiali con i quali sono realizzati, dai singoli colori e dal loro abbinamento alle sensazioni tattili che proviamo. Stimoli che contribuiscono, tutti in uguale misura, a determinare la percezione finale. Per questa ragione nel progettare la Grande Punto si è lavorato a lungo su ogni singolo dettaglio, una cura davvero inusuale in questa fascia di mercato.
Sicurezza ai vertici del segmento
Quindicimila ore di calcoli, 60 crash test, cento simulazioni con slitta HyGe e duecento prove su componenti e sottosistemi. Questi i numeri che testimoniano l'impegno profuso dall'Azienda per fare di Fiat Punto una delle vetture più sicure, non solo del suo segmento, ma dell'intero panorama automobilistico, dal momento che il modello rappresenta il più avanzato stato dell'arte nel campo dei sistemi di sicurezza passiva.
Una protezione totale, insomma, che inizia con i dispositivi specificamente dedicati alla sicurezza: fino a 7 airbag, due dei quali Multistage (sei di serie sugli allestimenti Dynamic ed Emotion); cinture a tre punti con pretensionatori e limitatori di carico, cinque appoggiatesta e il dispositivo antincendio FPS. Continua con il nuovo autotelaio, progettato anche in funzione della sua capacità di assorbire con la massima efficacia eventuali urti. Termina con il contributo alla tutela degli occupanti dato dalla carrozzeria, dal cofano, dalle porte e dalla traversa della plancia. Senza dimenticare l'apporto alla sicurezza passiva fornito da altri elementi come i sedili o il piantone dello sterzo che sono stati progettati tenendo conto anche del loro comportamento in caso d'incidente.
Il sistema Air-Bag Smart 2
Protezione completa, protezione intelligente. Nel caso di urto frontale, la protezione degli occupanti è assolta da un innovativo sistema di ritenuta detto "Air-Bag Smart 2", in quanto è in grado di adattare automaticamente i parametri di attivazione in funzione della severità dell'incidente. A cominciare dai due airbag frontali per guidatore e passeggero anteriore, che funzionano secondo una logica nuova e diversa rispetto a quella tradizionale. Fino ad oggi, infatti, quando gli airbag venivano attivati, si espandevano sempre contemporaneamente e fino alla loro dimensione massima, che era quella stabilita per salvaguardare gli occupanti durante gli urti più severi. La Grande Punto, invece, adotta airbag frontali a doppio stadio di attivazione: quando l'impatto è di media forza, il sistema apre solo il primo dei due; mentre durante le collisioni più gravi, la centralina comanda l'attivazione di entrambi gli stadi. Questi ultimi, inoltre, possono essere attivati con sequenze diverse secondo il tipo di urto. In ogni caso le briglie all'interno dei palloni salvavita garantiscono che le dimensioni massime e la forma assunta dal cuscino siano le meno invasive possibili per i passeggeri. Ovviamente, l'airbag frontale del passeggero può essere disattivato (tramite il menù del quadro di bordo) consentendo così il trasporto un bambino su un seggiolino posto in senso contrario a quello di marcia (resta, però, attivo il pretensionatore).
Infine, gli stessi sensori del sistema "Air-Bag Smart 2" comandano l'attivazione dei pretensionatori delle cinture di sicurezza. Infatti, la Grande Punto è dotata di cinture di sicurezza anteriori complete di arrotolatore, pretensionatore e limitatore di carico. In caso d'impatto, il pretensionatore pirotecnico a comando elettronico richiama in pochi millisecondi il nastro, garantendo la perfetta aderenza di quest'ultimo al corpo. All'interno degli arrotolatori anteriori sono collocati i limitatori di carico, che cedono in modo controllato, dosando così la forza esercitata dalla cintura sulle spalle di chi la indossa.
La centralina di controllo e i sensori
La Grande Punto, dunque, è dotata di tutti i più avanzati dispositivi di sicurezza passiva oggi disponibili. Per governarli è stato messo a punto un sofisticato "sistema nervoso" che è pilotato da una centralina elettronica collocata nel tunnel anteriore. È quest'ultima, infatti, che riceve i segnali provenienti dai vari sensori posizionati nella vettura (oltre che da quelli presenti al suo interno) e in relazione ad essi decide quanti e quali congegni devono essere attivati. Ecco perché il sistema nel suo insieme ha un comportamento "intelligente". Non si attiva quando, malgrado l'impatto, non c'è pericolo che l'occupante vada ad urtare contro le pareti dell'auto. Riconosce le sollecitazioni che non derivano da un urto. Funziona anche in caso di black-out dell'impianto elettrico. Per consentire tutto ciò, occorrono logiche di funzionamento e terminali di rilevazione particolarmente sofisticati. Come l'algoritmo CSA (Crash Severity Algorithm) che sa riconoscere la severità dell'impatto e comanda gli airbag frontali Multistage; oppure il sensore che rileva la presenza del passeggero ed eventualmente avverte l'utente di allacciare le cinture di sicurezza tramite un segnale sonoro e visivo posto sul quadro di bordo. E ancora: il sensore decentrato per la rilevazione degli urti frontali o ECS (Early Crash Sensor), un dispositivo supplementare che è sistemato sulla struttura anteriore della vettura e permette alla centralina di anticipare l'intervento degli airbag frontali; rispetto ad un sistema tradizionale, infatti, consente il loro completo dispiegamento, prima ancora che gli occupanti inizino il loro moto di avanzamento verso il volante o la plancia.
I window-bag e gli airbag laterali
I primi sono gli airbag destinati a scendere lungo i finestrini per salvaguardare la testa degli occupanti in caso di collisione laterale. Rispetto ad altre soluzioni, i window-bag adottati dalla Grande Punto sono più protettivi (perché assumono sempre la posizione corretta), più veloci nel gonfiarsi e meno invasivi per i passeggeri. Si aprono, infatti, dall'alto verso il basso e non rischiano, con il loro movimento, di procurare danni secondari alle braccia degli occupanti.
Salvaguardano, inoltre, efficacemente sia il capo dei passeggeri anteriori sia quello di chi siede dietro, perché sono larghi quanto l'intera finestratura, e garantiscono la protezione anche durante i ribaltamenti. I due cuscini (uno per il lato destro e l'altro per quello sinistro) trovano posto sotto le longherine del tetto, ripiegati in un vano chiuso. Al momento opportuno il rivestimento si piega, permettendo ai bag di gonfiarsi e di scendere verso il basso.
Infine, per proteggere bacino e torace dei passeggeri anche quando viene urtato il fianco della vettura, la Grande Punto dispone di airbag laterali che sono sistemati all'interno dello schienale dei sedili, una collocazione che assicura la miglior difesa degli occupanti, indipendentemente dalla loro statura, dalla posizione assunta e dalla regolazione del sedile.
Airbag ginocchia lato guidatore (optional)
La zona sotto il piantone, tipicamente la più pericolosa per le ginocchia, è resa inoffensiva, oltre che dall'utilizzo del bag ginocchia, dall'utilizzo di una nuova posizione del bloccasterzo che ha comportato lo spostamento della chiave di accensione dalla posizione tradizionale.
Le prove più severe per una protezione totale
Per verificare sul campo l'efficacia del sistema integrato di protezione messo a punto per il nuovo modello, i tecnici del Centro Sicurezza Fiat hanno sottoposto il nuovo modello a tutte le possibili situazioni di collisione ad alta velocità. Misurando, poi, i risultati secondo i parametri strutturali e biomeccanici previsti da alcune tra le normative più severe del mondo. Questi i risultati ottenuti.
Urto frontale
Ottimi risultati per la Grande Punto in due differenti tipi di prove. La prima viene eseguita ad una velocità di 64 Km/h contro una barriera deformabile che simula uno scontro frontale fra due vetture; la seconda prevede un crash a 56 Km/h contro barriera fissa e rigida. Grazie alla robusta architettura strutturale e all'impiego di materiali ad alta efficienza di assorbimento di energia, sulla Grande Punto i livelli di intrusione in questi tipi di prova sono ridottissimi e consentono l'apertura di tutte le porte, senza generare rilevanti sollecitazioni inerziali sugli occupanti oltretutto eccellentemente assorbite grazie al sistema Smart Air-Bag. Infine, in caso d'impatto frontale, gli oggetti sistemati nel bagagliaio della Grande Punto non investono i passeggeri.
Urto laterale
Due prove riconosciute in ambito internazionale testimoniano la capacità del nuovo modello di garantire l'incolumità dei passeggeri anteriori e posteriori anche nell'eventualità di un urto laterale ad alta velocità. La prima è l'"Urto contro barriera deformabile": a questa prova, che simula la collisione a 50 km/h tra due vetture poste a 90°, la Grande Punto reagisce ottimamente; merito della protezione offerta al bacino dalla robusta struttura della scocca, all'addome e al torace dall'azione combinata di airbag laterali e pannelli porta, e alla testa dai window-bag. Il secondo test è quello dell'"Urto laterale contro palo", uno dei più pericolosi che possono accadere agli automobilisti.
Urto posteriore
L'attenzione nelle prove di urto posteriore è rivolto, sotto l'aspetto strutturale, al contenimento della deformazione dell'abitacolo ed alla assenza di danneggiamenti al serbatoio che potrebbero essere causa di incendio. Inoltre, sotto l'aspetto bio-meccanico, gli sforzi si concentrano nel garantire il contenimento dell'occupante evitando il collasso del sedile e la minimizzazione delle lesioni soprattutto al collo ed alla testa che sono solitamente le parti maggiormente sollecitate.
La protezione pedone
Lo stile della parte anteriore della La Grande Punto è stato sviluppato tenendo conto anche della protezione del pedone. Le forme infatti risultano lisce ed arrotondate e non sono presenti sporgenze rischiose per l'incolumità dei pedoni. L'ampia superficie del cofano minimizza il rischio di contatto della testa dei pedoni con i rigidi montanti anteriori. All'interno del vano motore si sono collocati i componenti più rigidi ad una adeguata distanza dal cofano al fine di permettere alla "pelle" del cofano di assorbire a bassi livelli di forza l'energia derivante dall'impatto con la testa del pedone.
La protezione bambini
Sul nuovo modello sono anche previsti tutti quei dispositivi che permettono di offrire la massima sicurezza per i bambini. I principali dispositivi che la rendono efficace sono gli attacchi Isofix su sedili posteriori e l'inibizione dell'airbag del passeggero direttamente dal computer di bordo.
Protezione contro l'incendio
La Grande Punto, dalla scocca ai vari componenti, è stata studiata e realizzata al fine di rispondere alle più recenti e severe norme interne Fiat sulla sicurezza contro l'incendio. Come dimostra, per esempio, l'adozione del Fire Prevention System che, in caso di urti di una certa entità, blocca istantaneamente la pompa elettrica nelle vetture a benzina e l'elettrovalvola di alimentazione in quelle diesel. L'interruttore si trova sotto il rivestimento del montante della porta anteriore destra mentre il serbatoio in plastica, già conforme alla futura direttiva, è posto in zona protetta in caso di collisione ed ha la capacità di resistere ad eventuali deformazioni senza rischi di perdite combustibile.
Sicurezza attiva
La Grande Punto si avvale dei più sofisticati sistemi elettronici di controllo del comportamento dinamico del veicolo, implementati per aumentare ancora di più i limiti dinamici, quindi non intrusivi per il guidatore, ma a tutto vantaggio della sicurezza. L'intervento di questi dispositivi è stato studiato attraverso simulazioni e accurate prove in pista con l'obiettivo di assicurare il massimo piacere di guida. Ecco di seguito la descrizione del ricco equipaggiamento.
ABS completo di EBD (Electronic Brake force Distribution)
Oltre ad un impianto frenante con eccellenti prestazioni, la Grande Punto è dotata del sistema antibloccaggio ABS, uno tra i più avanzati oggi disponibili. Ha quattro sensori attivi e una centralina idraulica a 12 elettrovalvole. Nell'impianto ABS è integrato il correttore elettronico della frenata EBD. Quest'ultimo suddivide l'azione frenante sulle quattro ruote in modo da impedirne il blocco e garantire in ogni condizione il pieno controllo della vettura. Il sistema, inoltre, adatta il proprio funzionamento alle condizioni di aderenza delle ruote stesse e all'efficienza delle pastiglie dei freni, riducendo anche il surriscaldamento di questi ultimi.
ESP (Electronic Stability Program)
Il sofisticato ESP interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio la stabilità della vettura e aiuta il guidatore a controllare l'auto. Per ottenere questo risultato, l'ESP verifica di continuo l'aderenza dei pneumatici al terreno sia in senso longitudinale sia in senso laterale e, in caso di sbandata, interviene per ripristinare la direzionalità e la stabilità dell'assetto. Tramite sensori rileva, infatti, la rotazione della vettura attorno al suo asse verticale (velocità d'imbardata), l'accelerazione laterale dell'auto e l'angolo del volante impostato dal guidatore (che indica la direzione scelta). Confronta, poi, questi dati con i parametri elaborati da un computer e stabilisce, attraverso un complesso modello matematico, se la vettura sta percorrendo la curva entro i limiti di aderenza, oppure se è in procinto di sbandare di muso o di coda (sottosterzo o sovrasterzo). Per riportarla sulla traiettoria corretta, genera, dunque, un momento d'imbardata contrario a quello che causa l'instabilità, frenando singolarmente la ruota opportuna (interna od esterna) e riducendo la potenza del motore (agisce sulla farfalla). Proprio qui sta la peculiarità del dispositivo realizzato per la Grande Punto. I suoi interventi sui freni, infatti, sono modulati in modo da essere i più dolci possibili (e quindi non disturbare la guida) e la riduzione della potenza del motore è contenuta, per garantire sempre ottime prestazioni e grande piacere di guida. L'ESP è sempre inserito.
Hill Holder - HBA
Parte integrante dell'ESP è il sistema Hill Holder che assiste il guidatore nelle partenze in salita. Funziona quando la centralina ESP percepisce la variazione di inclinazione della vettura attraverso un sensore di accelerazione longitudinale posto sul pavimento sotto il sedile del passeggero. In fase di spunto in salita, dunque, la centralina si predispone all'intervento in presenza della prima marcia inserita e dei pedali del freno e della frizione premuti. Così la pressione alle pinze anteriori viene mantenuta per circa 1,5 secondi dopo aver rilasciato il pedale del freno consentendo al guidatore di partire con facilità. In caso di partenze in discesa con la prima marcia inserita la funzione Hill Holder non si attiva. Lo stesso comportamento si ha con la retromarcia inserita: nelle partenze in discesa il sistema è attivo, mentre nelle partenze in salita è disattivato.
Infine, è disponibile il sistema HBA, assistente elettroidraulico di frenata che incrementa automaticamente la pressione del circuito frenante durante la frenata da panico.
ASR (Anti Slip Regulation)
Parte integrante dell'ESP è il sistema antislittamento ASR (Anti Slip Regulation) che provvede a qualsiasi velocità, con l'ausilio di freni e del controllo motore, ad ottimizzare la trazione.
Basandosi sul numero di giri delle ruote calcolato dai sensori dell'ABS, il dispositivo calcola il grado di slittamento e per ripristinare l'aderenza attiva due diversi sistemi di controllo. Quando un'eccessiva richiesta di potenza provoca il pattinamento di entrambe le ruote motrici (per esempio in caso di aquaplaning o quando si accelera su un manto stradale dissestato, innevato o ghiacciato), riduce la coppia del motore diminuendo l'angolo di apertura della farfalla e quindi la portata d'aria. Se, invece, a pattinare è una sola ruota (per esempio quella interna alla curva in seguito ad accelerazione o a variazioni dinamiche del carico), questa viene automaticamente frenata senza che il guidatore intervenga sul pedale del freno. Si ottiene così un effetto simile a quello prodotto dal differenziale autobloccante. Ciò consente alla Grande Punto di disimpegnarsi agevolmente su fondi stradali a bassa aderenza.
L'inserimento dell'ASR è automatico ad ogni avvio del motore, ma per escluderlo basta premere un interruttore posto sul mobiletto centrale. Il disinserimento, infine, dell'ASR è d'obbligo solo quando si usano le catene da neve perché per trasmettere coppia a terra, la ruota deve poter "ammucchiare" la neve con piccoli slittamenti che l'ASR tende ad evitare.
MSR (Motor Schleppmoment Regelung)
È un sistema, parte integrante dell'ASR, che interviene in caso di cambio brusco di marcia durante la scalata, ridando coppia al motore, evitando in tal modo il trascinamento eccessivo delle ruote motrici che, soprattutto in condizioni di bassa aderenza, possono portare alla perdita della stabilità della vettura.
Piacere di guidare e di viaggiare
La Grande Punto è una vettura che assicura il massimo piacere di guida grazie alle sospensioni che contribuiscono alla grande maneggevolezza e "isolamento" dalla strada; ad un impianto frenante potente ed efficace in ogni situazione; ai pneumatici studiati appositamente per il miglior comfort e la massima sicurezza. Non ultimo, su tutte le versioni è disponibile il servosterzo elettrico "Dualdrive".
Le nuove sospensioni della Grande Punto
Uno degli obiettivi assegnati ai progettisti che dovevano sviluppare il progetto "Grande Punto" era quello di realizzare sospensioni capaci di offrire prestazioni paragonabili a quelle delle vetture di classe superiore. Dispositivi, quindi, che garantissero una grande facilità e precisione di guida, un'ottima tenuta di strada e il miglior comfort possibile ai passeggeri. Da qui la scelta di due schemi collaudati e già impiegati su altri modelli Fiat, opportunatamente rivisti e aggiornati. In dettaglio, la revisione globale delle geometrie ha comportato i seguenti interventi:
rispetto alla precedente Punto, le carreggiate sono state allargate e le dimensioni dei pneumatici sono maggiori (da 175/65 15" a 205/45 17");
la geometria della sospensione anteriore presenta bracci inferiori a triangolo rettangolo, una soluzione che disaccoppia maggiormente l'effetto dei carichi di frenata da quelli di curva garantendo il miglior equilibrio in tutte le condizioni di marcia. Inoltre, la nuova geometria anteriore ha permesso anche di contenere il diametro di sterzata della vettura: in media è di circa 10,6 metri. Un valore che è ai vertici della categoria e che, per esempio, è molto simile a quello della Punto precedente, pur adottando ruote più larghe e passo maggiore;
la sospensione posteriore è a ruote semi-indipendenti interconnesse con assale torcente realizzata con l'obbiettivo di incrementare la rigidezza strutturale e di aumentare la flessibilità della sospensione sotto carico ottenuta mediante l'ottimizzazione della boccola di collegamento ponte alla scocca. Lo studio della nuova sospensione ha interessato anche la conformazione dei tamponamenti al fine di migliorare la risposta dinamica in curva;
particolare attenzione, poi, è stata prestata nella progettazione dei componenti verso gli aspetti relativi al comfort della vettura, adottando soluzioni tecniche proprie di automobili di segmenti superiori. Per esempio, l'utilizzo del tassello duomo di tipo "sdoppiato" ("dual-path") all'anteriore e il posizionamento dell'ammortizzatore verticale al posteriore; tali interventi hanno permesso di contenere maggiormente l'effetto determinato dalle vibrazioni generate del fondo stradale, senza alterare la rigidezza strutturale a scapito di una maggior precisione di guida;
le dimensioni delle boccole elastiche sono state incrementate per migliorare il filtraggio delle asperità stradali ed aumentare il comfort di guida;
su tutte le versioni, gli ammortizzatori sono dotate di stelo da 22 mm per incrementare le condizioni limite di stabilità in curva;
è stata aumentata la rigidezza strutturale della traversa anteriore di ancoraggio delle sospensioni al fine di ottenere un miglior comfort acustico vibrazionale;
infine, rispetto alla precedente Punto, entrambe le sospensioni hanno subìto un incremento di carreggiata sia per adeguamento alle maggiori dimensioni esterne del nuovo modello sia per un miglioramento della stabilità di guida: mediamente di 70 mm all'anteriore e di 75 mm al posteriore.
Sospensioni anteriori
La Grande Punto adotta uno schema a ruote indipendenti in cui l'ammortizzatore e la molla fungono sia da elementi smorzanti ed elastici sia strutturali e cinematici. In particolare, i principali componenti di questo schema strutturale sono i bracci oscillanti biguscio in lamiera stampata (con schema costruttivo "batterfly" brevettato) anziché in ghisa come sul modello precedente, con un risparmio notevole di peso; e l'adozione di boccole con maggior volume di gomma rispetto a quelle adottate su Punto, per migliorare il comfort (assorbimento piccole asperità) pur garantendo un'ottima tenuta di strada e stabilità in curva.
Inoltre, il nuovo modello introduce alcune soluzioni di assoluto interesse:
una traversa sospensione anteriore ad alta rigidezza strutturale con "bandella" trasversale di collegamento in prossimità degli attacchi anteriori dei bracci;
montanti rinforzanti per garantire una migliore tenuta in curva;
tasselli duomo di tipo sdoppiato (schema "dual-path") per filtrare meglio le vibrazioni stradali garantendo allo stesso tempo una rigidezza strutturale elevata a favore della precisione di guida;
barra stabilizzatrice con biellette di ancoraggio agli ammortizzatori, che permettono una maggiore efficienza stabilizzatrice ed una migliore prontezza di risposta dinamica in curva;
molle ad elica realizzate con la tecnica "side-load" per l'ottimizzazione dell'asse di spinta, allo scopo di ridurre le forze tangenziali sullo stelo dell'ammortizzatore e quindi gli attriti interni (isteresi del sistema) con conseguente miglior assorbimento delle piccole asperità stradali;
su tutte le versioni sono presenti ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto con diametro di stelo da 22 mm per un'elevata rigidezza laterale a favore della tenuta in curva. E ancora: l'adozione di gruppi valvolari migliorati per un'ottimale smorzamento delle vibrazioni;
infine, è stata aumentata la rigidezza del duomo di attacco superiore alla scocca in modo da migliorare il comfort acustico e vibrazionale.
Sospensioni posteriori
Sono a ruote semi-indipendenti, interconnesse mediante un assale torcente (ponte torcente), secondo uno schema ottimizzato rispetto alla precedente Punto. Ad iniziare dagli attacchi alla scocca che sono stati allargati e all'ottimizzazione del profilo torcente: interventi che hanno permesso di ottenere rigidezze strutturali maggiori pur riducendone il peso.
Inoltre, la particolare conformazione del profilo torcente (con spessori diversi a seconda delle versioni) ha permesso di ottenere rigidezze stabilizzanti a rollio ottimali anche non ricorrendo all'aggiunta della barra antirollio.
Non solo. La disposizione verticale degli ammortizzatori con attacco alla scocca interno al passaruota ha consentito livelli ottimali di filtraggio delle asperità stradali a vantaggio del comfort acustico in abitacolo. E ancora: la struttura del ponte è composta da bracci laterali stampati in due semigusci, saldati ad un profilo laterale torcente con intestatura cilindrica ai bracci stessi.
Infine, le boccole di attacco del ponte di dimensioni maggiori rispetto al modello precedente garantiscono una flessibilità della sospensione sotto carico longitudinale maggiore, mentre la conformazione particolare dei tamponamenti assicura una pronta risposta dinamica in curva.
Impianto frenante e pneumatici generosi
In linea con gli elevati obiettivi di sicurezza attiva, la Grande Punto è equipaggiata con sistemi frenanti di elevata efficacia e di eccellente modulabilità. Innanzitutto, il sistema frenante è dotato dei più sofisticati sistemi elettronici e meccanici di ausilio - quali ABS con EBD, ESP completo di ASR / MSR, Hill-holder, HBA (con ESP) - ed è di tipo idraulico servo-assistito costituito da 2 circuiti indipendenti incrociati (ogni circuito agisce su una ruota anteriore e su quella posteriore diagonalmente opposta) per garantire la frenata e la stabilità anche in caso di avaria di un circuito.
Su tutta la gamma, la vettura è equipaggiata con dischi freno ventilati sulle ruote anteriori mentre sono presenti tamburi e dischi sulle ruote posteriori differenti per ciascuna motorizzazione dato i diversi peso e potenza. In particolare, per le motorizzazioni 1.4 8v e 1.3 Multijet da 75 CV sono disponibili dischi ventilati di diametro 257x22 mm e tamburo posteriore di diametro 228 mm (sono di 203 mm per il 1.2 8v). Invece, il 1.3 Multijet 90 CV e il 1.9 Multijet da 120 CV adottano dischi ventilati da 284x22 mm; tamburo posteriore di diametro 228 mm (per il 1.3 Multijet 90 CV) e disco solido 264x11 mm per il 1.9 Multijet.
Infine, La scelta dei pneumatici della Grande Punto è stata definita in modo da ottenere il miglior compromesso fra handling e comfort. Infatti, per ottimizzare le prestazioni della vettura, soprattutto per quanto riguarda la tenuta di strada, la sicurezza ed il comfort di marcia, è stato deciso l'impiego dei seguenti pneumatici (a seconda degli allestimenti): 175/65 R15 - 185/65 R15 - 195/55 R16 - 205/45 R17. In dettaglio, per i pneumatici 175/65 e 185/65 è stato scelto un cerchio ruota in lamiera da 15" con canale di calettamento di 6" con disegno ottimizzato ed impiegando acciai altoresistenziali che consentono, a pari prestazioni su strada, una buona ottimizzazione dei pesi. Per quanto riguarda i cerchi in lega (da 16" e da 17") la Grande Punto dispone di un'ampia offerta che si differenzia per stile, dimensioni e verniciature.
Servosterzo elettrico "Dualdrive"
Si tratta del sistema di servoassistenza dello sterzo dotato di due logiche di funzionamento e che utilizza la potenza generata da un motorino elettrico invece di quella fornita da una pompa idraulica trascinata direttamente dal motore. Inoltre, con il servosterzo elettrico la risposta dello sterzo è correlata alla velocità della vettura: più questa cresce, più l'asservimento si riduce e lo sforzo al volante aumenta, garantendo così una maggiore precisione di guida.
Non solo. Innovativo anche tra i dispositivi di servoassistenza elettrica, il sistema offre al cliente un'opportunità in più: quella di scegliere tra due differenti programmi di taratura. Il primo, che assicura il massimo feeling tra guidatore e vettura, è ideale sui percorsi misti extraurbani. Il secondo, che alleggerisce lo sterzo e richiede quindi uno sforzo minimo, si rivela perfetto durante la marcia in città e nelle manovre di parcheggio. Per inserire quest'ultimo è sufficiente premere il tasto "city", sistemato al centro della plancia. Ma chi imboccasse l'autostrada dimenticando il dispositivo in questa posizione non deve preoccuparsi. Per garantire al cliente la massima sicurezza in ogni caso, al di sopra dei 30 km/h i due programmi hanno il medesimo grado di asservimento e assicurano, quindi, una "risposta" del volante adeguata alle alte velocità.
Qualità della vita a bordo
Oltre al piacere di guida, ad una vettura Fiat si chiede anche benessere a bordo. Significa circondare guidatore e passeggeri con tecnologie che ne garantiscano il più elevato comfort acustico e climatico. Da qui nasce un ambiente interno ovattato, avvolgente e privo di vibrazioni grazie all'accuratissima insonorizzazione della vettura e all'elevata rigidezza torsionale e flessionale della scocca. E ancora: la Grande Punto propone il climatizzatore automatico "bi-zona"; tre livelli di sistema audio (Hi-Fi, Hi-Fi con subwoofer e un impianto Hi-Fi Sound System "Interscope"); sedili comodi e funzionali; un quadro degli strumenti che consente una lettura semplice ed immediata delle informazioni; un tetto apribile panoramico di ampie dimensioni; e un sistema vivavoce con tecnologia Bluetooth. Insomma, in fatto di comfort la nuova vettura non teme confronti. Senza contare che la Grande Punto offre quanto di meglio oggi è disponibile nel campo degli automatismi che riducono l'impegno della guida come il Cruise Control, il sensore di pioggia e il sistema di ausilio per il parcheggio. Non ultimo, il nuovo modello propone il sensore della pressione dei pneumatici e tanti altri interessanti contenuti che rendono davvero confortevole un viaggio sulla Grande Punto.
Comfort NVH (Noise-Vibration-Harshness)
La Grande Punto ha raggiunto un elevato livello di comfort che si traduce in silenziosità di marcia e assenza di vibrazioni, grazie anche ad una struttura di scocca particolarmente rigida, tanto che la vettura è al vertice della propria categoria per rigidezza torsionale e flessionale. Infatti, la versione a 3 porte fa registrare una rigidezza torsionale di 113.000 daNm/rad (93.100 daNm/rad per la 5 porte) mentre quella flessionale è di 1.320 daNm/rad (1.270 daNm/rad per la 5 porte).
Inoltre, particolare attenzione è stata poi data alle rigidezza locali di attacco di tutti gli organi meccanici e alle sospensioni che sono state progettate per raggiungere il miglior risultato in termini di handling e di comfort di marcia in ogni condizione di guida.
Climatizzazione
Il clima all'interno dell'abitacolo è uno dei principali fattori di comfort durante il viaggio ed è importante anche per la sicurezza preventiva, perché temperatura, umidità e ventilazione influiscono sul benessere del guidatore e quindi sul suo livello d'attenzione. Senza dimenticare che all'impianto di riscaldamento e aerazione è affidato anche lo sbrinamento del parabrezza e dei vetri laterali. Ecco perché sul nuovo modello sono disponibili tre impianti di climatizzazione: il tradizionale riscaldatore, il climatizzatore manuale e quello automatico bi-zona. In particolare, quest'ultimo dispositivo propone il controllo automatico, attraverso una centralina elettronica, della temperatura, della portata dell'aria, della sua distribuzione, dell'inserimento del compressore e del ricircolo. Inoltre, l'impianto attua una strategia di controllo del clima "a temperatura equivalente". Attraverso alcuni sensori registra la temperatura interna ed esterna e valuta la sensazione di benessere termico provata dal passeggero, cioè lo scambio energetico tra il corpo umano e l'abitacolo, sul quale influiscono l'umidità, la temperatura e la portata dell'aria trattata. Un altro sensore, posto in posizione centrale alla base del parabrezza, rileva l'irraggiamento solare del veicolo e l'inclinazione con la quale i raggi stessi raggiungono l'abitacolo. Consente cioè di prevedere l'eccessivo innalzamento di temperatura all'interno dell'auto causato dai raggi del sole e quindi d'informare in tempo il climatizzatore. Inoltre, il dispositivo bi-zona permette di avere contemporaneamente due diverse temperature e distribuzione dell'aria: una nella parte destra dell'abitacolo, un'altra in quella sinistra.
Autoradio e sistema audio Hi-Fi
Particolarmente interessante la dotazione audio del nuovo modello, che comprende due autoradio e tre livelli di sistema audio (Hi-Fi, Hi-Fi con subwoofer e un impianto Hi-Fi Sound System "Interscope"). I sistemi audio sono a 6 altoparlanti e hanno in comune l'accurata messa a punto delle caratteristiche e della distribuzione delle casse, studiata e tarata sull'abitacolo. Il primo livello, con potenza di 40W, comprende due tweeter in prossimità della maniglia apriporta, due woofer sulle porte anteriori e due full range nei fianchetti posteriori. Il secondo impianto Hi-Fi, rispetto al precedente, aggiunge nel bagagliaio un subwoofer (amplificato tipo bass-reflex da 100W), che offre un suono più caldo e un ascolto migliore. Infine, il terzo livello aggiunge un ulteriore amplificatore di potenza con 4 canali da 60W musicali, oltre ad una taratura specifica sia delle 6 casse e sia del subwoofer (amplificato tipo bass-reflex da 100W), a tutto vantaggio di una resa sonora impareggiabile per prestazioni e dinamismo. Quest'ultimo impianto è stato sviluppato in collaborazione con Interscope, marchio prestigioso della Universal Music.
Infine, comuni ai 3 impianti, le 6 casse acustiche realizzate secondo la tecnologia Water Resistant.
Passiamo alle due autoradio (disponibili con lettore CD o lettore CD file MP3) che sono integrate nel design del cruscotto e hanno un'impostazione ergonomica. Si trovano, infatti, nella parte alta della plancia (la sistemazione giusta per il guidatore) e possono essere facilmente raggiunte anche dal passeggero, senza contare che possono essere gestite attraverso i comandi sul volante. Entrambi i dispositivi dispongono del sistema RDS (Radio Data System), della funzione TA (notiziari del traffico), del PTY (il codice con il quale le emittenti radio segnalano il genere musicale trasmesso, consentendo all'apparecchio di selezionare automaticamente solo la musica preferita dall'ascoltatore). Inoltre, ad ogni accensione la radio riparte con le impostazioni di volume con le quali era stata spenta, mentre un altro dispositivo corregge automaticamente l'equalizzazione in funzione della velocità della vettura. In più il cliente può scegliere tra "effetti equalizzati preimpostati" o compiere e memorizzare una messa a punto personale dei parametri sonori. Infine, a richiesta, è disponibile il CD-changer della Lineaccessori che trova posto nel vano baule e viene comandato con i tasti dell'autoradio.
Sedili
I sedili anteriori e posteriori della Grande Punto sono stati studiati per garantire il miglior comfort per ogni percentile di passeggero. Questo è stato possibile lavorando in stretto contatto con i migliori specialisti italiani di ergonomia e di medicina dello sport. Innanzitutto, per favorire il comfort, e soprattutto l'assorbimento delle vibrazioni, i sedili anteriori adottano un rinnovato sistema di supporto della parte lombare che favorisce il sostegno della schiena. Senza contare che i sedili anteriori propongono schiume capaci di adattarsi alla forma del corpo e hanno una struttura "antisubmarining" che evita lo scivolamento del corpo in avanti, al di sotto della cintura di sicurezza, in caso di urto frontale violento. Inoltre, sui sedili anteriori sono disponibili le seguenti regolazioni: altezza; longitudinale (con un corsa totale di ben 240 mm); inclinazione dello schienale (tramite manopola che consente una regolazione di tipo continuo); e lombare (attraverso comando elettrico). Infine, gli appoggiatesta sono dotati di dispositivo per la regolazione in altezza e, a richiesta, possono essere equipaggiati con il sistema "anti-colpo di frusta" (antiwiplash) che, in caso di urto, avvicina gli appoggiatesta alla nuca degli occupanti.
I sedili posteriori, a seconda delle versioni, sono proposti con lo schienale o in versione fissa o sdoppiato 40/60. Anch'essi presentano una struttura antisubmarining e adottano un'imbottitura a "portanza differenziata" a seconda della zona del sedile occupata (si tratta di un parametro che misura la capacità dell'imbottitura di cedere sotto il peso del corpo). Inoltre, sui sedili posteriori sono presenti gli agganci Isofix per il trasporto dei seggiolini per bambini mentre gli appoggiatesta sono di serie per i posti laterali (quello per il posto centrale è optional).
Infine, la Grande Punto a 3 porte offre di serie l'omologazione posteriore per due persone (il terzo è a richiesta) esaltando così le caratteristiche sportive dei sedili ad alto contenimento, mentre possono accomodarsi 3 passeggeri nel caso della vettura 5 porte.
Strumentazione e quadro
Il quadro degli strumenti è racchiuso in un cruscotto caratterizzato da linee morbide che si integrano esteticamente con quelle della plancia. Grazie all'adozione di caratteri grandi e ben visibili, la grafica degli strumenti consente una lettura semplice ed immediata delle informazioni. Di notte la lettura è garantita dall'illuminazione di colore arancione, tonalità che permette alla pupilla una più veloce messa a fuoco nel passaggio dal buio della strada alla luminosità del cruscotto.
Disponibile in due diverse versioni, a seconda degli allestimenti, la strumentazione di bordo si segnala per alcune importanti funzioni. Per esempio, per il suo display multifunzionale che consente di accedere a diversi menu (con relativi sotto-menu). Questi parlano la lingua dell'automobilista (la scelta è tra italiano, inglese, tedesco, portoghese, spagnolo, francese, olandese, polacco) e gli permettono di fruire di moltissime funzioni. Ad esempio: orologio, data, segnale acustico programmabile e la visualizzazione di radio, check control eccetera. Nonché, ovviamente, del trip computer, che fornisce una serie di dati relativi ai viaggi precedenti o al viaggio in corso: consumi (sia istantanei sia medi), velocità media, autonomia restante, tempo di percorrenza (da quanto si è in viaggio), chilometri fatti.
Tetto apribile panoramico
La vivibilità della Grande Punto è confermata anche dalla disponibilità del tetto apribile ad ampia metratura: questo tetto occupa praticamente l'intera superficie del padiglione ed è costituito da due pannelli in vetro, uno fisso - quello posteriore - ed uno mobile quello anteriore ad azionamento elettrico. Inoltre, è previsto un deflettore anteriore studiato in Galleria del vento per evitare al massimo le turbolenze aerodinamiche, anche a velocità sostenute, con un significativo aumento del comfort di viaggio. Internamente, poi, il tetto dispone di due tendine parasole che scorrono indipendenti verso la parte posteriore della vettura.
Il tetto panoramico permette agli occupanti di avere, di volta in volta, un diverso rapporto con l'ambiente circostante godendo di tutta la luminosità e della sensazione di libertà che l'ampia superficie vetrata può assicurare. Quando si vuole illuminare l'abitacolo, il sistema consente di avere la parte vetrata chiusa e la tendina sottostante aperta. Se, invece, si preferisce viaggiare come su un'auto "plein air" bastano sette secondi per comandare l'apertura totale del pannello vetrato anteriore, godendo di una vera e propria "finestra sul cielo".
Sistema vivavoce con riconoscimento vocale
La Grande Punto offre un sofisticato sistema vivavoce con riconoscimento vocale che garantisce la massima sicurezza di guida in tutte le condizioni e nel pieno rispetto delle prescrizioni di legge in quanto si può usare senza mai spostare le mani dal volante. Infatti, il sistema consente al cliente, dotato di un cellulare Bluetooth, di utilizzare il telefono anche se questo è nella tasca di una giacca o in una borsa, abbassando automaticamente il volume dell'autoradio (se accesa) ed utilizzando le casse dell'impianto stereo per ascoltare la voce dell'interlocutore. Inoltre, il sistema ha un alto grado di compatibilità con i cellulari attualmente in commercio e può essere aggiornato con nuovi standard e con telefoni futuri.
In dettaglio, il vivavoce della Grande Punto è completamente integrato nella vettura e i tasti di comando sono inseriti sul volante permettendo un accesso immediato e sicuro al sistema, di ricercare un numero in rubrica scorrendola sul display del quadro di bordo o di mettere in "mute" la comunicazione per una conversazione più riservata.
Tra le principali peculiarità ricordiamo che la registrazione del proprio telefono cellulare sul sistema è un'operazione che va effettuata una sola volta. E ancora: la rubrica telefonica personale può essere trasferita in modo completo sulla vettura e quindi viene aggiornata automaticamente ogni volta che il sistema riconosce il cellulare garantendo la privacy tramite l'accesso esclusivo dal telefonino registrato su cui è presente la rubrica.
Sul display del quadro di bordo viene visualizzato il numero o il nome di chi chiama se presente in rubrica e si può formulare "a voce" il numero desiderato dettando cifra per cifra o chiamare il destinatario pronunciandone il nome se memorizzato.
Inoltre, grazie ad un processo di riconoscimento vocale evoluto, non occorre alcuna fase di apprendimento della voce. Senza contare che il dispositivo è in grado di gestire e memorizzare contemporaneamente fino a 5 cellulari, permettendo così un uso immediato del vivavoce a più utilizzatori della stessa vettura; ovviamente la programmazione può essere modificata a piacere più volte. Infine, con il "sistema vivavoce con riconoscimento vocale" è possibile riprodurre, attraverso l'impianto dell'autoradio, la suoneria "personalizzata" del telefono.
Cruise Control
Disponibile sulla Grande Punto il Cruise Control è un sistema capace di aiutare l'automobilista a gestire la velocità della vettura, migliorando il comfort di viaggio. Pilotando direttamente la farfalla del motore, il dispositivo consente di mantenere automaticamente la velocità di crociera impostata dal guidatore. Basta ruotare in posizione "ON" una ghiera presente sulla leva dedicata, posta a sinistra del volante, la quale se azionata verso il segno "più" (o "meno") consente di raggiungere la velocità desiderata. Quando si rilascia la ghiera, la vettura continua a viaggiare alla velocità memorizzata senza che il pilota prema il pedale dell'acceleratore.
Il Cruise Control può funzionare nell'intero arco di giri ammessi dal motore, ma solo per velocità superiori ai 40 km/h. È consigliabile, quindi, inserirlo in presenza di condizioni stradali che consentano di mantenere con sicurezza il valore memorizzato.
Premendo il pedale dell'acceleratore (per esempio durante un sorpasso), il Cruise Control viene momentaneamente disabilitato anche se il sistema rimane attivo. L'auto, perciò, accelera come richiesto, ma appena si rilascia il pedale il sistema riporta automaticamente la vettura alla velocità memorizzata. Per ovvie ragioni di sicurezza, il dispositivo viene invece disinserito automaticamente quando il guidatore pigia il pedale del freno o della frizione. In questo caso si può ritornare alla velocità preimpostata premendo il pulsante "RESUME", posto all'estremità della leva di comando del Cruise Control.
Per disattivare definitivamente il Cruise Control e cancellare ogni impostazione precedente bisogna ruotare la ghiera in posizione "OFF" e spegnere il motore. Una spia sul display multifunzionale indica lo stato di funzionamento o disattivazione del sistema.
La funzione antipattinamento (Anti Slip Regulation), ha la priorità sul controllo automatico della velocità: cessato l'intervento dell'ASR, il sistema torna alla velocità impostata.
Sensore di parcheggio
In fase di parcheggio può succedere che alcuni ostacoli posti dietro la vettura siano al di fuori del campo di vista del guidatore, o più semplicemente può accadere di non sapere quanto si è vicini all'automobile parcheggiata dietro. Ecco allora venire in aiuto il sensore di parcheggio, attivo ogni volta che si porta la chiave di avviamento nella posizione MAR e s'inserisce la retromarcia.
Il sistema è composto da una centralina elettronica, che dispone d'interfaccia per la rete CAN; da quattro sensori ultrasonici inseriti nel paraurti posteriore (due ai lati del paraurti e due di fianco alla targa); da un segnalatore acustico. I quattro rilevatori coprono, in particolare, sia le zone laterali posteriori della vettura (a partire da una distanza inferiore a 60 centimetri) sia quelle mediane posteriori (a partire da una distanza inferiore a 150 centimetri).
Vediamo in dettaglio come funzionano. Si tratta di quattro trasduttori ultrasonici, che agiscono come trasmettitori e ricevitori intelligenti di impulsi. Questi ultimi vengono emessi ogni volta che s'inserisce la retromarcia e, quando incontrano un ostacolo, vengono riflessi e ricevuti come un'eco dal sensore stesso. A questo punto il segnale in entrata viene convertito in digitale e inviato alla centralina elettronica, che mette in funzione il segnalatore acustico.
L'informazione, quindi, viene trasmessa al guidatore con avvisi acustici cadenzati, che si fanno sempre più ravvicinati fino a diventare un segnale continuo quando l'automobile raggiunge una distanza di 30 centimetri dall'ostacolo.
Il cicalio sonoro s'interrompe quando i sensori laterali rivelano un ostacolo in avvicinamento per oltre tre secondi. E questo per evitare che il sistema continui a suonare in caso di manovre lungo un muro parallelo all'asse del veicolo.
Sensore di pioggia
In funzione della sicurezza preventiva è importante poter godere sempre di un'ottima visibilità. Per questo la Grande Punto offre il sensore di pioggia, che permette di avere il parabrezza sempre pulito, anche con il brutto tempo. Applicato nella parte alta dell'abitacolo, dietro lo specchio retrovisore centrale, il sistema automaticamente mette in funzione il tergicristallo e regola la frequenza di battuta in relazione all'intensità della pioggia. Si attiva portando la leva destra del devioguida nella prima posizione (intermittenza). Il suo funzionamento si basa sul principio della rifrazione dei raggi infrarossi attraverso il vetro e le gocce d'acqua. La parte ottica del sensore (lente) invia al cristallo la luce infrarossa. Quest'ultimo la riflette e la rimanda al sensore. Poiché l'energia luminosa inviata al parabrezza è costante, il valore rilevato al momento della ricezione diminuisce in proporzione all'aumento della quantità d'acqua e di altre impurità presenti sul cristallo. La variazione del segnale viene elaborata dalla parte elettronica del sensore che attiva la frequenza di battuta adeguata.
Poiché la superficie del vetro bagnata disturba l'occhio umano più di notte che di giorno, il sensore regola l'intervento del tergicristallo anche secondo la luce ambientale. Inoltre riconosce le striature dell'acqua provocate dalle spazzole usurate e compensa gli effetti dovuti all'invecchiamento del parabrezza e dell'elettronica. In particolari situazioni, poi, adotta speciali cicli di battuta: per esempio quando sul cristallo ci sono singole gocce o in presenza di impurità sulla superficie (depositi salini, sporco eccetera).
La sensibilità del sensore di pioggia può essere modificata agendo sulla ghiera a due posizioni presente sulla leva destra del devio. Se si arresta il motore con il sistema inserito, quest'ultimo viene disattivato automaticamente. Per riavviarlo, all'accensione del motore, si può scegliere di riportare la leva del devio a zero e poi di nuovo sulla prima posizione, oppure variare la sensibilità del sensore.
Per segnalare l'avvenuta riattivazione, il sistema comanda l'esecuzione di una battuta del tergicristallo, anche se il vetro è asciutto. Dopo l'uso della pompa lavavetro, il sensore si attiva automaticamente, per il tempo necessario al recupero delle gocce che colano sul cristallo.
Sensore della pressione dei pneumatici
Sul nuovo modello Fiat è presente anche il sensore di pressione dei pneumatici, il dispositivo che segnala eventuali anomalie sia con un avviso acustico sia con un'indicazione sul display. In particolare, il sistema TPMS (Tire Pressure Monitoring System) monitora due condizioni: insufficiente pressione e foratura. In caso di superamento di una di queste soglie si attivano la relativa spia di segnalazione ed un messaggio sul display. Inoltre, in caso di pneumatico forato il quadro invia anche una segnalazione acustica.
"Piccoli" dispositivi per un grande comfort
Con la Grande Punto cambia la qualità del nostro vivere e viaggiare a bordo di una vettura. Merito, per esempio, della funzione di spegnimento ritardato dei fari ("follow me home"); del nuovo sistema FIX&GO per la riparazione dei pneumatici in caso di forature; e dei vetri oscurati per una maggiore privacy. Inoltre, sulle versioni a 5 porte, sono disponibili gli alzacristalli elettrici posteriori dotati di un sensore antipizzicamento integrato nella guarnizione superiore dei finestrini. Il dispositivo avverte la presenza di un ostacolo tra la guarnizione stessa e il bordo superiore del vetro ed inverte immediatamente il moto dell'alzacristallo.
Poi, tra i contenuti più interessanti proposti dal nuovo modello c'è il dead-lock, una soluzione tecnica che permette di mettere in folle la maniglia interna della porta e tutti i leverismi connessi con la serratura. Si tratta di un importante passo avanti nella protezione della vettura dai furti: il dead-lock, infatti, rende inefficace ogni attrezzo usato dai ladri per forzare la porta e i suoi meccanismi interni. Il dispositivo deve essere azionato in modo volontario (per non bloccare qualcuno all'interno della vettura). Dopo il primo giro di chiave su una delle porte anteriori o dopo il primo impulso del telecomando occorre, quindi, un secondo giro di chiave, o un secondo impulso e il dead-lock s'inserisce.
Inoltre, la Grande Punto dispone di riscaldatore supplementare e di cargo box. Il primo dispositivo è un riscaldatore elettrico inserito nel gruppo climatizzatore che permette - in tempi brevi e senza dover attendere il riscaldamento del liquido motore - di raggiungere temperature dell'aria tali da dare un'immediata percezione di caldo ai passeggeri. A questo vantaggio si aggiunge la maggior sicurezza nella guida durante i climi invernali poiché l'aria più calda facilita lo sbrinamento rapido dei cristalli. Infine, il cargo box consente - innanzando il piano di carico - di riporre, nel vano sottostante, oggetti personali di ridotte dimensioni e, nello stesso tempo, offre la possibilità di uniformare il piano con il sedile posteriore abbattuto.
Il nuovo modello propone una gamma davvero articolata, nella quale ognuno può trovare la sua Grande Punto. Infatti, a seconda dei mercati, sono proposte soluzioni diverse, tutte caratterizzate da un elevato controvalore e corrispondenti ad altrettanti modi di intendere e di usare l'automobile. In Italia, per esempio, l'offerta si compone di 6 motori, 4 allestimenti (Active, Dynamic, Emotion e Sport); 13 colori di carrozzeria e 12 tipologie di interni.
In dettaglio, il primo allestimento offre di serie: ABS completo di EBD, servosterzo elettrico Dualdrive, airbag frontali, alzacristalli elettrici anteriori, telecomando per apertura/chiusura delle porte, volante regolabile in profondità e altezza, sedile guida regolabile in altezza, appoggiatesta posteriori, predisposizione autoradio con 6 altoparlanti e trip computer.
A questi contenuti la Grande Punto Dynamic aggiunge: climatizzatore manuale, window bag, sidebag, autoradio con CD e comandi radio sul volante, pomello del cambio e volante rivestiti in pelle e sedile posteriore sdoppiato sulla versione a 5 posti.
Rispetto a questo allestimento, la versione Emotion offre in più il climatizzatore automatico bi-zona, i cerchi in lega da 15", fendinebbia, Cruise Control, la regolazione lombare elettrica e l'appoggiabraccia anteriore, oltre ad un ambiente interno ricco di dettagli eleganti per il massimo comfort di bordo.
Conclude il particolare allestimento Sport che, all'esterno, si caratterizza per cerchi in lega sportivi da 17", minigonne, spoiler, fendinebbia e scarico posteriore cromato in vista. Inoltre, il cliente può richiedere una delle due tinte di carrozzeria extraserie riservate a questa versione: Rosso Passionale o Arancio Spassoso. All'interno, poi, la Grande Punto Sport è dotata di ESP, autoradio CD, mentre sono rivestiti in pelle il volante, il pomello del cambio e la leva del freno a mano. Insomma, un ambiente che saprà soddisfare il cliente più esigente e amante della sportività. Senza contare che un tuning specifico delle sospensioni permettono un feeling di guida entusiasmante mentre un pack aerodinamico, posto sottoscocca, consente di migliorare il CX: infatti, la Grande Punto Sport, equipaggiata con il 1.9 Multijet da 130 CV, raggiunge i 200 km/h.
Infine, la gamma della Grande Punto offre a tutti, anche ai più esigenti, l'opportunità di scegliere tra diversi optional, oltre ai numerosi articoli della Lineaccessori che, da una parte, enfatizzano la praticità e la versatilità del modello, dall'altra rispondono alle esigenze funzionali ed emotive di qualunque cliente.
Commenti
Posta un commento