Per la quarta volta consecutiva la Giulia è nominata "Classica del futuro" nella categoria "classe media".
Alfa Romeo 33 Stradale del 1968 ha ottenuto il primo posto nella categoria "Pietre miliari del design".
Doppia vittoria per Alfa Romeo ai "Motor Klassik Awards 2019". I lettori di questa importante rivista tedesca hanno eletto l'attuale Alfa Romeo Giulia "Classica del futuro", nella "Classe media", per la quarta volta di seguito. Secondo i lettori, infatti, fra qualche decennio la berlina sportiva italiana diventerà quello che attualmente è la sua antenata uscita nel 1962: un classico senza tempo. Inoltre, Alfa Romeo Tipo 33 Stradale ha vinto nella categoria "Pietre miliari del design". Per gli appassionati, la coupé prodotta nel 1968 in appena 18 esemplari è diventata da tempo una delle vetture sportive più belle di sempre.
I "Motor Klassik Awards 2019" hanno visto la partecipazione di oltre 16.000 lettori. Alfa Romeo Giulia è stata eletta "Classica del futuro" nella "Classe media" con il 33,4% dei voti mentre Alfa Romeo 33 Stradale si è aggiudicata il titolo di "Pietra miliare del design" con addirittura il 37,3% dei voti.
Roberto Giolito, responsabile di FCA Heritage, ha ritirato il premio "Motor Klassik Award" vinto da Alfa Romeo Tipo 33 Stradale e ha commentato: «La storia di Alfa Romeo è ricca di icone di design. Se dovessimo sceglierne una, sarebbe la Tipo 33. Sono orgoglioso di ritirare il riconoscimento di "pietra miliare del design" dei lettori di Motor Klassik, nonché onorato di rappresentare il team che nel 1968 ha creato questa coupé unica nel suo genere». L'estetica di Alfa Romeo 33 Stradale è un capolavoro ideato dal leggendario designer Franco Scaglione. Questa coupé alta appena 99 cm con porte ad apertura verticale era stata pensata per la strada (da cui il nome "Stradale"), ma tecnicamente era basata sull'omonima vettura da corsa. Il motore era a V da 8 cilindri in posizione centrale con due litri di cilindrata, in grado di erogare una potenza di ben 230 CV e di raggiungere una velocità massima di 260 km/h, impressionante per l'epoca.
Sua erede naturale l'Alfa Romeo Giulia, la quintessenza del design italiano e della tecnologia più avanzata. In particolare, l'esclusiva versione Quadrifoglio monta un propulsore 2.9 V6 Bi-Turbo benzina, in alluminio e ispirato da tecnologie e competenze tecniche Ferrari, che eroga 510 CV di potenza massima e sviluppa una coppia di 600 Nm. Per una trasmissione ottimale della potenza su strada, oltre al cambio automatico a otto rapporti, è presente un differenziale elettronico auto-bloccante sull'asse posteriore (Active Torque Vectoring). Il tetto e il cofano motore di Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio sono realizzati in fibra di carbonio. Questo materiale estremamente leggero e al contempo resistente compone, in tutti gli allestimenti, anche l'albero cardanico che collega trasmissione e asse posteriore.
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