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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Lancia Ypsilon HF


Nel dicembre del 2013 si incominciò a parlare della Lancia Ypsilon HF. La notizia si basava su indiscrezioni raccolte da fonti attendibili e su un progetto che attendeva conferme dai piani alti di FCA. A distanza di pochi mesi, iniziarono a girare anche i primi muletti.
Il muletto della Lancia Ypsilon HF aveva il terminale di scarico rotondo di grandi dimensioni e adottava sedili sportivi con poggiatesta integrato e passaggio per le cinture da competizione, del tutto simili a quelli impiegati dall'Abarth per la 500. Sotto al cofano c'era il 1.4 Turbo. Ma tutto questo, purtroppo e come ben si sa, non ha avuto seguito, e il progetto della Ypsilon HF fu scartato. 

Oggi si parla dell'arrivo di un aggiornamento per la Ypsilon entro il 2020, e dell'arrivo di un B-UV nel 2022. Si spera che grazie a PSA ci possa essere un rilancio del marchio Lancia, e magari anche delle versioni HF.

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