Il gruppo PSA ha deciso di dire addio alla produzione della Peugeot 108 e della Citroën C1. Lo stop alle due citycar è legato alla decisione di abbandonare il segmento A, sempre meno redditizio. Viene confermato quanto dichiarato dal responsabile del brand Peugeot, Jean-Philippe Imparato: il manager, infatti, ha escluso la possibilità di un'erede per la 108.
La decisione del gruppo PSA va letta all'interno di un più generale trend di mercato che vede i grandi costruttori abbandonare progressivamente il segmento A per colpa dei crescenti costi di adeguamento alle normative sulle emissioni e per la conseguente riduzione dei margini su ogni singolo modello. In particolare, le spese per installare i dispositivi di riduzione delle emissioni stanno rendendo sempre più difficile giustificare economicamente vetture già poco remunerative e con volumi in graduale contrazione anche in Europa: secondo i dati di IHS Markit, il peso delle citycar sul mercato totale europeo è sceso dal'11% circa del 2010 al 7,4% dell'anno scorso. Al contrario, il segmento B è rimasto stabile intorno al 30%. Non a caso, la stessa PSA ha cancellato dalla gamma Opel la Adam e la Karl; la Daimler ha preferito cedere la gestione della Smart ai cinesi di Geely, mentre la Renault ha scelto di elettrificare la Twingo pur sapendo di andare incontro a costi elevatissimi. Anche PSA ha valutato l'elettrificazione tra le opzioni per il segmento A, salvo abbandonare il piano per le prospettive di scarsa redditività.
In questo quadro Fiat ha dichiarato che farà crescere la Panda e ridurrà la presenza nel segmento A, dove rimarrà la nuova 500. Fiat punterà più sul segmento B con la Centoventi di serie e un nuovo crossover.
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