La Ypsilon Sport, realizzata in collaborazione col Centro Design di Zagato, conserva la linea della berlina di serie, ma con un aspetto più muscoloso e grintoso.
La vettura, basata sulla terza generazione di Y, fu elaborata dal Centro Design Zagato e, a differenza da ciò che scrisse la stampa specializzata all’epoca, non doveva segnare il ritorno di Lancia nel mondo delle corse. La Ypsilon Sport fu progettata per rendere più aggressiva e mascolina quest’autovettura, spesso accostata al solo target femminile.
Al di là del design, più “muscoloso” e “arrogante”, e delle scelte cromatiche, la carrozzeria bicolore in quegli anni non era ancora così diffusa, la Ypsilon Sport by Zagato aveva un “cuore” potente sotto il cofano: per la prima volta fu impiegato nel segmento delle city car un potente turbodiesel 1.9 16v Multijet potenziato a 150 CV (110 kW a 4.100 giri/min) e con una coppia massima di 306 Nm a 2000 giri/min.
Un propulsore generoso che permetteva alla Sport prestazioni di tutto rispetto: velocità massima di 212 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi, da 0 a 1000 metri in 28,9 secondi, 5,3 secondi per passare da 60 a 100 km/h (in quinta marcia) e 7,3 secondi da 80 a 120 km/h (in sesta marcia). Un vero bolide.
La Lancia Ypsilon Sport by Zagato, caratterizzata anche dalla Z sul montante, non entrò mai in produzione ma face battere più di un cuore, perché consegnava a una city car un'impronta estremamente sportiva.
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