Lancia punta ad essere presente in Europa, Giappone e Australia. In un secondo momento potrebbe tornare nelle competizioni
Stellantis ha un piano per il rilancio del marchio Lancia, con una manager e un centro stile dedicati. Il piano è stato approvato e finanziato e si punta ad avere una gamma più articolata, si punta al Premium, a tornare nei principali mercati Europei e ad avere modelli 100% elettrici dal 2026.
Lancia come Mercedes. È questa l'ambizione di Luca Napolitano, ad del marchio Lancia che avrà il compito di rilanciare il brand per riportarlo ai fasti di un tempo. Il paragone con Mercedes è una vera e propria dichiarazione d'intenti. Lancia tornerà a essere grande e lo farà allargando i gomiti in una galassia, quella del premium di Stellantis, popolata da altre Case con un passato glorioso. Per questo, più che sui volumi, la "nuova Lancia" punterà sui margini operativi. Si venderanno poche auto, ma con profitti elevati.
"Dobbiamo ancora lavorare tanto e dobbiamo guardare a un punto di riferimento... che per noi è la Mercedes", ha affermato Luca Napolitano. "Non voglio dire che vogliamo combattere contro la Mercedes, sarebbe assurdo, ma questo è un esempio di ciò a cui guardiamo". Ci sarà una grande attenzione alla qualità dei servizi offerti al cliente e una gamma rinnovata. Si partirà con l'erede della Ypsilon, che arriverà tra due anni, per poi passare a una crossover compatta attesa per il 2026 e per una hatchback che potrebbe riportare in vita la denominazione Delta, ma che non arriverà prima del 2028 e che potrebbe essere seguita da un quarto, misterioso, modello. Tutte saranno solo elettriche, tranne la nuova Ypsilon che sarà proposta anche con motori mild hybrid così da avviare la transizione del brand verso un futuro elettrico.
Stellantis crede fermamente nel rilancio del marchio, tanto da aver ideato un piano decennale per riportare la Lancia alle glorie di un tempo. L'obiettivo sarà quello di generare flussi di cassa, creando utili e contribuendo alla salute finanziaria del gruppo. Per fare questo verranno investite ingenti somme per lo sviluppo di nuove vetture, che si baseranno su una meccanica condivisa con gli altri marchi del cluster premium, Alfa Romeo e DS. Ma per differenziarsi da questi ultimi la Lancia punterà su alcuni aspetti, come il confort, il lusso e l'ecosostenibilità: "Vorremmo costruire automobili con una parte significativa di materiali riciclati", ha dichiarato Napolitano. Non ci sarà spazio, almeno nella prima fase, per un ritorno nelle competizioni.
Ma per fare tutto questo la Lancia partirà comunque dall'Italia, per poi provare progressivamente a espandersi al di fuori dei confini della penisola. "Inizialmente - ha affermato il manager - puntiamo a realizzare dal 25 al 30% delle nostre vendite all'estero, per poi raggiungere il 50-50. La nostra strategia di elettrificazione aggressiva e la nostra attenzione ai segmenti di mercato che sono molto forti in Europa ci aiuteranno". E per raggiungere questa penetrazione all'estero con un marchio che attualmente ha l'Italia come suo unico mercato cardine serviranno modelli accuratamente studiati. Paesi chiave saranno la Germania e la Francia, ma Lancia punta anche a sbarcare in Spagna, Norvegia, Austria e Belgio. Ma le ambizioni sono globali e c'è già l'idea di creare delle Lancia con la guida a destra per mercati come il Giappone e l'Australia. L'obiettivo è quello di realizzare una rete di 100 concessionarie in 60 città europee, molte delle quali ospitate all'interno di saloni multimarca del gruppo Stellantis, spingendo forte sulle vendite online: "Il mio obiettivo - conclude Napolitano - è quello di consentire di acquistare un'auto con soli tre click".
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