In un incontro a Torino con i sindacati, Tavares (AD di Stellantis) ha dichiarato: "L'Italia è centrale per Stellantis nell'esecuzione del piano. Ci stiamo preparando per essere pronti a vendere il 100% di veicoli elettrici nel 2030, stiamo preparando l'azienda. Tutti gli stabilimenti, anche quelli italiani, passeranno a stabilimenti elettrici. L'Italia è il cuore di questa trasformazione, faremo annunci sito per sito."
Tavares ha poi aggiunto sul futuro di Mirafiori che: "Ci saranno annunci non solo sulla produzione ma anche su nuovi business relativi all'economia circolare. Con Cirio e Lo Russo abbiamo avuto un ottimo incontro, ci sono idee concrete per rendere redditizio il futuro dell'azienda, in un paio di mesi si materializzeranno. Non cerchiamo titoli sui giornali, ma un progetto da costruire. Sono ottimista, ma dobbiamo lavorare perché le idee si concretizzino. Ci muoviamo passo per passo per creare le condizioni per il successo dell'azienda lavorando con i governi locali."
Nodo cruciale su stabilimenti per la produzione delle batterie: Stellantis, che punta a lanciare 75 nuovi veicoli a corrente entro i prossimi otto anni, vendendone cinque milioni nel mondo, ha in programma di costruirne almeno cinque. Tra le quattro che sorgeranno in Europa c’è anche la fabbrica di Termoli, che una volta riconvertita contribuirà, con una capacità di circa 24 GWh all’anno, all’obiettivo complessivo di 120 GWh fissato al 2030. Meno chiare, al momento, appaiono le prospettive per il complesso di Mirafiori, che presenta moltissime aree inutilizzate e in futuro, ha detto Tavares, potrebbe diventare il centro di nuove attività, non necessariamente produttive, “per sostenere l’economia circolare del territorio piemontese”. Nuove assunzioni in Italia, non solo a Torino, sono previste essenzialmente per ragioni di ricambio generazionale. A tal proposito, il ceo di Stellantis ha tracciato il profilo delle nuove risorse, che dovranno essere “maggiormente orientate al Software Engineering” e acquisiranno nuove competenze in materia di elettrificazione attraverso appositi programmi di formazione.
Il numero del gruppo Stellantis ha parlato anche del problema energetico che l'Europa deve affrontare in maniera coesa a livello politico per garantire energia pulita a prezzi accessibili: "C'è un problema energetico in Europa da affrontare, bisogna decidere quale strategia sviluppare perché può avere conseguenze su Stellantis. Senza energia pulita, a costi accessibili, avere veicoli puliti non basterà, bisogna lavorare in questa direzione.
Le decisioni possono cambiare, c'è una volatilità così alta che la capacità di gestirle è complicato per i leader politici. Abbiamo bisogno di una strategia dell'Europa che combini rinnovabili, nucleare, gas e altre fonti. Anche l'energia deve essere sicura, pulita, con costi accessibili. Bisogna fare questa domanda alle grandi compagnie energetiche, come chiedete a me come intendo produrre le auto in futuro. Lavoriamo tutti in questa direzione."
Anche il tema della crisi dei chip è stato affrontato durante l'incontro, con Tavares che ha entro pochi anni i semiconduttori arriveranno da fornitori locali e non più dai costruttori asiatici: "Entro 3-4 anni avremo fornitori locali, in Europa e negli Usa, per i semiconduttori. Stiamo lavorando con fornitori Tier 1, 2 e 3 per avere entro il 2024 tre piattaforme software che completeranno le piattaforme BEV, che saranno quattro. Quindi avremo semiconduttori sviluppati direttamente con fornitori Tier 2 e 3."
Durante l'incontro Tavares ha poi detto: "Il piano 2030 mostra chiaramente che Stellantis attraverserà questo periodo di transizione in modo efficace ed efficiente. Sono sicuro al 100% che sarà uno dei vincitori di questa transizione. C'è un solo rischio, mantenere lo status quo. Se tutti capiamo questo andremo avanti veloci. Non abbiamo bisogno di nessuna fusione e acquisizione ma osserviamo ciò che avviene. Ci concentreremo sulla realizzazione del piano."
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