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Leader e successo nel mercato, Nova Strada raggiunge le 700 mila unità prodotte in Brasile

Da quando è stato lanciato cinque anni fa, il modello è il veicolo più venduto nel Paese.   Nel 2024 la Nuova Strada ha venduto più di 144 mila unità  Oltre al successo in Brasile, la Fiat Strada viene attualmente esportata in alcuni Paesi del Sud America, come Uruguay, Paraguay e Argentina.     Considerando tutte le generazioni, sono state prodotte più di 2.400.000 unità    La Nuova Strada è stata un successo fin dal suo lancio, e questo non è un segreto per nessuno. Ora, il modello che ha conquistato il cuore dei brasiliani celebra un altro importante traguardo raggiungendo le 700.000 unità prodotte presso lo Stellantis Automotive Hub di Betim, Minas Gerais. Lanciata nel 2020, la nuova generazione della Strada è riconosciuta per il suo design moderno, l'alta tecnologia, la versatilità e la robustezza, oltre ad essere il veicolo più venduto nel Paese da quattro anni.  Nell'agosto dello scorso anno, la Nuova Strada ha infranto tutti i suoi re...

Tavares critica la normativa Euro 7



Quello delle normative Euro 7 per i veicoli circolanti nell’UE è un argomento molto caldo e sentito, che ha mosso non pochi pareri – anche contrastanti – nelle ultime settimane. Si tratta di regole che saranno ancora più rigide rispetto alle attuali, in ambito di circolazione di veicoli e inquinamento, che per molti sono esagerate.


Tra chi critica l’Euro 7 c’è anche Carlos Tavares, il CEO di Stellantis, secondo il quale l’Euro 7 andrebbe cancellato e, anzi, l’Europa dovrebbe soltanto essere “più forte contro le auto cinesi”. L’intervento del manager arriva a margine del Salone di Parigi: “Serve reciprocità, non c’è motivo che si renda facile l’accesso al Vecchio Continente senza avere in cambio il contrario”.


Secondo il CEO di Stellantis l’Europa dovrebbe essere molto più forte rispetto alla concorrenza dei costruttori cinesi. Un messagio che arriva forte e chiaro, soprattutto in conseguenze al fatto che al Salone dell’Auto di Parigi 2022 abbiamo visto debuttare ufficialmente nel nostro continente due grandi brand del Paese asiatico, con le loro vetture per l’Europa: parliamo di BYD e di Great Wall Motors.


Secondo Tavares c’è bisogno di reciprocità, perché non c’è alcun motivo per rendere l’accesso al mercato europeo così semplice per le Case automobilistiche cinesi, soprattutto perché noi – al contrario – non riceviamo nulla in cambio. Il CEO Tavares sostiene: “Vogliamo le stesse condizioni, visto che i costruttori cinesi sono sempre benvenuti in Europa”; secondo lui dovrebbero esserlo solo le realtà automotive europee possono entrare nel mercato cinese alle stesse identiche condizioni. E al momento non è così. Carlos Tavares commenta comunque una situazione sicuramente difficile, ma il CEO non ne fa segreto, e non è la prima volta che avanza delle critiche nei confronti della Cina e del suo operato.


Non dimentichiamo infatti che il manager portoghese a capo di Stellantis sosteneva già alcuni mesi fa che la crisi dei microchip fosse responsabilità dei cinesi: “I fabbricanti di semiconduttori indicano aumenti di produzione a due cifre. Ma attraverso i fornitori non vediamo i risultati. La conclusione? C’è qualcuno che sta facendo stock“, queste le sue considerazioni.


Finora quindi abbiamo parlato della dura posizione presa dal CEO di Stellantis nei confronti dei produttori di auto cinesi. Il manager non ne fa segreto, ma non è nemmeno l’unico argomento per il quale sta cercando di far valere le sue ragioni. Proprio a margine del Salone di Parigi 2022 Carlos Tavares si è espresso anche contro la nuova normativa antinquinamento Euro 7, che il Parlamento Europeo dovrebbe presentare il 26 ottobre.

Normative che, secondo Tavares – e non solo – risultano essere troppo stringenti e difficili da rispettare da parte delle Case automobilistiche: “Sono inutili, devono essere cancellate. Sì, l’Euro 7 va semplicemente cancellato. So che molti non condividono questa posizione, invece io credo sia una posizione di buon senso. L’Euro 7 va eliminato. La vera questione oggi è sapere cosa fanno i leader europei per stimolare il mercato europeo. Questa è la domanda chiave. Il vero problema oggi, secondo il CEO di Stellantis, è che “i Governi europei accettano che il nostro mercato continui a ridursi”, soprattutto davanti a concorrenti globali di grande rilievo, come quelli che provengono dal mercato cinese.

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