La SZ è stata progettata per attirare l'attenzione e non l'ha nascosta. Bassa, con una forma a cuneo e una linea estremamente alta nel profilo che separa le superfici vetrate da quelle metalliche (linea di cintura), la SZ è stata il risultato di un ambizioso programma intitolato ES30 ("Experimental Sportcar 3.0 liter"). La produzione del modello, il primo ad essere realizzato con sistemi CAD/CAM (computer aided design/manufacturing), fu affidata alla carrozzeria Zagato, da cui il nome definitivo SZ (Sprint Zagato). La carrozzeria in composito ospitava il mitico V6 “Busso” che equipaggiava anche la 75 3.0i Quadrifoglio Verde del 1987. Per l'occasione la potenza era di 207 cavalli, che arrivavano alle ruote posteriori tramite un cambio a 5 marce montato anteriormente al retrotreno. La produzione totale di quasi 1. 000 unità includevano anche l'altrettanto speciale e più rara RZ (Roadster Zagato). Le SZ/RZ sono davvero considerate delle supercar, non solo per le prestazioni o le tecnologie innovative utilizzate durante la loro progettazione e produzione, ma perché sono riuscite a sfidare in ogni aspetto. Anche a livello di design si può ancora percepire la loro influenza attraverso la nuova firma luminosa dei corpi illuminanti 3+3 che caratterizzano il Tonale, ma anche le nuove Giulia e Stelvio.
Nel vasto panorama dell'industria automobilistica italiana, c'è un'auto che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del settore: l'Autobianchi A112. Questo piccolo gioiello, prodotto tra il 1969 e il 1986, ha conquistato il cuore degli italiani e non solo, diventando un'icona del design e dell'ingegneria automobilistica. Nascita e Sviluppo L'Autobianchi A112 è stata presentata al Salone dell'Automobile di Torino nel 1969, come erede della famosa Bianchina. Progettata da Dante Giacosa, l'ingegnere che ha dato vita a molti successi della Fiat, la A112 era destinata a diventare un successo immediato grazie alle sue dimensioni compatte, alla maneggevolezza e all'efficienza. Design e Caratteristiche Tecniche Il design della A112 era semplice ma accattivante, con linee morbide e un look giovanile. Le sue dimensioni compatte la rendevano perfetta per la guida in città, ma nonostante le sue piccole dimensioni, l'A112 offriva sorprendentem
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