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A metà degli anni ’70 l’entusiasmo del pubblico italiano per i rally non si placa malgrado la crisi petrolifera. La 124 Abarth Rally, che tanto bene si è difesa per quattro stagioni, comincia a sentire i suoi anni, e si rende necessario schierare una nuova arma nel campionato mondiale. Strategie di marketing convincono i manager del Gruppo a far costruire al reparto corse dell’Abarth una vettura vincente basandosi non più su un'auto sportiva, bensì su una berlina da famiglia, in modo da incrementare le vendite. Nasce così la Fiat 131 Abarth Rally, che ha le forme della tranquilla tre volumi prodotta a Mirafiori ma che in realtà è una vera e propria belva da corsa.
Sotto la guida del Direttore Sportivo Daniele Audetto e condotte dai migliori piloti dell’epoca, le “131 Abarth” dominano le scene mondiali: con 18 vittorie assolute, cinque triplette e due doppiette conquistano tre Mondiali Costruttori - nel 1977, ’78 e ’80 - e due titoli Mondiali Piloti, con Alén nel 1978 e Röhrl nel 1980.
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